Il caso del Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura a Firenze e Larderello dal 2 al 5 novembre, sponsorizzato da Enel.
[Greenwashing: strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti. (da Wikipedia)]
Dopo anni di controinformazione e di denunce dei comitati che hanno smontato l’assioma geotermia=energia pulita, assistiamo a una ripresa in larga scala di campagne e iniziative progeotermiche spesso presentate con una riverniciata “green” e “ambientalista” grazie anche a media che o non conoscono, oppure -peggio- conoscono e tacciono, la verità su questo tipo di energia, soprattutto quella fatta in Italia.
Basterebbe ricordare le pubblicazioni, mai smentite da Enel Green Power o altri, del prof.Riccardo Basosi e Mirko Bravi che dimostrano che le centrali geotermiche in Amiata emettono sostanze inquinanti e clima alteranti molto maggiori delle centrali a gas e pari alle centrali a carbone di pari potenza.
Non ci meraviglia certo l’attivismo dell’Enel e delle tante aziende, spesso improvvisatesi geotermiche per sedere al banchetto degli incentivi, che hanno tutto l’interesse a promuovere l’immagine della geotermia come pulita, rinnovabile e che rispetta la natura ed, anzi, contribuisce addirittura a ridurre le emissioni inquinanti, insomma, una manna per l’ambiente!
Poco da recriminare, fanno il mestiere loro, i loro interessi.
Quello che indigna è sicuramente certa politica, certi personaggi e certi media quando si fanno complici di tali interessi. Abbiamo negli anni dato conto di tanti “arruolati” alla geotermia, da Legambiente a Slowfood, dal geologo catodico Tozzi agli Amici della Terra italiani a Jacopo Fo, fino agli ex verdi Boco e Roggiolani diventati addirittura imprenditori geotermici…
Nonostante tutto e tutti gli arruolati, nei territori oggetto di speculazione geotermica le popolazioni hanno ben capito la situazione, tanto che è un fiorire di comitati in ogni luogo dove ci sono o si prospetta la realizzazione di centrali. Questo probabilmente induce le imprese a continuare, e rilanciare, l’operazione di greenwashing sulla geotermia non essendo più sufficienti le sponsorizzazioni Enel di ogni sagra di paese.
Registriamo oggi un “FORUM INTERNAZIONALE DELL’INFORMAZIONE
PER LA SALVAGUARDIA DELLA NATURA” con titolo “Economia e finanza nell’era no-carbon” che si tiene a Firenze e Larderello dal 2 al 5 novembre organizzato da GREENACCORD, una “…associazione culturale, di ispirazione cristiana…” che “…opera sul terreno della sensibilizzazione attorno a temi e scenari ambientali…” e “…si rivolge, in particolare, al mondo dell’informazione e della comunicazione, italiano e internazionale, per sollecitare riflessioni e approfondimenti circa ruolo e responsabilità di giornalisti e comunicatori in ordine alle tematiche ecologiche….”.
Papa Francesco contro il fracking
Messa così, considerato anche che papa Francesco spesso esprime posizioni di difesa dell’ambiente contro speculazioni e inquinamento, sembrerebbe positivo, ma qualcosa deve essere andato storto perchè dal programma leggiamo che uno dei “partner principali” è l’Enel che in tema di danni all’ambiente è forse in Italia il maggior responsabile, dal carbone al nucleare, al petrolio fino alla geotermia, senza dimenticare il Vajont…
Al centro del Forum gira la questione geotermia come soluzione di tutti i mali, salvaguardia dell’ambiente e rilancio economico, con “visite guidate” nel territorio di Larderello che oggi è la prova vivente, o morente, dell’esatto contrario.
Altrettanto stonata rispetto ai temi ci pare la presentazione dell’iniziativa fatta fare, nientepopodimenochè, a Massimo Montemaggi, responsabile geotermia di Enel Green Power pubblicata sulla rivista Toscana Oggi, distribuita in ambito diocesano, e sul sito della stessa testata.
Basta poi verificare nel programma che nessuno scienziato, nessun sindaco e nessuno dei comitati critici con la geotermia inquinante e speculatica che si fa e si vorrebbe fare in Toscana sia stato invitato. Quindi è lecito pensare che proprio di una operazione di greenwashing si tratti, questa volta cercando (e trovando) alleanze con una parte del mondo cattolico e cristiano.
Chissà cosa ne pensa papa Francesco?
Ci auguriamo sia stato solo un deprecabile passo falso e invitiamo i promotori di questa iniziativa di rimediare ad una acritica adesione allo sfruttamento geotermico dando spazio anche alle voci contrarie, saremmo ben lieti di indicargli autorevoli esperti della materia e conoscitori dei territori.
Leggilo su:
Il Cittadino online
Aggiornamento 12/11/17
Diamo atto alla testata TOSCANA OGGI, che abbiamo citato nel comunicato, che nel numero 39 pubblica un approfondimento sulla questione in cui da conto delle criticità che denunciano i comitati, allegando anche una nostra breve sintesi; CLICCA QUI PER LA NOTIZIA ONLINE
Scarica l’articolo in pdf