Archivi tag: bagnore 4

Geotermia a Montenero? Contro ogni impianto, moratoria subito!

montenero trivella avvoltoio

Sosteniamo i cittadini e i comitati di Montenero contro nuovi impianti. Gli amministratori del PD vedono la pagliuzza GESTO e ignorano la trave ENEL.

Sos geotermia, mentre è favorevole all’utilizzo del calore geotermico per il riscaldamento di abitazioni e altre attività, quali termalismo e serricoltura, è contraria alle centrali con  emissioni in atmosfera e anche a quelle a ciclo binario, almeno fino a quando qualcuno non dimostri, senza dubbi, che le tecnologie a ciclo binario non possono causare alcun tipo di problema, alterando le pressioni, gli equilibri sismici e la qualità delle falde idriche. Da sempre chiede una moratoria generale sia per gli impianti esistenti, sia per i progetti in cantiere e le ipotesi previste dalla Delibera regionale toscana n. 58/2013, che ha dato il via ai nuovi impianti sperimentali, centrali a biomasse con incenerimento e nuove tecnologie di produzione geotermica, incentivandole.
Dobbiamo purtroppo constatare che gli amministratori: Regione, Sindaci, con l’assenso di Presidenti di Comunità Montane e delle Province a spalancare le porte  all’ulteriore incremento delle attività geotermiche in questi territori, dimostrandosi sordi alla  richiesta di applicare il Principio di precauzione quando, come in Amiata, esistono esistono problematiche molto gravi che riguardano la situazione sanitaria, il suo acquifero, la qualità dell’aria e il rischio sismico. Si sono completamente dimenticati di quando dichiaravano alla stampa che la geotermia era incompatibile con le risorse naturalistiche e con l’economia di questi territori e parlavano di dismissione anche delle centrali esistenti. Erano gli anni 2000 dei Progetti LIFE Natura, finanziati dall’Unione Europea per la salvaguardia delle biodiversità, delle specie protette. Oggi hanno acconsentito alla costruzione della più grande centrale dell’Amiata, Bagnore 4 (40 MW) proprio all’interno di un Sito di Interesse Comunitario. Loro oggi sostengono che il volano dello sviluppo economico sarebbe la geotermia, pur sapendo che nelle aree geotermiche tradizionali di Lardarello c’è stato un declino, per il forte impatto economico, che ha danneggiato tutte le altre attività e svalutato pesantemente il patrimonio immobiliare di quei territori.
Per questo oggi sorprende sentire che si schierano contro le centrali geotermiche, perchè danneggiano l’agricoltura, il turismo e la produzione di qualità del territorio.
Ora è bene chiarire che gli impianti come quello progettato a Montenero possono arrivare fino a 5 MW di potenza massima e sono a ciclo chiuso o binario (cioè con reiniezione dei fluidi); mentre le centrali esistenti dell’Enel e quelle in costruzione (Bagnore 4 e Riassetto Piancastagnaio) arriveranno complessivamente a oltre 120 MW di potenza e sono di tipo ‘flash’, cioè a rilascio dei fluidi in atmosfera!
Ma gli amministratori e la Regione, rappresentata dall’ Assessore all’Ambiente Bramerini di Arcidosso, non possono in democrazia discriminare i cittadini in figli e figliastri, ma dovrebbero amministrare con imparzialità e giustizia nei confronti di tutte le popolazioni, quindi non possono permettersi di abbracciare oggi la causa della geotermia contro gli impianti sperimentali a Montenero e, contemporaneamente, essere i responsabili primi dello scempio delle centrali Enel. Le questioni sono due: o dicono bugie per tenersi buoni cittadini e imprenditori locali, oppure sono sinceri e si sono accorti che hanno sbagliato, sostenendo la geotermia Enel..
Sosteniamo quindi, pienamente convinti, anche la battaglia contro l’ipotesi geotermica a Montenero, auspicando che cittadini e imprenditori sappiano vedere che anche la geotermia, quella che oltre la collina emette in atmosfera inquinanti, con caratteristiche tossicologiche  rilevanti e nanoparticelle, sarà determinante per il futuro del loro territorio.

Il Giunco.net del 20 gennaio 2014
“Sos Geotermia” contro la centrale di Montenero: ma non si fanno figli e figliastri
CASTEL DEL PIANO – Contro un nuovo impianto Geotermico a Montenero, nel comune di castel del Piano, scende in campo “Sos geotermia” che afferma di essere «favorevole all’utilizzo del calore geotermico per il riscaldamento di abitazioni e altre attività, quali termalismo e serricoltura, e contraria alle centrali con emissioni in atmosfera e anche a quelle a ciclo binario. Da sempre Sos geotermia chiede «una moratoria generale sia per gli impianti esistenti, sia per i progetti in cantiere».
«Dobbiamo purtroppo constatare che sono stati proprio gli amministratori: Regione, sindaci, con l’assenso di presidenti di Comunità Montane e delle Province a spalancare le porte all’ulteriore incremento delle attività geotermiche in questi territori – prosegue Sos geotermia -, dimostrandosi sordi alla richiesta di applicare il Principio di precauzione quando, come in Amiata, esistono problematiche molto gravi che riguardano la situazione sanitaria, il suo acquifero, la qualità dell’aria e il rischio sismico. Si sono completamente dimenticati di quando dichiaravano alla stampa che la geotermia era incompatibile con le risorse naturalistiche e con l’economia di questi territori e parlavano di dismissione anche delle centrali esistenti. Erano gli anni 2000 dei Progetti LIFE Natura, finanziati dall’Unione Europea per la salvaguardia delle biodiversità, delle specie protette. Oggi hanno acconsentito alla costruzione della più grande centrale dell’Amiata, Bagnore 4 (40 MW) proprio all’interno di un Sito di Interesse Comunitario».
«Per questo oggi sorprende sentire che si schierano contro le centrali geotermiche, perchè danneggiano l’agricoltura, il turismo e la produzione di qualità del territorio – si legge ancora -. Ora è bene chiarire che gli impianti come quello progettato a Montenero possono arrivare fino a 5 MW di potenza massima e sono a ciclo chiuso o binario (cioè con reiniezione dei fluidi); mentre le centrali esistenti dell’Enel e quelle in costruzione (Bagnore 4 e Riassetto Piancastagnaio) arriveranno complessivamente a oltre 120 MW di potenza e sono di tipo ‘flash’, cioè a rilascio dei fluidi in atmosfera! Ma gli amministratori e la Regione, rappresentata dall’assessore all’Ambiente Bramerini di Arcidosso, non possono in democrazia discriminare i cittadini in figli e figliastri, ma dovrebbero amministrare con imparzialità e giustizia nei confronti di tutte le popolazioni, quindi non possono permettersi di abbracciare oggi la causa della geotermia contro gli impianti sperimentali a Montenero e, contemporaneamente, essere i responsabili primi dello scempio delle centrali Enel. Le questioni sono due: o dicono bugie per tenersi buoni cittadini e imprenditori locali, oppure sono sinceri e si sono accorti che hanno sbagliato, sostenendo la geotermia Enel».
«Appoggiamo quindi, pienamente convinti, anche la battaglia contro l’ipotesi geotermica a Montenero – conclude Sos Geotermia -, auspicando che cittadini e imprenditori sappiano vedere sopratutto che la geotermia, già autorizzata in Amiata, emette in atmosfera tonnellate di inquinanti, con caratteristiche tossicologiche rilevanti e nanoparticelle, compromettendo il futuro del loro territorio».

La Nazione del 19 gennaio 2014
AMIATA SOS GEOTERMIA ATTACCA GLI AMMINISTRATORI CHE SOSTENEVANO ENEL
La geotermia arriva in Parlamento
La deputata grossetana Nicchi (Sel) presenta un’interrogazone
di Matteo Alfieri
VALDORCIA maremmana, la questione delle perforazioni a Montenero arriva in Parlamento (nella foto l’affollata riunione). A sollevare il caso alla Camera è la deputata grossetana Marisa Nicchi (Sinistra Ecologia e Libertà), che nelle prossime ore, già domani mattina alla riapertura dei lavori, depositerà un’interrogazione parlamentare al ministero dello Sviluppo economico e al ministero dell’Ambiente per far luce su quanto sta accadendo nel territorio della Valdorcia, dove la multinazionale portoghese Gesto ha ricevuto dal Governo l’autorizzazione ad eseguire perforazioni su un’area di 35 chilometri quadrati alla ricerca di calore geotermico. «CI DICONO che gli interventi sono di carattere, ma cosa succederà al termine delle ispezioni se queste avranno esito positivo?» chiede l’Onorevole Nicchi nell’interrogazione. «E su quali criteri son state autorizzate queste ricerche?». «E’ evidente a questo punto prosegue Nicchi che ci sono progetti strutturati e definiti, è evidente che Gesto ha in cantiere progetti di impianti geotermici sul nostro territorio». L’onorevole Nicchi non si dice contraria a priori agli impianti geotermici, ma «prima di qualsiasi intervento serve una riflessione che coinvolga gli enti locali» perché «lo sviluppo della geotermia potrebbe mettere a repentaglio l’inestimabile valore paesaggistico, ambientale ed enogastronomico di questo territorio». Sulla questione interviene anche il vicepresidente della Provincia di Grosseto Marco Sabatini (Sel): «Le energie rinnovabili vanno pianificate. I cittadini non devono subire queste risorse e non devono avvertirle come un elemento intrusivo imposto dalle multinazionali. I cittadini devono avere il diritto di scegliere l’evoluzione del proprio territorio, invece avviene che la pianificazione sia completamente sottratta alle amministrazioni locali». CHIEDE una moratoria e si schiera contro la costruzione di qualsiasi impianto anche «Sos Geotermia» che dà la sua versione dei fatti: «Sosteniamo i cittadini e i comitati di Montenero contro nuovi impianti. Gli amministratori del Pd vedono la pagliuzza Gesto Italia e ignorano la trave Enel attaccano . Sos geotermia, mentre è favorevole all’utilizzo del calore geotermico per il riscaldamento di abitazioni e altre attività, quali termalismo e serricoltura, è contraria alle centrali con emissioni in atmosfera e anche a quelle a ciclo binario». Gli ambientalisti spiegano meglio: «Dobbiamo purtroppo constatare che sono stati proprio gli amministratori con l’assenso di presidenti di comunità Montane e delle Province a spalancare le porte all’ulteriore incremento delle attività geotermiche in questi territori dicono , dimostrandosi sordi alla richiesta di applicare il principio di precauzione quando, come in Amiata, esistono problematiche molto gravi che riguardano la situazione sanitaria, il suo acquifero, la qualità dell’aria e il rischio sismico». E CONTINUANO: «Per questo oggi sorprende sentire che gli stessi si schierano contro le centrali geotermiche. Gli impianti come quello progettato a Montenero arrivano a 5 megawatt e sono a ciclo chiuso o binario (cioè con reiniezione dei fluidi), le centrali dell’Enel arriveranno complessivamente a oltre 120 megawatt di potenza e sono di tipo flash, cioè a rilascio dei fluidi in atmosfera. I casi allora sono sono due: o gli amministartori dicono bugie per tenersi buoni cittadini e imprenditori locali, oppure sono sinceri e si sono accorti che hanno sbagliato sostenendo la geotermia Enel».

Il Tirreno del 19 gennaio 2014
Sindaci uniti contro la “nuova” geotermia
Accordo fra i Comuni dopo il caso Montenero. Ma Sos insorge: «Perché a Bagnore invece va bene?»

CASTEL DEL PIANO – Il caso della centrale geotermica progettata dalla società Gesto in Val d’Orcia continua a tenere banco. Il sindaco di Castel del Piano Claudio Franci, ha incontrato venerdì il sindaco di Montalcino per discutere la questione. E con il collega ha deciso di predisporre un documento comune che dica un deciso no alla costruzione di centrali e sia sottoscritto da tutti i sindaci sia dell’Amiata che delle sue propaggini. Delle zone, insomma, toccate dai progetti di ricerca geotermica. «In questo documento si dirà un altro no forte e chiaro, come quello che già in passato dicemmo alla Regione Toscana _ spiega Franci _ per chiarire che i comuni i cui territori sono stati individuati per sondaggi e ricerche, non sono disponibili a vedere sul loro terreno impianti geotermici. Un’operazione, questa, che chiama a raccolta i primi cittadini di Castel del Piano, Montalcino, Cinigiano, Seggiano, Castiglione d’Orcia, Civitella Paganico, San Giovanni d’Asso, Campagnatico, Santa Fiora, Arcidosso, tutti consapevoli che i permessi per la ricerca sono di ragione ministeriale, ma altrettanto fermi nel dire no a ricerche invasive e alla installazione sui propri territori di impianti geotermici». Intanto il Comitato per la salvaguardia della Val d’Orcia Inferiore ha sollecitato una ferma presa di posizione contraria agli impianti geotermici in loco, da parte del consorzio Montecucco doc, dopo la dichiarazione esplicita di contrarietà di quello del Brunello. «I nostri territori _ continua il sindaco Franci _ sono a spiccata vocazione agricola, un’agricoltura di altissima qualità; ed è impensabile aggredire l’ambiente con l’impiantistica geotermica. Altri sono i nostri progetti. Infatti _ ribadisce _ abbiamo preso in serio esame, col sindaco di Montalcino, l’ipotesi di inserire anche “l’altra riva dell’Orcia”, dentro il Parco artistico-culturale della Val d’Orcia, dal 2004 patrimonio dell’umanità. Questo è quello che ci interessa davvero», conclude Franci». Una posizione ferma, che però invece di placare le ire di chi alla geotermia sull’Amiata si oppone senza se e senza ma, se possibile le accresce. Sulla base di una domanda: perché tanta fermezza in questo caso, mentre per le centrali Enel a Santa Fiora le istituzioni locali tacciono, anzi acconsentono? Se lo chiede Sos Geotermia, che ribadisce: «Contro ogni impianto, moratoria subito». Il Comitato precisa: «Sosteniamo i cittadini e i comitati di Montenero… ma gli amministratori del Pd vedono la pagliuzza Gesto e ignorano la trave Enel». Sono stati proprio gli amministratori _ scrive Sos Geotermia _ «a spalancare le porte all’ulteriore incremento delle attività geotermiche in questi territori, sordi alla richiesta di applicare il principio di precauzione quando, come in Amiata, esistono problematiche molto gravi che riguardano situazione sanitaria, acquifero, qualità dell’aria e rischio sismico. Oggi hanno acconsentito alla costruzione della più grande centrale dell’Amiata, Bagnore 4 (40 Mw) all’interno di un Sito di Interesse Comunitario. Per questo sorprende sentire che si schierano contro le centrali geotermiche perché danneggiano l’agricoltura, il turismo e la produzione di qualità del territorio». Sos Geotermia evidenzia poi come l’impianto progettato a Montenero sia assai più piccolo e meno impattante di quelli esistenti o in costruzione a Bagnore e a Piancastagnaio. «Gli amministratori e la Regione non possono discriminare i cittadini in figli e figliastri. Non possono permettersi di abbracciare oggi la causa della geotermia contro gli impianti sperimentali a Montenero e, contemporaneamente, essere i responsabili primi dello scempio delle centrali Enel». (f.b.)

