Rewriters intervista Mastrolorenzo: la geotermia non è verde né rinnovabile, per le centrali binarie si tratta ancora di esperimenti

Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e primo ricercatore dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilasciato una intervista a Vera Risi per Rewriters in cui, per l’ennesima volta, chiarisce i problemi ed i rischi della geotermia.

 

 

Per leggere l’intervista completa CLICCARE QUI. Riportiamo alcune sue osservazioni:

“…c’è un equivoco di fondo: la geotermia non è una fonte rinnovabile, viene ritenuta a torto rinnovabile, ma in realtà le fonti rinnovabili sono quelle veramente inesauribili: è rinnovabile il sole, che sarà così per 4 miliardi e mezzo di anni, è rinnovabile il vento, che ci sarà sempre, ma il fluido geotermico è una risorsa che si esaurisce localmente e bisogna spostarsi per prelevarne altro o reiniettare fluido nel sottosuolo, nel tentativo di compensarne l’esaurimento locale. Con questo, intendiamoci, non voglio dire che l’eolico o il fotovoltaico non abbiano controindicazioni, c’è il problema dell’impatto ambientale nell’eolico e dell’occupazione di suolo e del riciclaggio dei materiali nel fotovoltaico. Ma di certo l’energia geotermica non è né verde né rinnovabile. Non è verde in quanto ha controindicazioni perché altera le falde, altera il suolo stesso, e non è rinnovabile in senso stretto…”

“…Dai primi progetti di centrali geotermiche con sistema binario ho evidenziato che essendo il sottosuolo poco conosciuto, e comunque essendo i processi del sottosuolo non pronosticabili, non possiamo prevedere cosa succederà, quindi una centrale geotermica, che è un sistema complesso con processi irreversibili, viene creata in violazione al principio di precauzione…”

“…Possiamo certamente dire che, data la natura del sottosuolo e l’inadeguata conoscenza del sottosuolo, l’imprevedibilità delle conseguenze delle attività antropiche fortemente invasive nel sistema geotermico e la irreversibilità dei processi, i progetti pilota si traducono di fatto in esperimenti. La maggiore criticità evidenziata riguarda la possibilità di indurre e innescare terremoti che è ampiamente documentata in impianti geotermici in varie aree del pianeta con innesco in alcuni casi di terremoti di magnitudo anche molto superiore al 5° grado Richter…”

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