Corriere di Maremma del 19 gennaio 2014
Il comitato incalza gli amministratori:”Colpevoli e bugiardi, dimenticano l’interesse dei cittadini”
Sos Geotermia va all’attacco: “Moratoria subito contro ogni impianto”
…segue ns. comunicato

QuiGrosseto del 18 gennaio 2014
Geotermia a Montenero? Contro ogni impianto, moratoria subito!
Sosteniamo i cittadini e i comitati di Montenero contro nuovi impianti. Gli amministratori del PD vedono la pagliuzza GESTO e ignorano la trave ENEL
…segue ns. comunicato

Il Cittadino online del 18 gennaio 2014
“Geotermia a Montenero? Contro ogni impianto, moratoria subito!”
E’ l’appello di SOS Geotermia dopo l’incontro pubblico
AMIATA. Da SOS Geotermia riceviamo e pubblichiamo.
…segue ns. comunicato

GoNews.it del 18 gennaio 2014
Comitato SOS Geotermia: “Sosteniamo anche la battaglia contro l’ipotesi geotermica a Montenero”
…segue ns. comunicato

Grosseto Notizie.com del 18 gennaio 2014
Sos Geotermia ribadisce il no ad un impianto a Montenero: “Subito una moratoria”
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Sos Geotermia in merito alla realizzazione di impianti geotermici a Montenero e a Montalcino
…segue ns. comunicato

La geotermia amiatina arriva in Parlamento. Il 10 gennaio, conferenza stampa di Sos Geotermia a Grosseto

parlamento sos logoGrazie agli onorevoli Adriano Zaccagnini, del Gruppo misto -primo firmatario-, Serena Pellegrino di Sinistra Ecologia e Libertà ed Alberto Zolezzi del Movimento 5 Stelle, approda in Parlamento, con una interrogazione che chiama il Governo, nelle figure dei Ministri della Salute, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e degli Affari europei a rispondere, la questione della geotermia Enel sul monte Amiata, anche a seguito delle nostre continue denunce su mortalità e salute, inquinamento dell’aria e dell’acqua, riduzione del bacino idropotabile, rischio terremoti e violazioni diverse, dal principio di precauzione, alla valutazione del bilancio idrico del bacino dell’Amiata, agli interventi in aree protette della Comunità europea, ecc.

Invitiamo quindi la stampa, i media e i cittadini alla conferenza stampa che si terrà il giorno venerdì 10 gennaio, alle ore 11, a Grosseto, presso il Gallery Cafè, Via F.lli Cairoli (prima traversa a sinistra del Corso Carducci, davanti alla Camera di Commercio.

Nell’occasione Sos Geotermia fornirà copia della documentazione e illustrerà l’interrogazione presentata.

Ennesimo attacco a Sos Geotermia: non ci facciamo intimidire

20131022_rossi_fuga_amiata_02Nel frattempo nessuno indaga sulle nostre denunce su salute e ambiente

SOS Geotermia ancora sotto attacco giudiziario: Velio, come attivista del coordinamento, è sotto indagine per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale, fatti avvenuti in occasione del Convegno con il Presidente della Regione Toscana e gli imprenditori locali a Castel del Piano il 22 ottobre us.
Colpire un attivista di Sos Geotermia significa colpire chi dissente, quindi tutti noi come coordinamento, gruppi, comitati che lottano in difesa del proprio territorio, contro la devastazione dell’Amiata. La presenza davanti al Comune con volantinaggio e striscioni è stata la diretta conseguenza del diniego e impedimento da parte del sindaco di Castel del Piano, alla richiesta di diversi cittadini, di entrare nella sala per partecipare al Convegno; ingresso garantito invece ad altri, che sicuramente non erano inseribili nella categoria degli “imprenditori”, a cui sarebbe stata -teoricamente- limitata la partecipazione.
Rivendichiamo il fatto che abbiamo sempre manifestato le nostre opinioni nel rispetto delle norme, ma anche nella consapevolezza dei diritti costituzionali alla pubblica manifestazione delle opinioni e ripetutamente ci siamo appellati al rispetto della legalità e legittimità non sempre osservate dalle Pubbliche Amministrazioni, le quali si sono sempre dimostrate sorde alle nostre istanze e alle nostre documentate  argomentazioni, riguardo ai gravi rischi per la salute dei cittadini, la tutela del nostro bacino idrico, del nostro patrimonio ambientale e di un diverso progetto sociale e economico.
> Più volte abbiamo scritto e denunciato le quantità di emissioni degli impianti geotermici in Amiata climalteranti e cancerogene, che è un falso affermare che la Geotermia in Amiata sia sostenibile e rinnovabile e che perciò non dovrebbe godere dei contributi pubblici per le energie rinnovabili, ma nulla è successo.
>  Più volte abbiamo denunciato e documentato i falsi in atti pubblici commessi dalla Commissione VIA della Regione Toscana a proposito del parere positivo che sarebbe stato espresso dall’Agenzia Regionale di Sanità sull’impatto sanitario di Bagnore 4, ma nulla è successo.
>  Più volte abbiamo scritto e documentato come le emissioni della Geotermia concorrono nel determinare l’eccesso, statisticamente documentato, di mortalità nei comuni geotermici dell’Amiata, ma nulla è successo.
Continueremo a farlo, denunciando il silenzio e la connivenza politica della regione Toscana e dei nostri Amministratori per lo scempio ambientale, economico e sociale che si sta perpetrando sull’Amiata.
Denunciamo chi oggi, non avendo argomenti per controbattere le nostre denunce, vorrebbe spostare il confronto sul piano giudiziario e della repressione. Noi non ci stiamo, rivendichiamo tutte le azioni che i cittadini, singolarmente o in associazione, compiono in difesa del territorio contro la geotermia, contro chi la realizza e chi la sostiene e da essa ne trae vantaggio, economico ed elettorale.

Invitiamo tutti a inviare messaggi di solidarietà a: sos-geotermia@bruttocarattere.org

—————————————————————-

La Nazione del 29 novembre 2013
CASTEL DEL PIANO L’ESPONENTE DEL COMITATO È STATO SENTITO DALLA DIGOS
«Colpire Velio è colpire tutti noi»
SoS Geotermia scende in campo dopo la vicenda dell’attivista
SOS GEOTERMIA Amiata: «Colpire un nostro attivista significa colpire chi dissente, quindi tutti noi come coordinamento, gruppi, comitati che lottano in difesa del proprio territorio». Così il comitato lancia, attraverso una forte espressione di lotta per la propria difesa, la risposta, almeno verbale, alla vicenda giudiziaria che vede al centro Velio Arezzini, attivista di Sos Geotermia, sentito dalla Digos per «manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale». I fatti fanno riferimento al Convegno del 22 ottobre, quando il governatore della Regione Enrico Rossi ha incontrato gli imprenditori amiatini». La nostra presenza davanti al Comune afferma il comitato con volantinaggio e striscioni è stata la diretta conseguenza del diniego e impedimento da parte del sindaco di Castel del Piano, alla richiesta di diversi cittadini di entrare nella sala per partecipare al Convegno. L’ingresso invece è stato garantito ad altri dicono che sicuramente non erano inseribili nella categoria degli imprenditori a cui sarebbe stata limitata la partecipazione». Ciò che Sos Geotermia denuncia è un «filtro» all’ingresso del Convegno che definiscono discriminante nei loro confronti. In realtà il convegno, che si è svolto secondo le tematiche impostate, ha visto sia l’intervento di alcuni importanti imprenditori dell’Amiata che hanno rivolto al Governatore importanti quesiti e sollecitato alcune questioni di carattere specifico, sia l’intervento di alcuni attivisti del comitato Sos geotermia i quali hanno potuto parlare spiegando le proprie ragioni dallo stesso microfono cui ha parlato il governatore. A parlare e a rivolgere l’attenzione sui disagi ambientali che il comitato Sos geotermia denuncia è stato proprio l’attivista Velio Arezzini. «Questo è l’ennesimo attacco a Sos Geotermia. continua il Comitato . Rivendichiamo il fatto che abbiamo sempre manifestato le nostre opinioni nel rispetto delle norme, ma anche nella consapevolezza dei diritti costituzionali alla pubblica manifestazione delle opinioni e ripetutamente ci siamo appellati al rispetto della legalità e legittimità non sempre osservate dalle pubbliche Amministrazioni, le quali si sono sempre dimostrate sorde alle nostre istanze e alle nostre documentate argomentazioni, riguardo ai gravi rischi per la salute dei cittadini, la tutela del nostro bacino idrico, del nostro patrimonio ambientale e di un diverso progetto sociale ed economico».

Il Tirreno del 29 novembre 2013
Geotermia e proteste. Indagato un attivista
Manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale le ipotesi di reato per i fatti del 22 ottobre a Castel del Piano. Il comitato Sos: «Noi non ci stiamo»
di Fiora Bonelli
CASTEL DEL PIANO Velio Arezzini, di Abbadia San Salvatore, attivista del coordinamento di Sos Geotermia «è sotto indagine per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale, per i fatti avvenuti in occasione del convegno con il Presidente della Regione Toscana Rossi e gli imprenditori locali a Castel del Piano il 22 ottobre scorso». Lo rende noto lo stesso movimento antigeotermico, sottolineando come «colpire un attivista di Sos Geotermia significa colpire chi dissente, quindi tutti noi come coordinamento, gruppi, comitati che lottano in difesa del proprio territorio». Il fatto si riferisce dunque al giorno della visita del presidente Rossi a Castel del Piano e in particolare al pomeriggio dedicato all’incontro con gli imprenditori, quando Sos Geotermia organizzò una manifestazione davanti al municipio dove si teneva l’incontro, arrivando a un faccia a faccia anche col primo cittadino di Castel del Piano. Proprio il sindaco Claudio Franci ricorda che «l’incontro era riservato alle imprese, non era una pubblica assemblea e l’argomento non era la geotermia. Noi _ rammenta Franci _ nonostante questo, abbiamo garantito al gruppo la massima rappresentatività, consentendo a una delegazione di quattro persone di entrare e prendere la parola. Non potevamo certamente far entrare tutti come Sos geotermia aveva chiesto. Disponibilità sì, ma confusione no. Fra l’altro _ aggiunge Franci _ già la mattina a Montenero d’Orcia, prima tappa della visita di Rossi, il sindaco aveva concesso ad alcuni esponenti di Sos geotermia di parlare. Dunque mi pare che nulla sia stato loro impedito, perché hanno partecipato e hanno parlato». I rappresentanti del coordinamento antigeotermico raccontano un’altra storia: «La presenza davanti al Comune con volantinaggio e striscioni _ dicono _ è stata la diretta conseguenza del diniego e impedimento da parte del sindaco di Castel del Piano, alla richiesta di diversi cittadini, di entrare nella sala per partecipare al convegno; ingresso garantito invece ad altri, che sicuramente non erano inseribili nella categoria imprenditori». Sos geotermia evidenzia come i suoi membri abbiano «sempre manifestato nel rispetto delle norme, ma anche nella consapevolezza dei diritti costituzionali alla pubblica manifestazione delle opinioni»; e sottolinea anche come le denunce depositate già da tempo dal coordinamento per stigmatizzare fatti e comportamenti, non abbiano per ora avuto risposte ufficiali: «Più volte abbiamo scritto e documentato come le emissioni della geotermia concorrono nel determinare l’eccesso, statisticamente documentato, di mortalità nei comuni geotermici dell’Amiata, ma nulla è successo. Continueremo a farlo». E concludono: «Denunciamo chi oggi, non avendo argomenti per controbattere le nostre denunce, vorrebbe spostare il confronto sul piano giudiziario e della repressione. Noi non ci stiamo, rivendichiamo tutte le azioni che i cittadini compiono in difesa del territorio contro la geotermia».

Contropiano del 28 novembre 2013
Sos Monte Amiata. Attivisti sotto tiro
…segue ns. comunicato

EcoMagazine.info del 28 novembre 2013
Ennesimo attacco a Sos Geotermia: non ci facciamo intimidire.
Nel frattempo nessuno indaga sulle nostre denunce su salute e ambiente
…segue ns. comunicato

Prima Pagina Chiusi del 27 novembre 2013
AMIATA. “ENNESIMO ATTACCO A SOS GEOTERMIA: NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE”
In un comunicato stampa, il Comitato Sos Geotermia, protesta per l’indagine a carico di un attivista. Manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale le accuse.
Siena – Come anticipato nei giorni scorsi dalla stampa locale, un attivista del Comitato Sos Geotermia che da tempo ha ingaggiato una lotta contro lo sfruttamento della geotermia, risulta indagato:  ”Nel frattempo nessuno indaga sulle nostre denunce su salute e ambiente” denuncia polemicamente un passaggio del comunicato che riportiamo in toto: …
…segue ns. comunicato

Grosseto Oggi del 27 novembre 2013
Sos Geotermia: “Questo ennesimo attacco non ci spaventa”
Il comunicato del gruppo ambientalista in merito alla denuncia verso un attivista
CASTEL DEL PIANO – Pubblichiamo integralmente il comunicato dell’associazione Sos Geotermia, coordinamento che si occupa della tutela dell’ambiente, in merito ad una denuncia recapitata ad un attivista del gruppo.
…segue ns. comunicato

GoNews del 27 novembre 2013
Sos Geotermia denuncia: “Ennesimo attacco ma non ci facciamo intimidire”
…segue ns. comunicato

Cortocircuito del 27 novembre 2013
Amiata- Denunce per chi contesta la geotermia di Enel ed Enrico Rossi
…segue ns. comunicato

Il Cittadino online del 27 novembre 2013
“Ennesimo attacco a Sos Geotermia: non ci facciamo intimidire”
“Nel frattempo nessuno indaga sulle nostre denunce su salute e ambiente”, dice il Comitato
…segue ns. comunicato

GoNews del 27 novembre 2013
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sostiene la ‘lotta’ di Velio
E’ attivista di Montelibero e Sos Geotermia
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua esprime piena solidarietà a Velio, attivista del movimento Montelibero e Sos Geotermia denunciato per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale.
Si tratta di un palese atto intimidatorio nei confronti di Velio e di coloro che si battono contro le nuove forme di sfruttamento del loro territorio e a favore di un nuovo modello economico e sociale.
La denuncia si riferisce alle pacifiche manifestazioni organizzate in occasione della visita del Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, in cui il “pericoloso” Velio faceva parte della delegazione autorizzata a seguire i lavori dentro il Palazzo Comunale di Castel Del Piano.
Certi che non sarà l’intimidazione a fermare la mobilitazione, il Movimento per l’Acqua sostiene con forza le istanze dei cittadini dell’Amiata e torna a denunciare la scelleratezza delle politiche Enel sul territorio amiatino.

——————————————————————

MESSAGGI DI SOLIDARIETA’

Comunicato del 1 dicembre 2013 della Federazione Toscana del Partito dei CARC
La Federazione Toscana del Partito dei CARC esprime la propria solidarietà a SOS Geotermia e in particolare a Velio, indagato per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata a seguito della giusta e utile contestazione al presidente della Regione Rossi lo scorso 22 ottobre. Questo atto intimidatorio indica che il lavoro di questa e delle altre organizzazioni popolari che combattono contro lo scempio ambientale dell’Amiata causato dallo sfruttamento geotermico (spacciato come “energia rinnovabile”) e per la tutela della salute va nella giusta direzione, e che il nemico è debole se deve ricorrere a questi mezzi; come recitava lo striscione “Fuori l’Enel Dall’Amiata, Fuori Rossi dalla Toscana”, Rossi deve essere cacciato con tutti i suoi soci, responsabili anche della voragine della Sanità e dei tagli selvaggi ai servizi pubblici, della speculazione del Tav e dei rifiuti contaminati interrati in Mugello, del Grossetano disastrato che si alluviona ad ogni pioggia,  degli inceneritori con cui vogliono avvelenarci: una vera e propria situazione di emergenza, a cui l’ attuale classe dirigente non vuole (e non può) porre rimedi!
All’Assemblea Operaia svoltasi scorso giugno a Firenze, Velio ed altri relatori dissero che (…) le organizzazioni operaie e popolari devono coalizzarsi per combattere questa classe dirigente, espressione della putrescente Repubblica Pontificia, che ci porta al disastro per i propri interessi e non ha il minimo scrupolo morale nel farlo; il tema del lavoro utile e dignitoso per tutti fu posto con forza come collante delle diverse vertenze, e da quello dobbiamo partire perchè la Toscana inverta la rotta: con la raccolta differenziata spinta, la tutela costante del territorio, il ripristino ed il potenziamento dei servizi di pubblica utilità. Per fare questo serve una Amministrazione Regionale di Emergenza che mobiliti le organizzazioni popolari e operaie a prendere in mano la situazione, come è stato affermato anche nel campeggio dello scorso luglio proprio sull’ Amiata. Nessun Governo regionale espressione della borghesia userà le risorse se non per Grandi Opere Inutili e dannose, project financing e privatizzazioni selvagge (Ospedali di Lucca e Massa, svendita dell’ Ataf) speculazioni e scempi ambientali in nome del profitto e a favore degli “amici degli amici”.
La solidarietà è la nostra arma per impedire che ci intimidiscano, che dividano la nostra lotta tra buoni e cattivi: usiamola per vincere!

Comunicato 27 novembre 2013 del comitato No Trivelle in Sardegna
No Trivelle in Sardegna esprime totale sgomento per le azioni legali intraprese contro Velio e Sos Geotermia a cui rivolgiamo tutta la nostra solidarietà, informare e informarsi è un diritto sancito a livello europeo, i cittadini hanno quindi diritto di sapere e partecipare a convegni indetti dalla Regione visto che gli accordi intrapresi con l’imprenditoria ricadono sulle scelte sociali e sulla vita di tutti.
Dalla Sardegna in un momento dove le scelte scellerate intraprese a seguito di connivenze spesso poco chiare tra politica e imprenditoria hanno causato gli scempi che sono sotto gli occhi di tutti, cementificazioni selvagge e condoni edilizi hanno creato il teatro dove si è consumata la scena dell’alluvione che ha causato tanta sofferenza e perdite umane ed economiche.
Allo stesso modo la geotermia, che ora minaccia anche la nostra isola, ha dimostrato negli anni di prestarsi alla mera speculazione più che un vantaggio per la popolazione con dimostrati danni e stravolgimenti a salute e territorio, a tal proposito chiediamo rispetto per i comitati veri portatori di interessi per la comunità e il libero coinvolgimento della popolazione nelle scelte di pubblico interesse ai sensi della Convenzione di Aarhus del 2005 del quale la regione Toscana sino a prova contraria deve tener conto come tutti, la cittadinanza è quella che l’eletto presidente della regione rappresenta e si deve fare tutore degli interessi sociali prima che di quelli economici.
Corallo Giordano – No Trivelle in Sardegna

Comunicato 27 novembre 2013 del Comitato Beni Comuni Val di Cecina
Complici e solidali
Esprimiamo la più ampia solidarietà e vicinanza a Velio Arezzini, partigiano dell’Amiata e militante di SOS Geotermia – Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata che da anni combatte per la salvaguardia del territorio e per il diritto alla salute della popolazione amiatina, sottoposta al selvaggio ed estremamente nocivo sfruttamento geotermico da parte di ENEL col benestare di Regione e istituzioni locali accecate dalla politica della compensazione e incuranti delle reali esigenze del territorio e dei suoi abitanti.
A circa un mese di distanza dalla contestazione pacifica nei confronti del Presidente Rossi e delle istituzioni locali, Velio è stato denunciato per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale: una chiara intimidazione e tentativo di reprimere ogni forma di mobilitazione contro  lo sfruttamento del territorio, per il diritto alla salute e per un nuovo modello economico e sociale.
Il Comitato Beni Comuni Val di Cecina ha aderito sin dal suo nascere al Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata e al suo Manifesto, ne condivide gli intenti ed è pienamente complice e solidale con la battaglia che porta avanti, anche perché lottiamo contro lo stesso scempio ambientale e attacco alla salute che qui in Val di Cecina va avanti da un secolo. Per capire di cosa stiamo parlando basta porre l’attenzione sui dati di un’indagine epidemiologica dell’Agenzia regionale sanità (ARS) condotta su 16 comuni dell’area geotermica toscana e che ha accertato ben 535 morti in più nel periodo 2000/2006 a fronte di un contributo energetico di circa 800 megawatt su  5.200 mw istallati in Toscana, di cui oltre 470 fotovoltaici.
Velio uno di noi!
Diciamo no alle compensazioni ambientali!
Si alla moratoria su tutta l’attività geotermica!
Si alla salvaguardia dell’ambiente, si alla tutela del diritto alla salute, si ad un lavoro utile e dignitoso!

Comunicato 26 novembre 2013 dei Cobas Energia – Cobas Lavoro Privato – Confederazione Cobas
Siamo alle solite : ” l’Enel ordina,le forze dell’ordine fanno rapporto, la magistratura denuncia” !
Una storia che si ripete ovunque si manifesti l’opposizione alle scellerate scelte energetiche : avviene in Amiata come in Colombia( diga del Quimbo), diversi i soggetti e le popolazioni, stesse mani quelle sporche dell’Enel!
Caro Velio, il Cobas Energia e l’intera Confederazione Cobas ti sono vicini e solidali, inpegnati in tuo sostegno e di quanti in Amiata si battono per la giusta causa dello Stop alle produzioni geotermiche.

Comunicato 26 novembre 2013 del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Solidarietà a Velio, sostegno al movimento Montelibero in lotta sull’Amiata
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua esprime piena solidarietà a Velio, attivista del movimento Montelibero e Sos Geotermia denunciato per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale. Si tratta di un palese atto intimidatorio nei confronti di Velio e di coloro che si battono contro le nuove forme di sfruttamento del loro territorio e a favore di un nuovo modello economico e sociale. La denuncia si riferisce alle pacifiche manifestazioni organizzate in occasione della visita del Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, in cui il “pericoloso” Velio faceva parte della delegazione autorizzata a seguire i lavori dentro il Palazzo Comunale di Castel Del Piano.
Certi che non sarà l’intimidazione a fermare la mobilitazione, il Movimento per l’Acqua sostiene con forza le istanze dei cittadini dell’Amiata e torna a denunciare la scelleratezza delle politiche Enel sul territorio amiatino.

Comunicato 25 novembre 2013 del movimento antigeotermico amiatino Montelibero
Il re è nudo
A maggio con la manifestazione dei comitati contro Enel è iniziata la “primavera” amiatina, proseguita con il campeggio dei movimenti in Amiata di  luglio  e  la mobilitazione internazionale del 12 ottobre, preceduta dall’occupazione del comune di Arcidosso. Più si avvicina l’inverno, però, (sarà forse per effetto del teleriscaldamento) e più nervosismo sembra provocare l’argomento “Enel-geotermia” da parte di alcune amministrazioni amiatine. E così, dopo le denunce contro i mulini a vento del primo cittadino di Piancastagnaio, le scenate pubbliche del sindaco Verdi alla contestazione al concerto di Cristicchi a Santa Fiora, l’inaugurazione clandestina delle centrali a Piancastagnaio, siamo qui oggi a raccontare un’altra storia di malagestione del territorio amiatino, una storia tanto grave quanto grottesca. E’ il 22 ottobre di quest’anno e addirittura il governatore Rossi decide di salire a Castel del Piano per una gita in montagna con l’obiettivo di “tranquillizzare” gli imprenditori amiatini sullo sviluppo futuro del territorio. Per cui oltre a vari convenevoli si organizza un incontro pubblico in comune. Ovviamente i comitati Sos Geotermia e Montelibero oltre a vari cittadini del paese decidono di intervenire a quest’incontro per ricordare a Rossi, alle istituzioni locali presenti in massa (quando si parla di soldi non manca nessuno) e agli imprenditori, che lo sviluppo di quest’area non può prescindere da una gestione completamente diversa della questione ambientale,  contestando le scellerate politiche di Enel nel territorio, avallate tanto dalla giunta di Castel del Piano quanto dal presidente Rossi. Molto “democraticamente” viene negato ai cittadini l’accesso all’incontro e viene ristretta la partecipazione ad una delegazione. Non rimane agli attivisti e attiviste, ingiustamente tenuti fuori da un incontro pubblico, che volantinare raccontando alla gente di cosa si stava discutendo in quella iniziativa blindata. Il tutto si svolge nella massima tranquillità mentre dentro dal microfono risuonano gli interventi della delegazione che spiegano le ragioni dei comitati.Arriviamo a questa settimana quando un attivista dei comitati, Velio, lo stesso che aveva parlato a Rossi, viene denunciato per manifestazione non autorizzata e oltraggio a pubblico ufficiale.Insomma, ancora una volta una palese intimidazione nei confronti di chi si batte localmente contro le devastanti politiche di Enel, l’asservimento delle istituzioni locali, la costruzione della nuova centrale di Bagnore 4. E’ chiaro il tentativo di reprimere ogni forma di mobilitazione di quegli amiatini che lottano contro le nuove forme di sfruttamento del loro territorio e in difesa di un nuovo modello economico e sociale. È altrettanto chiaro e evidente che non sarà questo tipo di intimidazioni a fermare la volontà e la determinazione di chi si batte concretamente per una Amiata diversa, non asservita a Enel, né ai poteri costituiti! Nei confronti di Velio, la nostra più completa solidarietà e complicità!

.

messaggi su facebook

NO Megacentrale: Si stanno oltrepassando i limiti e calpestando i diritti dei cittadini; non si rispettano i diritti costituzionali, stiamo entrando in un mondo oscuro dove si vuole amministrare la cosa pubblica senza il consenso. Forse è giunto il momento di chiedere chiarezza alla politica e a coloro che sono stati delagati ad amministrare. Forse si potrebbe richiedere un referendum popolare, mossa rischiosa, ma potrebbe anche essere una strada percorribile.

Comitato Difensori della Toscana: Tutta la nostra solidarietà a Velio Arezzini!

> La solidarietà della rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio bastamortesullavoro@gmail.com

Emilia Santella: Un messaggio di solidarietà a tutti i compagni Amiatini che lottano per la salute di tutti i cittadini. 

Ugo Manetti: Piena solidarietà a SOS geotermia con l’invito a “NON MOLLARE”!

Simonetta Giardina: MASSIMA SOLIDARIETA’

Antonio Pacini: Tutta la solidarietà e complicità a chi combatte per il bene del territorio in cui abita! Fuori legge ci sono i soffioni; dovrebbero rispondere in un processo per quello che hanno commesso e permesso nella nostra montagna. Ma alla fine arriverà anche per loro il verdetto.

Cristina Marti Tequila Tequi: Dai che ti siamo vicini!!!

Inchiesta TAV Toscana: dopo l’arresto dell’ex presidente PD della Regione Umbria, si aprono scenari inquietanti anche sulla concessione VIA per Bagnore 4

logo_sosgeotermia_tavGli episodi eclatanti della cacciata del dirigente dell’ufficio Valutazioni d’impatto ambientale Fabio Zita e il ritiro delle deleghe all’Assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini, a detta di quest’ultima, sarebbero legati anche alla vicenda VIA per Bagnore 4.

Dopo l’arresto di Maria Rita Lorenzetti, ex presidente Pd della Regione Umbria, che ha svelato il ‘gioco di squadra’ che serviva a favorire interessi privati in Regione Toscana, apprendiamo dalla stampa che l’assessore regionale Anna Rita Bramerini ha dichiarato al PM che sia la rimozione del dirigente dell’ufficio VIA Fabio Zita, sia la revoca delle deleghe a se stessa da parte del presidente Rossi  erano legate alla  “tempistica non rigorosa”  dei procedimenti per la centrale geotermica del comune di Santa Fiora e per le valutazioni sul corridoio tirrenico.

Tali dichiarazioni gettano una luce inquietante sul rilascio della VIA ed in sostanza sulla autorizzazione ai lavori per la costruzione della mega-centrale Bagnore 4 nel comune di Santa Fiora. Giova ricordare come, nel maggio 2012, il Comitato Tecnico per la Geotermia in Amiata – organo tecnico consultivo della Regione Toscana – che era stato incaricato di dare un giudizio per il rilascio di quella VIA, non fu più rinnovato nel giugno successivo, impedendo così che ci potesse essere l’espressione di un parere congiunto nel merito.

Ci fu inoltre, il 18 luglio 2012, un contraddittorio, in sede regionale, tra comitati ed Enel dove quest’ultima ad alcune puntuali osservazioni riteneva di ‘non rispondere’ o di sviare il ragionamento senza entrare nel merito. Ai membri dei comitati apparve peraltro strano tale comportamento che esponeva l’Enel ad una possibile ‘bocciatura’. Invece, subito dopo le ferie agostane, il 4 settembre, la conferenza dei servizi propone parere positivo e appena sei giorni dopo, il 10 settembre, con delibera 810, la Giunta Regionale esprime parere favorevole, dando di fatto il via libera alla costruzione della centrale.

Nel frattempo Zita era stato sostituito da Paola Garvin che, però, leggiamo dai resoconti, dichiarava  la sua incompetenza in materia.  Singolare che per migliorare un servizio ed accelerare la conclusione dei procedimenti venga rimosso chi ne ha le competenze!
Ma in regione toscana non sono nuovi a queste sostituzioni lampo: ricordiamo che lo “spoil system” si era già verificato nel 2011 durante l’iter per la concessione della VIA al piano di riassetto di Piancastagnaio, con Micheli, Sargentini e Marzocchi trasferiti incomprensibilmente ad altro incarico.

Alla luce delle vicende di questi giorni chiediamo alla Magistratura di accertare se tutte le operazioni della VIA dell’autorizzazione all’Enel del piano di riassetto  di Piancastagnaio (che prevede il raddoppio della produzione geotermoelettrica) e della costruzione della nuova  mega-centrale di Bagnore 4 si sono svolte  nella massima trasparenza e correttezza come ci si aspetta da un ente pubblico.  A breve ci sarà  la pronuncia dei giudici del TAR a cui ci siamo  rivolti. E siamo  sicuri che oggi ci siano più elementi per inquadrare correttamente anche la vicenda della VIA per Bagnore 4.

Il Tirreno del 30 settembre 2013
Geotermia in Amiata La Regione replica al movimento del no    
SANTA FIORA – Geotermia e centrale di Santa Fiora in Amiata: gli uffici della Regione Toscana rispondono all’intervento del Coordinamento movimenti per l’Amiata e Sos Geotermia pubblicato sulla cronaca del Tirreno di Grosseto del 28 settembre scorso. Un intervento in cui, in sostanza, si chiedeva alla magistratura di fare luce su tutti i percorsi autorizzativi alle nuove centrali geotermiche progettate da Enel, alla luce dell’inchiesta sulla Tav e sui trasferimenti “sospetti” di dirigenti e tecnici regionali. «La prima precisazione riguarda il confronto pubblico tra comitati ed Enel che si svolse in una sede regionale a luglio del 2012. Quel contradditorio _ spiegano dagli uffici _ fu espressamente richiesto e attivato dalla Regione per una maggior tutela delle popolazioni dell’Amiata e fu condotto dagli Uffici della Via con competenza e rispetto assoluto della legge regionale che lo ha disciplinato». Poi la questione del lavoro svolto dal Comitato tecnico per la geotermia dell’Amiata, organo consultivo della Regione. «Il Comitato _ continua la nota _ intervenne liberamente e pienamente su tutte le materie che hanno costituito oggetto anche del procedimento di Via relativo alla nuova centrale di Bagnore 4 e concluse i propri lavori in maniera non unitaria: tra i membri vi era infatti diversità di vedute. I lavori comunque furono portati a termine e non interrotti, proprio nello stesso periodo in cui si concludevano i lavori istruttori della Via». Infine i trasferimenti di personale: «I funzionari regionali nominati nell’intervento dei comitati occupano ancora la stessa posizione del 2011, mentre la dirigente Maria Sargentini fu trasferita alla guida della protezione civile a inizio legislatura, nell’ambito di un normale processo di avvicendamento di dirigenti che interessò la quasi totalità della direzione Ambiente e Territorio».

Il Tirreno del 28 settembre 2013
GEOTERMIA
UN’INCHIESTA CHE VA ESTESA ALL’AMIATA
…segue ns. comunicato

Alètheia online del 28 settembre 2013
Inchiesta Tav Toscana: si aprono scenari inquietanti sulla VIA per Bagnore 4
…segue ns.comunicato

GoNews.it del 26 settembre 2013
Dichiarazioni dell’assessore Bramerini al pm, SOS Geotermia Amiata: “Verificare tutti i permessi per Bagnore 4”
L’inchiesta della TAV apre nuovi scenari: “A breve si pronuncerà il TAR. Serve la massima trasparenza e correttezza da un ente pubblico”
…segue ns. comunicato

‘Amiata e Terremoto’: dall’incontro di Arcidosso del 17/9 evidenziati rischi e responsabiltà -video-

20130917_incontro_terremoto_arcidosso_01_cropI geologi Borgia e Mucciarelli denunciano la scarsa attenzione al problema da parte delle amministrazioni responsabili ed i rischi per il territorio e la popolazione.

Due geologi, esperti della materia, Marco Mucciarelli e Andrea Borgia, il 17 us ad Arcidosso, hanno relazionato sulle attività sismiche indotte dallo sfruttamento geotermico, invitati da SOS Geotermia, l’unico soggetto che in Amiata produce eventi di informazione indipendente dal potere economico dell’ENEL.
La  sala del Comune di Arcidosso era stracolma di cittadini, ma degli amministratori invitati, l’unico sindaco presente era Emilio Landi, “padrone di casa”  ed alcuni consiglieri di Arcidosso e Castel del Piano.
L’incontro ‘Amiata e Terremoto’ aveva per argomento, ancora tabù tra gli addetti ai lavori ed amministratori, “la sismicità indotta da attività antropiche”, in particolare l’attività geotermica.
I due scienziati, nonostante la particolarità tecnica dell’argomento, sono stati capaci di renderlo accessibile anche ai non addetti ai lavori, spiegando, ad esempio, che la variazione di pressione, prodotta nel sottosuolo per sfruttare i vapori geotermici portandoli in superficie, sollecita ed anticipa i movimenti si sarebbero manifestati comunque, ma nel corso dei millenni futuri. Questo in ambito internazionale è riconosciuto da tutte le autorità e si studia in tutte le Università del mondo con l’obiettivo di prevenire i terremoti indotti e la subsidenza, cioè l’abbassamento impercettibile e lento della superficie.
Che in Amiata la pressione venga sottratta al sottosuolo è sotto gli occhi di tutti, basta vedere con quale forza  dalle ciminiere delle centrali vengono spinti in uscita i vapori di acqua, di CO2 ed altri veleni. Che ci siano nel sottosuolo dell’Amiata faglie naturali, in equilibrio instabile e soggette a movimenti repentini capaci di generare terremoti, è noto a tutti, essendo questo territorio già catalogato come zona sismica.
Stupisce che la Regione Toscana non abbia chiesto e imposto dall’ENEL, perlomeno per le nuove autorizzazioni di Bagnore 4 e Piancastagnaio, garanzie circa il monitoraggio delle attività sismiche indotte (se ne parla, ma solo ad autorizzazione già concessa) e l’assunzione delle dovute responsabilità a carico di ENEL per evitare le possibili distruzioni e per i risarcimenti in caso di danni, così come già previsto in altri Paesi.
Che quella della Regione Toscana non può essere solo arretratezza culturale, ma altro, su cui dovrebbe indagare la Magistratura, lo dimostrano due fatti importanti: il primo è che l’ONU raccomanda ai paesi emergenti, che subiscono l’aggressivo sfruttamento dei loro territori, di evitare tali estrazioni nelle aree sismiche e di mantenere costante la pressione interna ai campi geotermici con re-iniezioni costanti e graduali di acqua, per non generare le pericolose depressioni; il secondo fatto importante è che in altre regioni d’Europa e negli USA le autorità di controllo verificano giornalmente la relazione esistente tra pressione sottratta e sismicità prodotta al fine di regolare e imporre la riduzione delle estrazioni quando la sismicità si alza verso limiti pericolosi per la popolazione e le costruzioni, evitando accuratamente -come in Svizzera- di autorizzare tali attività in prossimità di faglie attive.
A parere del prof.Mucciarelli, il tragico terremoto amiatino del primo aprile 2000 che colpì i comuni di Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio, pur classificato di bassa magnitudo (4,5) causò gravi danni materiali perchè l’ipocentro era a bassa profondità -pochi km dalla superficie-, ha un chiaro collegamento con l’attività geotermica di Enel, sebbene quest’ultima abbia difatto sempre negato, e impedito l’accesso alle informazioni necessarie per studiare l’evento.
La Regione Toscana, ormai lanciata nella corsa all’oro ‘geotermico’, evidentemente ha altre finalità da perseguire rispetto alla tutela del suo territorio e della salute della sua popolazione, mentre i Sindaci dovrebbero essere molto più preoccupati per le gravi responsabilità che a loro vengono affidate dalle legge e dai protocolli sottoscritti.

L’INTERO INCONTRO E’ VISIBILE SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE CLICCANDO QUI

20130917_incontro_terremoto_arcidosso_01a 20130917_incontro_terremoto_arcidosso_02a 20130917_incontro_terremoto_arcidosso_03a 20130917_sala_cons_incontro_terremoti_la_nazione_1820130917_incontro_terremoto_arcidosso_04

Il Tirreno del 20 settembre 2013
«La geotermia causa terremoti»
Relazione choc di due geologi ad Arcidosso: «Anticipa sismi che potrebbero “dormire” per millenni»
ARCIDOSSO – L’argomento è di quelli tabù tra addetti ai lavori e amministratori ma il tabù comincia a incrinarsi. L’insorgere di terremoti a causa dello sfruttamento delle fonti geotermiche è materia un fenomeno che gli scienziati stanno studiando seriamente e martedì sera una vasta platea raccolta nella sala comunale di Arcidosso ha potuto conoscerlo più a fondo grazie alla relazione fatta da due geologi esperti della materia, Marco Mucciarelli e Andrea Borgia, invitati da Sos Geotermia, il coordinamento di comitati che si batte contro lo sfruttamento geotermico dell’Amiata da parte di Enel che, oltre agli impianti già esistenti, sta costruendo un’altra centrale, Bagnore 4. La sala del Comune di Arcidosso era stracolma di cittadini «ma degli amministratori invitati, l’unico sindaco presente era Emilio Landi, padrone di casa, e alcuni consiglieri di Arcidosso e Castel del Piano», spiega Sos Geotermia, lamentando la scarsa attenzione degli altri amministratori amiatini al problema. Tanti erano, però, i cittadini interessati e i due scienziati, nonostante la particolarità tecnica dell’argomento, sono stati capaci di renderlo accessibile anche ai non addetti ai lavori con parole semplici, spiegando come la variazione di pressione, prodotta nel sottosuolo per sfruttare i vapori geotermici portandoli in superficie, sollecita e anticipa i movimenti che si sarebbero manifestati comunque ma nei millenni futuri. «Questo in ambito internazionale è riconosciuto da tutte le autorità e si studia in tutte le università del mondo» per «prevenire i terremoti indotti» e «l’abbassamento impercettibile e lento della superficie», spiega Sos Geotermia. «Che in Amiata la pressione venga sottratta al sottosuolo è sotto gli occhi di tutti – spiega il comitato – basta vedere con quale forza dalle ciminiere delle centrali vengono spinti in uscita i vapori di acqua, di anidride carbonica e altri veleni. Che ci siano nel sottosuolo dell’Amiata faglie naturali in equilibrio instabile e soggette a movimenti repentini capaci di generare terremoti è noto, essendo il territorio già catalogato come zona sismica». Per questo Sos Geotermia esprime stupore «che la Regione non abbia chiesto e imposto dall’Enel, perlomeno per le nuove autorizzazioni di Bagnore 4 e Piancastagnaio, garanzie circa il monitoraggio delle attività sismiche indotte (se ne parla, ma solo ad autorizzazione già concessa) e l’assunzione delle responsabilità a carico di Enel per evitare le possibili distruzioni e per i risarcimenti in caso di danni, come già previsto in altri Paesi». L’accusa è durissima: per Sos Geotermia «quella della Regione Toscana non può essere solo arretratezza culturale, ma altro, su cui dovrebbe indagare la magistratura». L’Onu, infatti, raccomanda ai paesi emergenti, che subiscono l’aggressivo sfruttamento dei loro territori, di evitare tali estrazioni nelle aree sismiche e di mantenere costante la pressione interna ai campi geotermici con reiniezioni costanti e graduali di acqua, per non generare le pericolose depressioni. Inoltre, in altre regioni d’Europa e negli Stati Uniti le autorità di controllo verificano giornalmente la relazione esistente tra pressione sottratta e sismicità prodotta. Secondo il professor Mucciarelli il tragico terremoto amiatino del 1º aprile 2000 che colpì i comuni di Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio ha un chiaro collegamento con l’attività geotermica di Enel, sebbene quest’ultima abbia difatto sempre negato «e impedito – spiega Sos Geotermia – l’accesso alle informazioni necessarie per studiare l’evento».

Ma Rossi ci punta ed Enel stanzia 500 milioni di euro  
Intanto, mercoledì scorso, l’Enel ha confermato il proprio impegno in Toscana, annunciando un piano di investimenti per il prossimo quinquennio di 900 milioni di euro, di cui oltre 500 per lo sviluppo della geotermia nelle zone geotermiche di Larderello, Radicondoli, Amiata e nuove aree di ricerca tra le province di Siena, Pisa e Grosseto. L’annuncio è arrivato nel corso di un incontro che si è tenuto al convegno, organizzato dal Cosvig al Teatro dei Risorti di Radicondoli (Siena) a margine della visita del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al laboratorio sperimentale di Sesta. Rossi ha incontrato i sindaci dei Comuni geotermici. «Davanti all’obiettivo, di qui al 2020, di incrementare del 10% l’uso di fonti rinnovabili, la geotermia svolgerà un ruolo primario. Nel nuovo piano energetico si prevede che l’incremento dovrà essere prodotto per il 55% dalla geotermia a media entalpia», ha spiegato Rossi.

La Nazione del 20 settembre 2013
AMIATA UN TAVOLO TECNICO TIENE SOTTO CONTROLLO GLI AMBIENTI A RISCHIO
«Monitoraggio continuo»
Le attività della Regione per la sicurezza riguardo alla geotermia
L’INCONTRO «Amiata e Territorio» che ha affrontato l’argomento della Sismicità indotta organizzato da Sos Geotermia Amiata e che si è svolto ad Arcidosso, a cui ne seguiranno altri due a breve, preannuncia un inverno caldo che porterà dibattiti e contese in merito al tema molto sentito o della Geotermia.
INTANTO la Regione Toscana, chiamata in causa anche nell’incontro di martedì per «non aver provveduto in maniera regolare nel rispetto dell’impatto ambientale e della salute dei cittadini», parla chiaro e fa presente i molteplici studi in atto, sottolineando anche «le attività di studio sulla correlazione tra l’attività produttiva di energia geotermica e la sismicità registrata nell’area amiatina», studi che, ammette la Regione «a suo tempo portarono alla conclusione che non esistevano prove evidenti di un’influenza delle operazioni di coltivazione del campo geotermico sulla sismicità del sito. Continua va avanti la Regione Toscana il nostro monitoraggio sull’andamento dell’attività geotermoelettrica sull’Amiata. Il piano, che prevede approfondimenti per i prossimi tre anni, è stato elaborato d’accordo con le amministrazioni locali per continuare a tenere alta l’attenzione sulla geotermia e sui suoi possibili impatti sul territorio. In collaborazione con Ars (Agenzia Regionale di Sanità) stiamo portando avanti un approfondimento epidemiologico nelle aree geotermiche, passando a valutazioni più orientate a livello individuale in modo da arricchire ulteriormente il quadro di conoscenze già di per sé ampio e non lasciare spazi inespolorati. Sulla stessa popolazione sarà effettuato un biomonitoraggio di marcatori della presenza di metalli nel sangue e nelle urine, con particolare riferimento ad arsenico e mercurio». NEL 2013 è stato istituito un tavolo tecnico di monitoraggio dei dati ambientali relativi all’attività geotermoelettrica sull’Amiata (Ttga), di cui fanno parte i settori competenti della Regione Toscana, il Genio Civile dell’Area vasta Grosseto-Siena e l’Arpat Area vasta Sud. «Il Tavolo vuole analizzare e valutare i dati disponibili relativi ai monitoraggi ambientali connessi allo sfruttamento geotermoelettrico dell’area amiatina. Un studio di approfondimento conclude la Regione è stato portato avanti anche sugli isotopi. Tale lavoro si aggiunge al monitoraggio svolto grazie alla presenza dei tre piezometri installati dalla Regione che misurano in continuo la soggiacenza della falda»

GoNews.it del 19 settembre 2013
SOS Geotermia, i geologi Borgia e Mucciarelli denunciano rischi e responsabilità: “Attenzione alle attività sismiche indotte”
Il 17 settembre i due esperti in materia hanno esposto i loro dubbi sulla propensione della Regione: “I sindaci dovrebbero essere molto più preoccupati”
…segue ns. comunicato

La Nazione del 18 settembre 2013
«Attenti ai terremoti indotti causati dalle trivellazioni»
Incontro organizzato dal comitato SoS Geotermia
«UNA POLITICA che sfrutti le vere energie rinnovabili e che rispetti uomo e territorio». E’ questo il messaggio che ha voluto mandare SoS Geotermia Amiata in occasione dell’incontro «Amiata e territorio» che si è svolto nella sala consiliare del Comune di Arcidosso. L’evento ha visto la partecipazione massiccia del comitato SoS Geotermia, di cittadini e di amministratori: il sindaco di Arcidosso Emilio Landi e alcuni consiglieri del Comune di Castel del piano. È stato un pomeriggio di confronti e di dibattito scientifico sull’importante tema dei «Terremoti indotti», ossia quei terremoti provocati da attività umane, come ad esempio, è stato detto, «trivellazioni del suolo per progetti geotermici». L’evento è stato coordinato dal dottor Andrea Borgia seguito dall’intervento del professor Marco Mucciarelli. «GIÀ NEL 2000 ha detto Borgia un anno prima del terremoto che colpì Abbadia S.Salvatore, portai avanti un progetto scientifico finanziato allora con dieci milioni di lire per monitorare i movimenti del terreno in zone dove l’attività di trivellazione del suolo erano frequenti. Ad oggi possiamo affermare scientificamente che la reiniezione dei fluidi geotermici può essere una delle cause di terremoto. Gli studi conclude sono durati un anno, e continuano. Anche l’Onu ha individuato nel mantenimento della pressione ordinaria del campo geotermico l’unico modo efficace per garantire la sicurezza del territorio. Questo intervento è stato però ignorato dalla Regione Toscana». IL PROFESSOR Muccirelli a conclusione dell’evento lancia avvertimenti per tutti quei territori, anche per L’Amiata, che prevedono attività di trivellazione, «a muoversi con cautela. rispettando gli studi scientifici che ormai da decenni vengono portati avanti. Questo conclude per non trovarci a dover subire eventi come quelli dell’Emilia».

PrimaPaginaChiusi.it del 15 settembre 2013
AMIATA: GEOTERMIA E SISMICITA’ INDOTTA. INTERVISTA AL SISMOLOGO MUCCIARELLI
Martedì incontro pubblico ad Arcidosso sulla sismicità indotta. Il Docente di sismologia tra gli invitati
di David Busato
SIENA – La questione della geotermia sull’Amiata ritorna di attualità. Martedì 17 presso la sala consiliare del comune di Arcidosso, si terrà un incontro pubblico organizzato dal comitato SOS geotermia dal titolo “Amiata e Territorio”. Tra gli invitati oltre al Prof. Andrea Borgia, anche il Prof. Marco Mucciarelli, sismologo, che recentemente sull’argomento spinoso della sismicità indotta ha scritto sulla rivista scientifica ‘Ingegneria sismica’: “”In Italia gli studi sulla sismicità indotta sono in cronico ritardo rispetto al resto del mondo data la assenza di dati pubblici su questo fenomeno. Questa assenza di dati e di studi potrebbe essere confusa con la assenza del fenomeno stesso. Ciò sarebbe pericoloso in un momento in  cui vi è un forte interesse per attività quali la geotermia, lo  stoccaggio di metano ed il sequestro sotterraneo di anidride carbonica. Anche in aree con bassi livelli di sismicità naturale va prevista comunque la installazione di reti microsismiche che consentano il monitoraggio della sismicità indotta. I dati di queste reti dovrebbero essere resi disponibili su siti pubblici. Nella progettazione di impianti andrebbe considerata anche la sismicità che questi possono indurre, come avviene già in altri paesi europei. Infine le maggiori cautele andrebbero adottate in quelle aree dove le strutture esistenti risultano inadeguate sismicamente già per la sismicità naturale.”
Chiaro avvertimento per tutti quei territori che prevedono lo sviluppo di  attività di trivellazione, oppure che siano già ‘naturalmente’ sismici o dove i fabbricati siano inadeguati sismicamente. Per saperne si più abbiamo fatto qualche domanda al Prof. Mucciarelli.
1)   Professore, da una parte le proteste reiterate del Comitato contro la geotermia e dall’altra Enel che dice che è tutto ok…
Credo che le proteste per la sismicità indotta derivino da una mancanza di chiarezza e di normative. Per esempio in questi giorni c’è il problema della sismicità indotta in Olanda da estrazione gas, ma è chiaro per tutti che è una risorsa per quel Paese irrinunciabile e le compagnie rifondano i danni eventualmente causate e sono tenute a farlo e per legge. In Olanda se una compagnia fa un danno lo risarcisce per legge. Il problema è che in Italia questo sistema non funziona; quando cìè stato il terremoto sull’Amiata nel 2000 in cui anche studi recenti hanno dimostrato come sia stato indotto molto probabilmente dalle attività geotermiche. Ebbene, i 26 casali che furono danneggiati da questo terremoto penso non siano stati risarciti da parte delle compagnie che sfruttano il geotermico. Il problema non è si o no alla geotermia, ma bisogna evitare di dire da un lato che non succede mai niente, e dall’altro.di dire che qualsiasi terremoto viene è un terremoto indotto. Servono controlli pubblici rigorosi. E’ risaputo in tutto il mondo che questa attività può indurre terremoti. E’ chiaro che la geotermia è una fonte energetica, ma comporta dei rischio per cui dobbiamo chiederci: quanto costano questi rischi? Anche studi dell’Enel a Larderello o altrove hanno dimostrato correlazioni di sismicità indotta quindi non si può negare questo rischio. In tutto il mondo dove si sfrutta l’energia geotermica, si sa che c’è sismicità indotta, ma è controllata ed i dati sul monitoraggio della sismicità sono pubblici, cosa che, per esempio, in Italia, non lo sono.
2)     Si può percentualmente stabilire quanto lo sfruttamento geotermico induca terremoti?
Se parliamo di terremoti in generale la percentuale è del 100% perché la tecnica di sfruttamento che viene utilizzata di stimolazione crea degli sforzi all’interno della crosta terrestre che genera sismicità. Dopo dobbiamo ragionare su quanto sismicità sia strumentale e quanto sia percepita, e qui la percentuale tende a diminuire. Un altro passo sarebbe quello di passare dal percepito al danno .
3)     Da esperto quale è Lei, mi esprima un giudizio su chi dice che lo sfruttare la geotermia permette alla terra di “sfogarsi” e quindi di evitare terremoti futuri…
Sono affermazioni rischiose…

Sismicità indotta: un fenomeno sottaciuto, ma non per questo meno pericoloso. ‘Amiata e Terremoto’ il 17 settembre ad Arcidosso

borgia mucciarelli“In Italia gli studi sulla sismicità indotta sono in cronico ritardo rispetto al resto del mondo data la assenza di dati pubblici su questo fenomeno. Questa assenza di dati e di studi potrebbe essere confusa con la assenza del fenomeno stesso. Ciò sarebbe pericoloso in un momento in cui vi è un forte interesse per attività quali la geotermia, lo stoccaggio di metano ed il sequestro sotterraneo di anidride carbonica. Anche in aree con bassi livelli di sismicità naturale va prevista comunque la installazione di reti microsismiche che consentano il monitoraggio della sismicità indotta. I dati di queste reti dovrebbero essere resi disponibili su siti pubblici. Nella progettazione di impianti andrebbe considerata anche la sismicità che questi possono indurre, come avviene già in altri paesi europei. Infine le maggiori cautele andrebbero adottate in quelle aree dove le strutture esistenti risultano inadeguate sismicamente già per la sismicità naturale.”
Scrive così il Prof.Mucciarelli in un suo recente articolo di gennaio scorso sulla rivista scientifica ‘Ingegneria sismica’, lanciando un avvertimento per tutti quei territori che prevedono lo sviluppo di attività di trivellazione, oppure che siano già ‘naturalmente’ sismici o dove i fabbricati siano inadeguati sismicamente: per l’Amiata sembra proprio che ricorrano tutte queste caratteristiche e dovremmo quindi porre maggiore attenzione al problema per non trovarci a dover subire eventi come quelli dell’Emilia dello scorso anno.
Anche il Dott.Borgia, che conosce bene l’Amiata, da sempre paventa il rischio di un evento sismico e le correlazioni tra fenomeni di subsidenza e l’attività geotermica.
Per capirne di più, considerata la scarsa informazione che circola sul tema, quando non addirittura disinformazione tesa a tranquillizzare la popolazione, che Sos Geotermia ha invitato i due geologi ad un incontro sul tema ‘Amiata e Terremoto’ con lo scopo principale di diffondere una corretta informazione tra la popolazione, ma non solo.
L’invito a partecipare all’incontro che si terrà il 17 settembre, ore 17, presso la sala consiliare del comune di Arcidosso, è diretto anche a chi, per il proprio ruolo pubblico, dovrebbe conoscere gli eventuali rischi ed agire di conseguenza.
In questi giorni stiamo mandando tale invito, che riportiamo di seguito, al Ministro dell’Ambiente, ai parlamentari, agli amministratori regionali, provinciali, comunali, ai partiti, sindacati, associazioni, comitati e quanti hanno (o dovrebbero) avere a cuore il destino di questo territorio e la salute dei suoi abitanti.

SOS GEOTERMIA

ALLEGATO:

INVITO
Al Ministro per l’Ambiente Andrea Orlando
Ai Parlamentari
Ai Sindaci
Agli Amministratori e gruppi politici comunali, provinciali e regionali
Alle Autorità locali e provinciali
Alle Organizzazioni sindacali provinciali
Alle Associazioni, Gruppi e Comitati

E’ ormai dato acquisito in letteratura scientifica che alcune attività umane che interferiscono con il sottosuolo siano cagione di eventi sismici di varia intensità, arrivando anche a provocare danni ingenti e pericolo per le vite umane.
Già sono molti gli episodi per i quali si è stabilita la correlazione tra terremoti e attività antropiche, dall’Europa agli Usa; l’ultimo episodio -per restare vicino a noi- che risale al 21 luglio scorso, è quello di San Gallo in Svizzera, immediatamente associato dal Servizio Sismico Svizzero (SED) “alle misure di test e di stimolazione impiegate nel pozzo di trivellazione del progetto geotermico” che segue peraltro quello dell’8 dicembre 2006 a Basilea, sempre correlato alla attività geotermica; in entrambi i casi l’attività è stata sospesa.
Diversamente accade da noi, sul monte Amiata, dove anche abbiamo avuto un forte terremoto il 1 aprile 2000 con successive fuoriuscite di fanghi geotermici, che hanno prodotto ingenti danni e per puro caso non hanno causato lutti; ma da quell’episodio ad oggi non si è più parlato dei rischi possibili, né si è ridotta l’intensità dello sfruttamento geotermico, anzi, si sta procedendo, col Piano di riassetto di Piancastagnaio e la centrale di Bagnore 4, al raddoppio della potenza!
Un vero e proprio tabù, a cui siamo comunque abituati quando si solleva la questione della geotermia amiatina, che sia l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, l’eccesso di mortalità e altre patologie, la riduzione del maggior acquifero dell’Italia centrale, temi sui quali questo Coordinamento da anni si spende per informare e denunciare, chiedendo una moratoria di ogni attività geotermica.
Proprio per continuare l’opera di informazione, abbiamo organizzato, per il 17 settembre, alle ore 17, presso la sala consiliare del comune di Arcidosso (GR) un incontro con due esperti della materia, il Prof.Marco Mucciarelli ed il Dott.Andrea Borgia che relazioneranno sul tema della sismicità indotta e sulla specifica situazione amiatina.
Crediamo che il tema dovrebbe interessare chi, per la funzione che ricopre, si occupa ed ha responsabilità politiche ed amministrative del territorio e del paese; anche per questo sollecitiamo una Vostra presenza all’incontro.

Monte Amiata, 12 settembre 2013            SOS Geotermia

I relatori dell’incontro:
> Prof.Marco Mucciarelli, Docente Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, Direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) che ci esporrà un’introduzione generale sulla sismicità indotta, sulle problematiche specifiche legate alle estrazioni e reiniezioni, illustrando i casi di Basilea e San Gallo in Svizzera, The Geysers (CA, USA), Graben del Reno (Germania) ed il sisma del 1 aprile 2000 in Amiata.

> Dott.Andrea Borgia, Geologo della European Development Research Agency (EDRA), Docente presso il Dipartimento di Mineralogia dell¹Università di Milano, già docente presso la Arizona State University, la Rutgers University e il Lawrence Berkeley National Laboratory, membro della Commissione Nazionale per le Valutazioni di Impatto Ambientale, interverrà invece sulla questione Monte Amiata e centrali geotermiche, introduzione, fratturazioni EGS, microsismicità indotta per produzione, subsidenza. quale futuro e quali rischi dopo il raddoppio delle centrali?

La Nazione del 18 settembre 2013
«Attenti ai terremoti indotti causati dalle trivellazioni»
Incontro organizzato dal comitato SoS Geotermia
«UNA POLITICA che sfrutti le vere energie rinnovabili e che rispetti uomo e territorio». E’ questo il messaggio che ha voluto mandare SoS Geotermia Amiata in occasione dell’incontro «Amiata e territorio» che si è svolto nella sala consiliare del Comune di Arcidosso. L’evento ha visto la partecipazione massiccia del comitato SoS Geotermia, di cittadini e di amministratori: il sindaco di Arcidosso Emilio Landi e alcuni consiglieri del Comune di Castel del piano. È stato un pomeriggio di confronti e di dibattito scientifico sull’importante tema dei «Terremoti indotti», ossia quei terremoti provocati da attività umane, come ad esempio, è stato detto, «trivellazioni del suolo per progetti geotermici». L’evento è stato coordinato dal dottor Andrea Borgia seguito dall’intervento del professor Marco Mucciarelli. «GIÀ NEL 2000 ha detto Borgia un anno prima del terremoto che colpì Abbadia S.Salvatore, portai avanti un progetto scientifico finanziato allora con dieci milioni di lire per monitorare i movimenti del terreno in zone dove l’attività di trivellazione del suolo erano frequenti. Ad oggi possiamo affermare scientificamente che la reiniezione dei fluidi geotermici può essere una delle cause di terremoto. Gli studi conclude sono durati un anno, e continuano. Anche l’Onu ha individuato nel mantenimento della pressione ordinaria del campo geotermico l’unico modo efficace per garantire la sicurezza del territorio. Questo intervento è stato però ignorato dalla Regione Toscana». IL PROFESSOR Muccirelli a conclusione dell’evento lancia avvertimenti per tutti quei territori, anche per L’Amiata, che prevedono attività di trivellazione, «a muoversi con cautela. rispettando gli studi scientifici che ormai da decenni vengono portati avanti. Questo conclude per non trovarci a dover subire eventi come quelli dell’Emilia».

La Nazione del 17 settembre 2013
«Geotermia, i rischi sismici indotti esistono»
Incontro-dibattito organizzato ad Arcidosso dall’associazione «Sos Amiata»
«SOS GEOTERMIA Amiata» ha organizzato per oggi un importante incontro, dal titolo «Amiata e Territorio», sullo scottante e spesso sottaciuto tema della sismicità indotta. A partire dalle 17 di oggi, quindi, nella sala consiliare del comune di Arcidosso l’inconttro vedrà l’intervento del professor Marco Mucciarelli, docente di sismologia applicata alla scuola di ingegneria dell’università della Basilicata, e del dottor Andrea Borgia, geologo della European Development Research Agency (EDRA). A partecipare all’evento, che appare indispensabile per capire e confrontarsi su argomenti delicati che riguardano il sottosuolo del territorio amiatino e non solo, sono stati invitati i sindaci dell’intero territorio, gli amministratori locali, provinciali e tutta la cittadinanza. «È ormai un dato acquisito in letteratura scientifica dicono quelli di Sos Geotermia Amiata che alcune attività umane che interferiscono con il sottosuolo siano cagione di eventi sismici di varia intensità, arrivando anche a provocare danni ingenti e pericolo per le vite umane. Già sono molti gli episodi per i quali si è stabilita la correlazione tra terremoti e attività antropiche, dall’Europa agli Usa; l’ultimo episodio che risale al 21 luglio scorso, è quello di San Gallo in Svizzera, immediatamente associato dal Servizio sismico svizzero (Sed) alle misure di test e di stimolazione impiegate nel pozzo di trivellazione del progetto geotermico, che segue peraltro quello dell’8 dicembre 2006 a Basilea, sempre correlato alla attività geotermica; in entrambi i casi l’attività è stata sospesa». «DIVERSAMENTE aggiungono quelli di Sos Geotermia Amiata che sul monte Amiata, dove abbiamo avuto un forte terremoto il primo aprile 2000, con successive fuoriuscite di fanghi geotermici, che hanno prodotto ingenti danni e per puro caso non hanno causato lutti. Da quell’episodio ad oggi non si è più parlato dei rischi possibili, né si è ridotta l’intensità dello sfruttamento geotermico, anzi, si sta procedendo, col Piano di riassetto di Piancastagnaio e la centrale di Bagnore 4, al raddoppio della potenza. Un vero e proprio argomento tabù conclude Sos Geotermia Amiata che noi ci impegniamo con l’evento di oggi a riportare sotto l’attenzione di tutti gli attori sociali dell’Amiata».

Il Cittadino online del 17 settembre 2013
Salute e terremoti collegati alla geotermia
I comitati ambientalisti impegnati nella realizzazione di convegni
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA – E’ ancora da definire da parte dei comitati ambientalisti la data dell’incontro sulla salute nel versante senese, mentre rimane confermato per martedì (17 settembre), alle ore 17, presso la sala consiliare del Comune di Arcidosso, l’incontro sui terremoti. Primo relatore dell’incontro è il Prof. Marco Mucciarelli, Docente di Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, Direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) che dopo un’introduzione generale sulla sismicità indotta, tratterà delle problematiche specifiche legate alle estrazioni e reiniezioni, illustrando i casi di Basilea e San Gallo in Svizzera, dei Geysers (CA, USA), dei Graben del Reno (Germania) ed del sisma del 1 aprile 2000 in Amiata. In un suo recente articolo del gennaio scorso sulla rivista scientifica ‘Ingegneria sismica’, il prof. Mucciarelli sembra lanciare un avvertimento per tutti quei territori che prevedono lo sviluppo di attività di trivellazione, oppure che siano già ‘naturalmente’ sismici o dove i fabbricati siano inadeguati sismicamente: per l’Amiata sembra proprio che ricorrano tutte queste caratteristiche e si dovrebbe quindi porre maggiore attenzione al problema per non trovarsi a dover subire eventi come quelli dell’Emilia dello scorso anno. Scrive inoltre lo studioso che “in Italia gli studi sulla sismicità indotta sono in cronico ritardo rispetto al resto del mondo, data la assenza di dati pubblici su questo fenomeno. Questa assenza di dati e di studi potrebbe essere confusa con la assenza del fenomeno stesso. Ciò sarebbe pericoloso in un momento in cui vi è un forte interesse per attività quali la geotermia, lo stoccaggio di metano ed il sequestro sotterraneo di anidride carbonica. Anche in aree con bassi livelli di sismicità naturale va prevista comunque la installazione di reti microsismiche che consentano il monitoraggio della sismicità indotta. I dati di queste reti dovrebbero essere resi disponibili su siti pubblici. Nella progettazione di impianti andrebbe considerata anche la sismicità che questi possono indurre, come avviene già in altri paesi europei. Infine le maggiori cautele andrebbero adottate in quelle aree dove le strutture esistenti risultano inadeguate sismicamente già per la sismicità naturale”. Il secondo relatore è il Dott. Andrea Borgia, Geologo della European Development Research Agency (EDRA), docente presso il Dipartimento di Mineralogia dell¹Università di Milano, già docente presso la Arizona State University, la Rutgers University e il Lawrence Berkeley National Laboratory, membro della Commissione Nazionale per le Valutazioni di Impatto Ambientale, che interverrà sulla questione ‘Monte Amiata e centrali geotermiche’, fratturazioni EGS, microsismicità indotta per produzione, subsidenza, quale futuro e quali rischi si corrono dopo il raddoppio delle centrali. Come dimostrano i recenti episodi il rischio di terremoti in Amiata, anche di alto impatto, è tutt’altro che scongiurato, anzi, in considerazione anche della tipologia dei paesi amiatini, potrebbe rivelarsi ancora più dannoso che per altri territori ed è necessario che anche questo aspetto venga preso in considerazione quando, come si sta facendo in Amiata, si procede al raddoppio delle centrali anziché fermare i cantieri ed attenersi al principio di precauzione imposto anche dalle autorità europee. Il Dott.Borgia, che conosce bene l’Amiata, da sempre paventa il rischio di un evento sismico e le correlazioni tra fenomeni di subsidenza e l’attività geotermica. Per capirne di più, considerata la scarsa informazione che circola sul tema, quando non addirittura disinformazione tesa a tranquillizzare la popolazione, i comitati hanno invitato i due geologi ad un incontro con lo scopo principale di diffondere una corretta informazione tra la popolazione. Sono invitati all’incontro tutti i cittadini, gli amministratori e le autorità locali, provinciali e regionali, i partiti e sindacati, i giornalisti, le associazioni e gruppi, il Ministro dell’Ambiente, i parlamentari della zona, insomma tutti coloro che, per il proprio ruolo pubblico, dovrebbero conoscere gli eventuali rischi, agendo di conseguenza, ed avere a cuore il destino del territorio dell’Amiata e la salute dei suoi abitanti.

Corriere di Siena del 17 settembre 2013
Le idee di Sos Geotermia

Sull’Armata si parla di sismicità indotta. Riflessioni dopo il dramma del 2000
Piancastagnaio – Il rovinoso terremoto del primo aprile 2000 a Piancastagnaio, un esempio di sismicità indotta dalle attività dell’uomo? I comitati e i movimenti ambientali amiatini, riuniti nel coordinamento Sos Geotermia, hanno organizzato per oggi pomeriggio a Arcidosso (Grosseto), nella sala consiliare, un incontro sul tema, che in Italia registra un notevole ritardo degli studi rispetto al resto del mondo. Interverranno Marco Mucciarelli, docente sismologia applicata presso la scuola di ingegneria dell’università della Basilicata, direttore del centro ricerche sismologiche dell’istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs) e Andrea Borgia, geologo della european developnnent research agency (Edra), docente presso il dipartimento di mineralogia dell’università di Milano, già docente presso la Arizona state university, la Rutgers university e il Lawrence Berkeley national laboratory, membro della commissione nazionale per le valutazioni di impatto ambientale. Mucciarelli si intratterrà su nozioni generali riguardanti il fenomeno, legato a problematiche specifiche (estrazione e reiniezione), soffermandosi sui casi del sisma del primo aprile 2000 in Amiata, dei sismi di Basilea e San Gallo in Svizzera, di The Geysers (Usa) e del Graben del Reno (Germania). Borgia parlerà, del monte Amiata e delle centrali geotermiche, della microsismicità indotta per produzione e del fenomeno di subsidenza. La, iniziativa, viene svolta nell’ambito di un percorso di avvicinamento alla data del 12 ottobre, giornata di mobilitazione internazionale in difesa dei beni comuni e contro i nuovi colonialismi. Tutti i cittadini, e, in particolare, gli amministratori locali sono invitati a partecipare.

OrvietoSì.it del 16 settembre 2013
Incontro “Amiata e terremoto” ad Arcidosso
…segue ns.comunicato

PrimaPaginaChiusi.it del 15 settembre 2013
AMIATA: GEOTERMIA E SISMICITA’ INDOTTA. INTERVISTA AL SISMOLOGO MUCCIARELLI
Martedì incontro pubblico ad Arcidosso sulla sismicità indotta. Il Docente di sismologia tra gli invitati
di David Busato
SIENA – La questione della geotermia sull’Amiata ritorna di attualità. Martedì 17 presso la sala consiliare del comune di Arcidosso, si terrà un incontro pubblico organizzato dal comitato SOS geotermia dal titolo “Amiata e Territorio”. Tra gli invitati oltre al Prof. Andrea Borgia, anche il Prof. Marco Mucciarelli, sismologo, che recentemente sull’argomento spinoso della sismicità indotta ha scritto sulla rivista scientifica ‘Ingegneria sismica’: “”In Italia gli studi sulla sismicità indotta sono in cronico ritardo rispetto al resto del mondo data la assenza di dati pubblici su questo fenomeno. Questa assenza di dati e di studi potrebbe essere confusa con la assenza del fenomeno stesso. Ciò sarebbe pericoloso in un momento in  cui vi è un forte interesse per attività quali la geotermia, lo  stoccaggio di metano ed il sequestro sotterraneo di anidride carbonica. Anche in aree con bassi livelli di sismicità naturale va prevista comunque la installazione di reti microsismiche che consentano il monitoraggio della sismicità indotta. I dati di queste reti dovrebbero essere resi disponibili su siti pubblici. Nella progettazione di impianti andrebbe considerata anche la sismicità che questi possono indurre, come avviene già in altri paesi europei. Infine le maggiori cautele andrebbero adottate in quelle aree dove le strutture esistenti risultano inadeguate sismicamente già per la sismicità naturale.”
Chiaro avvertimento per tutti quei territori che prevedono lo sviluppo di  attività di trivellazione, oppure che siano già ‘naturalmente’ sismici o dove i fabbricati siano inadeguati sismicamente. Per saperne si più abbiamo fatto qualche domanda al Prof. Mucciarelli.
1)   Professore, da una parte le proteste reiterate del Comitato contro la geotermia e dall’altra Enel che dice che è tutto ok…
Credo che le proteste per la sismicità indotta derivino da una mancanza di chiarezza e di normative. Per esempio in questi giorni c’è il problema della sismicità indotta in Olanda da estrazione gas, ma è chiaro per tutti che è una risorsa per quel Paese irrinunciabile e le compagnie rifondano i danni eventualmente causate e sono tenute a farlo e per legge. In Olanda se una compagnia fa un danno lo risarcisce per legge. Il problema è che in Italia questo sistema non funziona; quando cìè stato il terremoto sull’Amiata nel 2000 in cui anche studi recenti hanno dimostrato come sia stato indotto molto probabilmente dalle attività geotermiche. Ebbene, i 26 casali che furono danneggiati da questo terremoto penso non siano stati risarciti da parte delle compagnie che sfruttano il geotermico. Il problema non è si o no alla geotermia, ma bisogna evitare di dire da un lato che non succede mai niente, e dall’altro.di dire che qualsiasi terremoto viene è un terremoto indotto. Servono controlli pubblici rigorosi. E’ risaputo in tutto il mondo che questa attività può indurre terremoti. E’ chiaro che la geotermia è una fonte energetica, ma comporta dei rischio per cui dobbiamo chiederci: quanto costano questi rischi? Anche studi dell’Enel a Larderello o altrove hanno dimostrato correlazioni di sismicità indotta quindi non si può negare questo rischio. In tutto il mondo dove si sfrutta l’energia geotermica, si sa che c’è sismicità indotta, ma è controllata ed i dati sul monitoraggio della sismicità sono pubblici, cosa che, per esempio, in Italia, non lo sono.
2)     Si può percentualmente stabilire quanto lo sfruttamento geotermico induca terremoti?
Se parliamo di terremoti in generale la percentuale è del 100% perché la tecnica di sfruttamento che viene utilizzata di stimolazione crea degli sforzi all’interno della crosta terrestre che genera sismicità. Dopo dobbiamo ragionare su quanto sismicità sia strumentale e quanto sia percepita, e qui la percentuale tende a diminuire. Un altro passo sarebbe quello di passare dal percepito al danno .
3)     Da esperto quale è Lei, mi esprima un giudizio su chi dice che lo sfruttare la geotermia permette alla terra di “sfogarsi” e quindi di evitare terremoti futuri…
Sono affermazioni rischiose…

Il Tirreno del 14 settembre 2913
GEOTERMIA  Sismicità e territorio, incontro con i comitati a Arcidosso    
ARCIDOSSO.  I comitati contro la geotermina organizzano un incontro (il 17 alle 17 a Arcidosso) sul tema della sismicità indotta: “un fenomeno sottaciuto, ma non per questo meno pericoloso” . Il titolo è inquietante “Amiata e Terremoto”. «In Italia gli studi sulla sismicità indotta sono in cronico ritardo rispetto al resto del mondo – scrivono – data la assenza di dati pubblici su questo fenomeno. Questa assenza di dati e di studi potrebbe essere confusa con l’assenza del fenomeno stesso. Ciò sarebbe pericoloso in un momento in cui vi è un forte interesse per attività quali la geotermia, lo stoccaggio di metano ed il sequestro sotterraneo di anidride carbonica. Anche in aree con bassi livelli di sismicità naturale va prevista comunque la installazione di reti microsismiche che consentano il monitoraggio della sismicità indotta. I dati di queste reti dovrebbero essere resi disponibili su siti pubblici. Nella progettazione di impianti andrebbe considerata anche la sismicità che questi possono indurre. Infine le maggiori cautele andrebbero adottate in quelle aree dove le strutture esistenti risultano inadeguate sismicamente già per la sismicità naturale». Scrive così il prof.Mucciarelli in un suo recente articolo: per l’Amiata sembra che ricorrano tutte queste caratteristiche e dovremmo quindi porre maggiore attenzione al problema per non trovarci a dover subire eventi come quelli dell’Emilia dello scorso anno.

Contropiano.org del 13 settembre 2013
Sos geotermia Amiata. Il 17 si illustrano i pericoli
…segue ns.comunicato

Grosseto Oggi.net del 13 settembre 2013
Sismicità indotta: un fenomeno sottaciuto, ma non per questo meno pericoloso
…segue ns.comunicato

L’autunno caldo di SOS Geotermia: Il 17 settembre in Amiata un incontro sul problema dei terremoti

monte amiata e terremoto-1La battaglia per la salvaguardia del monte Amiata prosegue, forte anche della recente vittoria dei vicini Comitati di Castel Giorgio/Alfina/Bolsena che hanno ottenuto una prima importante vittoria con l’abbandono della soc.ITW-LKW dei suoi progetti di sfruttamento geotermico.
Si preannuncia un autunno molto caldo che avrà nella settimana dal 12 al 19 ottobre il suo culmine, che vanno dalla giornata del 12 ottobre, data simbolo della ‘conquista’ dell’america, che vedrà iniziative e manifestazioni in tutto il mondo contro le devastazioni ambientali delle multinazionali e a difesa del territorio, passando per lo sciopero generale del 18 e la manifestazione nazionale dei movimenti del 19.
In preparazione della settimana di mobilitazione, in Amiata ci saranno, tra le varie iniziative, due incontri importanti, uno sulla sismicità indotta, cioè sui terremoti causati dall’attività umana, ed un altro sulla salute.
Mentre è in definizione la data del secondo incontro sulla salute che si svolgerà nel versante senese, l’incontro sui terremoti, dal titolo esplicativo ‘Monte Amiata e Terremoto’, si terrà il 17 settembre, alle ore 17, presso la sala consiliare del comune di Arcidosso.
I relatori dell’incontro sono il Prof.Marco Mucciarelli, Docente Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, Direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) che ci esporrà un’introduzione generale sulla sismicità indotta, sulle problematiche specifiche legate alle estrazioni e reiniezioni, illustrando i casi di Basilea e San Gallo in Svizzera, The Geysers (CA, USA), Graben del Reno (Germania) ed il sisma del 1 aprile 2000 in Amiata.
Il Dott.Andrea Borgia, Geologo della European Development Research Agency (EDRA), Docente presso il Dipartimento di Mineralogia dell¹Università di Milano, già docente presso la Arizona State University, la Rutgers University e il Lawrence Berkeley National Laboratory, membro della Commissione Nazionale per le Valutazioni di Impatto Ambientale, interverrà invece sulla questione Monte Amiata e centrali geotermiche, introduzione, fratturazioni EGS, microsismicità indotta per produzione, subsidenza. quale futuro e quali rischi dopo il raddoppio delle centrali?
Come dimostrano i recenti episodi, di cui si parlerà, il rischio di terremoti in Amiata, anche di alto impatto, è tutt’altro che scongiurato, anzi, in considerazione anche della tipologia dei paesi amiatini, potrebbe rivelarsi ancora più dannoso che per altri territori ed è necessario che anche questo aspetto venga preso in considerazione quando, come si sta facendo in Amiata, si procede al raddoppio delle centrali anzichè fermare i cantieri ed attenersi al principio di precauzione imposto anche dalle autorità europee.
Sono invitati all’incontro tutti i cittadini, gli amministratori e le autorità locali, provinciali e regionali, i partiti e sindacati, i giornalisti, le associazioni e gruppi.

scarica la locandina

La Nazione dell’11 settembre 2013
ARCIDOSSO UN’ALTRA INIZIATIVA DI MOBILITAZIONE

«Geotermia e terremoti» L’autunno caldo del comitato
Esperti e studiosi a convegno sulle centrali amiatine
di Maria Brigida Langellotti
CONTINUA la battaglia del coordinamento dei comitati Sos geotermia per la salvaguardia del Monte Amiata. Martedì alle 17 nella sala consiliare del Comune di Arcidosso è in programma una nuova iniziativa di mobilitazione, «Monte Amiata e terremoto». Un nuovo appuntamento, dopo le varie iniziative di protesta organizzate contro lo sfruttamento delle risorse geotermiche del territorio, già ribattezzato come «L’autunno caldo di Sos geotermia». Si preannuncia, infatti, un autunno molto caldo che avrà nella settimana dal 12 al 19 ottobre il suo culmine. In preparazione della settimana di mobilitazione, in Amiata ci saranno, tra le varie iniziative, due incontri importanti: uno sulla sismicità indotta, cioè sui terremoti causati dall’attività umana, e un altro sulla salute. All’incontro interverrà Marco Mucciarelli, docente di Sismologia applicata all’università della Basilicata e direttore del Centro ricerche sismologiche dell’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale che esporrà un’introduzione generale sulla sismicità indotta, illustrando vari casi. Tra i relatori anche Andrea Borgia, geologo dell’European development research agency e docente all’università di Milano: interverrà sulla questione Monte Amiata e centrali geotermiche. «Come dimostrano i recenti episodi sottolineano da Sos geotermia il rischio di terremoti in Amiata, anche di alto impatto, è tutt’altro che scongiurato: anzi, in considerazione anche della tipologia dei paesi amiatini, potrebbe rivelarsi ancora più dannoso che per altri territori ed è necessario che anche questo aspetto venga preso in considerazione quando, come si sta facendo in Amiata, si procede al raddoppio delle centrali anziché fermare i cantieri e attenersi al principio di precauzione».

OK Siena.it del 2 settembre 2013
AMIATA: NUOVI APPUNTAMENTI PER PARLARE SU SOS GEOTERMIA
…segue ns. comunicato

GoNews.it del 31 agosto 2013
Salute e sismicità indotta: due incontri promossi dai comitati SOS Geotermia
Interverranno Marco Mucciarelli, docente all’Università della Basilicata e Andrea Borgia, Geologo della European Development Research Agency
…segue ns. comunicato

GrossetoOggi.net del 31 agosto 2013
L’autunno caldo di SOS Geotermia: Il 17 settembre in Amiata un incontro sul problema dei terremoti
…segue ns.comunicato

Siena News.it del 31 agosto 2013
L’autunno caldo di SOS Geotermia: Il 17 settembre in Amiata un incontro sul problema dei terremoti
…segue ns.comunicato

La lotta contro la geotermia Enel non va in ferie. Contestato a Santa Fiora il cantante Cristicchi

20130820_cristicchi_sfiora_imgMartedì sera, 20 agosto, un gruppo di attivisti dei comitati antigeotermici dell’Amiata – Monte libero e SOS Geotermia – si è presentato ai cancelli dell’auditorium della Peschiera di Santa Fiora con tanto di striscioni e volantini da distribuire al pubblico presente per far conoscere la realtà di devastazione ambientale, culturale, economica e sociale che si nasconde dietro la costruzione della nuova centrale geotermoelettrica.
L’occasione per la manifestazione è stata offerta dal programma della serata del XIV festival internazionale “Santa Fiora in musica”, sponsorizzato da Enel Green Power, e dalla la presenza del cantante Simone Cristicchi, special guest del Coro dei minatori di Santa Fiora. L’obiettivo del gruppo, contattare il famoso artista, sottoponendogli il documento, dal titolo “La musica di Enel” (che riportiamo di seguito) e, al contempo, informare i presenti sul progetto di devastazione ambientale in atto sull’Amiata. Una parte del gruppo si è diretta verso il palco, con uno striscione e una ragazza che avrebbe letto il testo del volantino: la missione è riuscita.
Un’altra parte è stata bloccata all’ingresso dell’auditorium dal primo cittadino Renzo Verdi e da alcuni suoi scagnozzi, i quali non solo hanno impedito di volantinare, ma anche di aprire lo striscione, a forza di spintoni e mani allungate dal sindaco in persona. Altri riuscivano a incontrare Cristicchi, a cui è stato consegnato materiale informativo. Dopo di che gli attivisti hanno abbandonato il campo e il concerto ha potuto cominciare e svolgersi nella massima tranquillità.
I movimenti amiatini contro la geotermia e contro Enel hanno dato così inizio alla mobilitazione che li vedrà impegnati anche nelle prossime settimane, in vista anche della fatidica data del 12 ottobre (scoperta dell’America), quando saranno chiamati a partecipare alla grande giornata internazionale contro i megaprogetti di Enel nel mondo che “dalla Colombia alle nostre montagne minacciano e inquinano le nostre vite”, hanno scritto.

La musica di Enel

Quale è il metodo più facile per mascherare e far passare più facilmente un qualsiasi progetto di devastazione ambientale come, per esempio, una nuova centrale geotermica? Enel ci dà la risposta: compensazioni.
Cosa sono le compensazioni?
Si può iniziare con il proporre una ridicola quantità di posti di lavoro per la popolazione locale ma solo per chi appartiene a quei comuni che appoggiano il progetto. D’altronde poi si potrà dire: “l’acqua del fiora non è potabile, però almeno mio figlio l’ho sistemato, sai come è, c’è la crisi!”
Si possono poi distribuire soldi alle amministrazioni locali cosi almeno non saranno i sindaci a protestare e magari potranno riparare un paio di strade e un lampione. Si possono buttare soldi pubblici per il teleriscaldamento, tanto a pagare i debiti delle spa miste e le bollette maggiorate del 40% sono i cittadini di Santa Fiora.
Si possono magari finanziare dei concerti estivi dove la gente balli e si diverta senza pensare alle conseguenze che una centrale geotermica può avere sulle loro vite.
Magari si può pure chiamare a suonare un artista famoso venuto da fuori e farlo suonare col sindaco che già ha accettato le compensazioni e magari utilizzare l’immaginario della storia dei minatori per arrivare di più al cuore della gente.
Insomma una bella ricetta che la multinazionale Enel usa da anni per coprire ogni sorta di progetto devastante. Lo fanno in Sud America in Colombia con le dighe idroelettriche, lo fanno con le centrali a carbone a Civitavecchia senza parlare in passato con il nucleare a Montalto di Castro e lo fanno quotidianamente sull’Amiata con l’imposizione delle centrali geotermiche.
Questa è la musica di Enel che ancora una volta ci regala due note per compensare la costruzione di Bagnore 4 e giustificare l’esistenza delle altre centrali geotermiche in zona e magari perché no convincerci che si tratti pure di un progetto “green”.
Ma la realtà è un’altra e la musica che ci piace ascoltare è quella di chi abita, vive e sta con le montagne e non ha nessuna intenzione di farsi corrompere o di svendere i propri territori. Di chi pensa che l’acqua sia un bene comune e non una merce di scambio e non abbia prezzo.
Il 12 ottobre sarà una grande giornata di mobilitazione internazionale contro i megaprogetti che devastano i territori e per noi tutti e tutte assume una importanza particolare contro i progetti di Enel che dalla Colombia alle nostre montagne minacciano e inquinano le nostre vite.
Anche qui sull’Amiata sarà un giorno importante per ribadire il nostro No alle centrali geotermiche e solidarizzare con tutte le realtà che si oppongono alla devastazione dei territori. Tutta un’altra musica!

——–oOo——-

20130820_sfiora_cristicchi_striscione 20130820_sfiora_cristicchi_sindaco_verdi 20130820_sfiora_cristicchi_panoramica20130820_sfiora_cristicchi_anonymous 20130820_sfiora_cristicchi_sindaco_verdi2

Il Cittadino online del 23 agosto 2013
Geotermia: aspro confronto tra Comitati e sindaco Verdi
Sull’Amiata infuria la polemica intorno a Bagnore 4
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Si fa sempre più incandescente la polemica dei Comitati amiatini per l’ambiente (Monte Libero e SOS Geotermia) verso Renzo Verdi, sindaco del Comune di Santa Fiora, nel cui territorio è stata autorizzata la costruzione di una megacentrale geotermica denominata Bagnore 4, a poca distanza da Bagnore 3, l’altra centrale in attività. Dopo le polemiche sulle “compensazioni” che l’Enel eroga ai Comuni che, come Santa Fiora, accettano l’istallazione di impianti nel proprio territorio e sullo spreco di denaro (“Si possono buttare soldi pubblici per il teleriscaldamento, tanto a pagare i debiti delle spa miste e le bollette maggiorate del 40% sono i cittadini di Santa Fiora”), l’attenzione dei Comitati ritorna sul comportamento che il sindaco Verdi avrebbe tenuto in occasione del concerto tenuto a Santa Fiora martedì 21 dal cantautore Simone Cristicchi, che si è avvalso più volte della collaborazione del coro dei minatori del quale fa parte anche il sindaco Verdi.
Nel precedente comunicato (“La musica di Enel”) i Comitati mettevano alla berlina, tra le cosiddette compensazioni, il finanziamento da parte dell’Enel di “concerti estivi dove la gente balli e si diverta senza pensare alle conseguenze che una centrale geotermica può avere sulle loro vite”) e sulla base dei concerti in programma facevano riferimento esplicito a “un artista famoso venuto da fuori” a ”suonare col sindaco che già ha accettato le compensazioni”, utilizzando magari “l’immaginario della storia dei minatori per arrivare di più al cuore della gente”. Sono questi, a giudizio dei Comitati, gli ingredienti di “una bella ricetta che la multinazionale Enel usa da anni per coprire ogni sorta di progetto devastante”.
Nell’ultimo comunicato si parla dell’intervento di un gruppo di attivisti dei comitati antigeotermici svolto martedì scorso 20 agosto, in occasione della serata del XIV festival internazionale ‘Santa Fiora in musica’, “sponsorizzato da Enel Green Power”, intervento organizzato “per far conoscere la realtà di devastazione ambientale, culturale, economica  e sociale che si nasconde dietro la costruzione della  nuova centrale geotermoelettrica” e per informare della giornata di mobilitazione internazionale del 12 ottobre (scoperta dell’America), organizzata “contro i megaprogetti di Enel”.
Al concerto partecipava il cantante Simone Cristicchi, “special guest del Coro dei minatori di Santa Fiora”, e fra gli intenti del gruppo rientrava “contattare il famoso artista, sottoponendogli il documento, dal titolo “La musica di Enel”. E qui sarebbe avvenuto l’incontro e il “contatto” con il sindaco Verdi. “Una parte del gruppo, prosegue la nota, si è diretta verso il palco, con uno striscione; una ragazza avrebbe letto il testo del volantino. E la missione è riuscita. Un’altra parte è stata bloccata all’ingresso dell’auditorium dal primo cittadino Renzo Verdi e da alcuni suoi scagnozzi, i quali non solo hanno impedito di volantinare, ma anche di aprire lo striscione, grazie agli spintoni e alle mani allungate dal sindaco in persona. Altri riuscivano a incontrare velocemente Cristicchi, a cui è stato consegnato materiale informativo. Dopo di che gli attivisti hanno abbandonato il campo e il concerto ha potuto cominciare e svolgersi nella massima tranquillità”.
Il primo cittadino santafiorese si è sempre dichiarato disponibile al confronto ed è da attendersi una sua replica.

—————

Contropiano.org del 23 agosto 2013
Geotermia Amiata. Interrotto il concerto di Cristicchi
Martedì sera, 20 agosto, un gruppo di attivisti dei comitati antigeotermici dell’Amiata – Monte libero e SOS Geotermia – si è presentato ai cancelli dell’auditorium della Peschiera di Santa Fiora con tanto di striscioni e volantini da distribuire al pubblico presente per far conoscere la realtà di devastazione ambientale, culturale, economica e sociale che si nasconde dietro la costruzione della nuova centrale geotermoelettrica.
L’occasione per la manifestazione è stata offerta dal programma della serata del XIV festival internazionale “Santa Fiora in musica”, sponsorizzato da Enel Green Power, e dalla la presenza del cantante Simone Cristicchi, special guest del Coro dei minatori di Santa Fiora. L’obiettivo del gruppo, contattare il famoso artista, sottoponendogli il documento, dal titolo “La musica di Enel” e, al contempo, informare i presenti sul progetto di devastazione ambientale in atto sull’Amiata. Una parte del gruppo si è diretta verso il palco, con uno striscione e una ragazza che avrebbe letto il testo del volantino: la missione è riuscita.
Un’altra parte è stata bloccata all’ingresso dell’auditorium dal primo cittadino Renzo Verdi e da alcuni suoi scagnozzi, i quali non solo hanno impedito di volantinare, ma anche di aprire lo striscione, a forza di spintoni e mani allungate dal sindaco in persona. Altri riuscivano a incontrare Cristicchi, a cui è stato consegnato materiale informativo. Dopo di che gli attivisti hanno abbandonato il campo e il concerto ha potuto cominciare e svolgersi nella massima tranquillità.
I movimenti amiatini contro la geotermia e contro Enel hanno dato così inizio alla mobilitazione che li vedrà impegnati anche nelle prossime settimane, in vista anche della fatidica data del 12 ottobre (scoperta dell’America), quando saranno chiamati a partecipare alla grande giornata internazionale contro i megaprogetti di Enel nel mondo che “dalla Colombia alle nostre montagne minacciano e inquinano le nostre vite”, hanno scritto.

——————

Il Cittadino online del 22 agosto 2013
La geotermia è “Tutta un’altra musica”
L’Enel “compensa” i Comuni e il Comitato protesta
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Comitati ancora sul piede di guerra contro l’Enel, mentre preannunciano l’adesione alla giornata internazionale contro i megaprogetti in programma il 12 ottobre, anniversario della scoperta dell’America.
Prendendo spunto da un concerto tenuto a Santa Fiora dal cantautore Simone Cristicchi, che si è avvalso più volte della collaborazione del coro dei minatori di Santa Fiora del quale fa parte anche il sindaco Renzo Verdi, i Comitati in una loro nota, parlano della “La musica di Enel”. Il comunicato, non senza una punta d’ironia, inizia con una domanda: “Quale è il metodo più facile per mascherare e far passare più facilmente un qualsiasi progetto di devastazione ambientale come, per esempio, una nuova centrale geotermica? Enel ci dà la risposta: compensazioni. Cosa sono le compensazioni? Si può iniziare con il proporre una ridicola quantità di posti di lavoro per la popolazione locale ma solo per chi appartiene a quei comuni che appoggiano il progetto. D’altronde poi si potrà dire: ‘L’acqua del Fiora non è potabile, però almeno mio figlio l’ho sistemato, sai come è, c’è la crisi!’ Si possono poi distribuire soldi alle amministrazioni locali cosi almeno non saranno i sindaci a protestare e magari potranno riparare un paio di strade e un lampione. Si possono buttare soldi pubblici per il teleriscaldamento, tanto a pagare i debiti delle spa miste e le bollette maggiorate del 40% sono i cittadini di Santa Fiora. Si possono magari finanziare dei concerti estivi dove la gente balli e si diverta senza pensare alle conseguenze che una centrale geotermica può avere sulle loro vite. Magari si può pure chiamare a suonare un artista famoso venuto da fuori e farlo suonare col sindaco che già ha accettato le compensazioni e magari utilizzare l’immaginario della storia dei minatori per arrivare di più al cuore della gente. Insomma una bella ricetta che la multinazionale Enel usa da anni per coprire ogni sorta di progetto devastante. Lo fanno in Sud America in Colombia con le dighe idroelettriche, lo fanno con le centrali a carbone a Civitavecchia senza parlare in passato con il nucleare a Montalto di Castro e lo fanno quotidianamente sull’Amiata con l’imposizione delle centrali geotermiche. Questa è la musica di Enel che ancora una volta ci regala due note per compensare la costruzione di Bagnore 4 e giustificare l’esistenza delle altre centrali geotermiche in zona e magari, perché no, convincerci che si tratti pure di un progetto “green”.
Ma la realtà è un’altra e la musica che ci piace ascoltare è quella di chi abita, vive e sta con le montagne e non ha nessuna intenzione di farsi corrompere o di svendere i propri territori. Di chi pensa che l’acqua sia un bene comune e non una merce di scambio e non abbia prezzo. Il 12 ottobre sarà una grande giornata di mobilitazione internazionale contro i megaprogetti che devastano i territori e per noi tutti e tutte assume una importanza particolare contro i progetti di Enel che dalla Colombia alle nostre montagne minacciano e inquinano le nostre vite. Anche qui sull’Amiata sarà un giorno importante per ribadire il nostro No alle centrali geotermiche e solidarizzare con tutte le realtà che si oppongono alla devastazione dei territori. Tutta un’altra musica!”

——————-

Il Tirreno del 22 agosto 2013
Il “no” alla geotermia fa irruzione al live di Cristicchi
Blitz dei comitati nella serata clou di Santa Fiora in Musica. Il festival sponsorizzato da Enel fa da vetrina alla protesta
20130822_foto_Tirreno
Santa Fiora – Sos Geotermia Amiata contesta a Santa Fiora il progetto della nuova centrale di Bagnore e rompe i cordoni di sicurezza per avvicinare il cantante Cristicchi, sul palco del festival Santa Fiora in Musica con il Coro dei Mina­tori. Festival sponsorizzato da Enel Green power.
La  protesta, dunque, va a col­pire in modo eclatante anche l’evento principe dell’Amiata e in particolare il cantante Cristic­chi che di Santa Fiora è diventa­to amico del cuore, vista la sua ormai consueta presenza nel borgo amiatino e il percorso arti­stico compiuto col coro dei mi­natori che con l’autore di “Ti re­galerò una rosa” sono arrivati addirittura al palco di San Remo.
Martedì sera dunque un grup­po di attivisti dei comitati antige­otermici dell’Amiata» riferisce una nota degli stessi comitati si è presentato ai cancelli dell’auditorium della Peschiera di Santa Fiora con tanto di striscioni e vo­lantini da distribuire al pubblico «per far conoscere la realtà di de­vastazione ambientale, cultura­le, economica e sociale che si na­sconde dietro la costruzione del­la nuova centrale geotermoelet­trica».
L’occasione, come detto, è stata la presenza di una star co­me Cristicchi: obiettivo del grup­po contattare il famoso artista per sottoporgli il documento dal titolo “La musica di Enel” e, al contempo, informare i presenti «Una parte del gruppo si è diret­ta verso il palco, con uno stri­scione e una ragazza che avreb­be letto il testo del volantino: la missione è riuscita. Un’altra par­te è stata bloccata all’ingressodell’auditorium dal sindaco Ren­zo Verdi e da altri che – dicono i manifestanti – hanno impedito di volantinare e di aprire lo stri­scione. Altri riuscivano a incon­trare Cristicchi, a cui è stato con­segnato materiale informativo. Dopo di che gli attivisti hanno
abbandonato il campo e il con­certo ha potuto cominciare e svolgersi nella massima tranquil­lità».
I movimenti amiatini contro la geotermia e contro Enel han­no dato così inizio alla mobilita­zione che li vedrà impegnati an­che nelle prossime settimane, in vista anche della fatidica data del 12 ottobre, giornata interna­zionale «contro i megaprogetti di Enel nel mondo che dalla Co­lombia alle nostre montagne mi­nacciano e inquinano le nostre vite», scrivono i comitati.(f.b.)

——————–

La Nazione del 22 agosto 2013
IL CASO COMITATI ANTIGEOTERMICI DA CRISTICCHI
Striscioni al concerto del Coro
UN GRUPPO di attivisti dei comitati antigeotermici dell’Amiata «Monte libero» e «Sos Geotermia» si è presentato ai cancelli dell’auditorium della Peschiera di Santa Fiora con tanto di striscioni e volantini da distribuire per far conoscere la realtà di «devastazione ambientale si legge nella nota , culturale, economica e sociale che si nasconde dietro la costruzione della nuova centrale geotermoelettrica». L’occasione per la manifestazione è stata offerta dalla presenza del cantante Simone Cristicchi, special guest del Coro dei minatori di Santa Fiora. Una parte del gruppo si è diretta verso il palco, con uno striscione e una ragazza che avrebbe letto il testo del volantino. E la missione è riuscita.

——————

GrossetoOggi.net del 21 agosto 2013
La lotta contro la geotermia Enel non va in ferie. Contestato a Santa Fiora il cantante Cristicchi
…segue ns. comunicato

——————

PrimaPaginaChiusi.it del 21 agosto 2013
I COMITATI ANTIGEOTERMICI AMIATINI CONTESTANO ENEL AL CONCERTO DI CRISTICCHI
di Marco Lorenzoni
“QUESTA E’ LA MUSICA DI ENEL”. STRISCIONI, VOLANTINI E QUALCHE SPINTONE.  CONSEGNATO AL CANTANTE MATERIALE INFORMATIVO SULLA DEVASTAZIONE AMBIENTALE DELL’AMIATA…
SANTA FIORA – Martedì sera, 20 agosto, un gruppo di attivisti dei comitati antigeotermici dell’Amiata – Monte libero e SOS Geotermia – si è presentato ai cancelli dell’auditorium della Peschiera di Santa Fiora con tanto di striscioni e volantini da distribuire al pubblico presente per far conoscere la realtà di devastazione ambientale, culturale, economica e sociale che si nasconde dietro la costruzione della nuova centrale geotermoelettrica. L’occasione per la manifestazione è stata offerta dal programma della serata del XIV festival internazionale “Santa Fiora in musica”, sponsorizzato da Enel Green Power, e dalla la presenza del cantante Simone Cristicchi, special guest del Coro dei minatori di Santa Fiora. L’obiettivo del gruppo, contattare il famoso artista, sottoponendogli il documento, dal titolo “La musica di Enel” e, al contempo, informare i presenti sul progetto di devastazione ambientale in atto sull’Amiata.
Una parte del gruppo si è diretta verso il palco, con uno striscione e una ragazza che avrebbe letto il testo del volantino. E la missione è riuscita. Un’altra parte è stata bloccata all’ingresso dell’auditorium dal primo cittadino Renzo Verdi e da alcuni  addetti ala sicurezza, i quali non solo hanno impedito di volantinare, ma anche di aprire lo striscione. Ci sono stati spintoni e e qualcuno ha anche allungato le mani (pare anche il sindaco in persona). Altri riuscivano a incontrare velocemente Cristicchi, a cui è stato consegnato materiale informativo. Dopo di che gli attivisti hanno abbandonato il campo e il concerto ha potuto cominciare e svolgersi nella massima tranquillità. I movimenti amiatini contro la geotermia e contro Enel hanno dato così inizio alla mobilitazione che li vedrà impegnati anche nelle prossime settimane, in vista della fatidica data del 12 ottobre ( scoperta dell’America), quando saranno chiamati a partecipare alla grande giornata internazionale contro i megaprogetti di Enel che “dalla Colombia alle nostre montagne minacciano e inquinano le nostre vite”, hanno scritto Monte Liberoe  SOS Geotermia.

——————

GoNews.it del 21 agosto 2013
I movimenti per l’Amiata ‘irrompono’ al concerto di Cristicchi: “Non vogliamo la musica di Enel”
“Si invita un cantante famoso come specchietto per le allodole e far dimenticare dei danni che la nuova centrale Bagnore 4 farà sul territorio”
…segue ns. comunicato

—————–

Lavoro: la pernacchietta dell’Enel diventa il ruggito dei sindaci (e dei media)

sordi_gas_tieDa qualche giorno circola sui media la notizia di ’12-posti di lavoro-12′ offerti dall’Enel, bontà sua, legati agli impianti geotermici.
I sindaci amiatini, in particolare Agnorelli, Verdi e Landi, si sperticano in lodi azzardando che ‘…si tratta di una grande opportunità per i nostri giovani…’. Vediamo allora come la ‘pernacchietta’ dell’Enel si trasforma in ‘grande opportunita per i nostri giovani’.

1. Tanto per cominciare non c’è nessun bando né richieste tramite gli uffici di collocamento, tanto che per partecipare a queste fantomatiche selezioni bisogna ‘genericamente’ inviare il Curriculum Vitae all’Enel tramite il suo sito, quindi la comunicazione è stata evidentemente fatta direttamente da Enel ai sindaci interessati (e alla stampa?).

2. Non sappiamo quindi di che tipo di ‘posti di lavoro’ si tratti; siamo peraltro certi che si tratti di lavoro precario, e quindi NON si tratti di ‘posti fissi’, cioè a tempo indeterminato, come peraltro già l’Enel aveva ben chiarito ai tempi dell’ultima convenzione: 100 posti in tutto durante i 5 anni della costruzione delle centrali.

3. Negli articoli successivi alla ‘pernacchietta’ dell’Enel, assistiamo al ‘ruggito’ dei sindaci e dei media che danno ad intendere che si tratti di 12 posti, comunque precari, ma destinati ai ‘giovani’ fino a 40 anni (sic) dei comuni amiatini di Piancastagnaio, Santa Fiora e Arcidosso.
Si dice espressamente che ‘i candidati idonei ad accedere alle selezioni, sono quelli residenti nei Comuni di Arcidosso, Santa Fiora e Piancastagnaio’, ma questo non è vero, tanto che Il Tirreno, addirittura, mentre nell’edizione amiatina la racconta così, invece nell’edizione della Valdicecina dice che ‘sarà condizione necessaria avere la residenza in uno dei comuni sedi di impianto geotermico’, cioè, ‘Pomarance, Castelnuovo Valdicecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Chiusdino, Radicondoli, Piancastagnaio, Santa Fiora e Arcidosso’, cioè, se tutto va bene, UN POSTO PRECARIO PER OGNI COMUNE, alla faccia delle ‘grandi opportunità’!
Peraltro non si capisce perchè Casteldelpiano ed altri comuni limitrofi che comunque si beccano allo stesso modo i danni della geotermia, non abbiano poi accesso neanche alle ‘lenticchie’ dell’Enel.

4. I sindaci amiatini, nell’annunciare l’eccezionale evento, promuoveranno corsi di preparazione per tali posti. Serve davvero che ogni comune impegni peraltro risorse per fare dei corsi finalizzati, se va bene, ad un posto precario per comune? O servono ad altro?

E’ la solita, triste e tragica storia della geotermia e degli amministratori locali che, a corto di argomenti per giustificare la presenza di impianti pericolosi ed inquinanti sul territorio, sollecitano ed attendono -col cappello in mano- ogni ‘concessione’ dell’Enel, pronti ad amplificare e magnificare ogni pernacchietta che esca dai camini delle centrali.
Se la grande svolta lavoro è tutta qui, stanno veramente scambiando l’asino con i poponi.

Di seguito alcuni degli articoli che annunciano i 12 posti

La Nazione del 2 agosto 2013
Enel green Power assume operai
PIANCASTAGNAIO. NUOVE possibilità di lavoro per i ragazzi di Piancastagnaio. L’Enel Green Power, infatti, ha aperto le iscrizioni per una selezione di operai da assumere per l’esercizio e la manutenzione degli impianti geotermici che avverrà a settembre. «Un’opportunità importante per i nostri giovani». Commenta il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli: «Come amministrazione abbiamo deciso di dare un sostegno ai ragazzi organizzando alcuni corsi di formazione insieme ai sindacati. Le lezioni cominceranno subito dopo Ferragosto sedi ed orari saranno comunicati con appositi avvisi e permetteranno di arrivare più preparati al momento della selezione». I candidati devono risiedere nei Comuni sede di impianti, quindi anche Piancastagnaio. Per iscriversi: www.enel.it-carriere-invia curriculum.

Il Tirreno del 1 agosto 2013
Geotermia, Enel assume 12 operai entro settembre
Saranno selezionati giovani da inserire come apprendisti per la manutenzione degli impianti. I sindaci e i sindacati organizzano corsi di formazione
di Fiora Bonelli
AMIATA Finalmente qualcosa si muove nello scenario dell’occupazione giovanile amiatina. Erano in tanti a sperarlo e in tanti a prometterlo. A settembre Enel Green Power selezionerà giovani per affidare l’esercizio e la manuten-zione degli impianti geotermici per Santa Fiora, Arcidosso e Piancastagnaio. Enel Green Power, infatti, ha aperto le iscrizioni per una selezione di operai da assumere per l’esercizio e la manutenzione degli impianti geotermici, che avverrà a settembre. Si comincia con 12 operai con contratti di apprendistato che poi si trasformeranno a tempo indeterminato, ma si suppone che il numero cresca anche per rimpiazzare i pensionamenti e le uscite dall’organico dell’azienda. Spazio ai giovani, insomma, come le istituzioni chiedevano e Enel Green Power ha sovente promesso. «Si tratta di un’opportunità molto importante per i nostri giovani», commentano i sindaci di Santa Fiora Renzo Verdi, di Piacastagnaio Fabrizio Agnorelli e di Arcidosso Emilio Landi che aggiungono: «Nei 19 comuni geotermici sono già ben 130 le assunzioni fatte dall’azienda negli ultimi anni, di cui una decina del nostro territorio e questa nuova selezione offre segni positivi e di speranza in controtendenza con i tristi numeri sul lavoro e sulla disoccupazione a cui siamo abituati negli ultimi tempi. Come amministrazioni comunali abbiamo, inoltre, deciso di dare un sostegno ai nostri ragazzi organizzando, nelle prossime settimane, alcuni corsi di formazione insieme ai sindacati. Le lezioni cominceranno subito dopo ferragosto. Le sedi saranno a Santa Fiora e a Piancastagnaio; gli orari saranno comunicati con appositi avvisi, sia in forma cartacea, sia nei siti istituzionali dei rispettivi comuni. I corsi permetteranno di arrivare più preparati al momento della selezione». I candidati idonei ad accedere alle selezioni, sono quelli residenti nei Comuni sede di impianti, quindi Arcidosso, Santa Fiora e Piancastagnaio, i quali potranno partecipare a due tipi di selezione, la “Junior”, per età tra 18 e 29 anni, per la quale è richiesto uno tra i seguenti titoli di studio: diploma di geometra, perito meccanico, chimico, elettrotecnico, elettronico, in telecomunicazioni o minerario, Ipsia 5 anni con specializzazioni tecniche, maturità scientifica. La “Senior”, per chi è in possesso di diploma di scuola secondaria superiore, percorso di 5 anni, con età inferiore a 40 anni e precedenti esperienze lavorative che andranno riportate nel curriculum, specificando le attività svolte, tempi e ruoli. Per partecipare occorre essere inseriti nel database dei candidati con il proprio curriculum vitae: per iscriversi è possibile collegarsi al sito web di Enel, www.enel.it.

Candidature aperte dodici posti in Enel Green Power
Si cercano periti e operai per la manutenzione degli impianti Per iscriversi alle selezioni c’è tempo fino al 31 agosto
VALDICECINA Una boccata d’ossigeno. Dodici i posti di lavoro in ballo nella galassia di Enel Green Power per periti e operai da destinare all’esercizio e alla manutenzione degli impianti. Tutti posti riservati ai residenti nei comuni sedi di impianto geotermico. C’è tempo fino al 31 agosto per farsi avanti e partecipare alle selezioni, stando a quanto comunicato dalla direzione aziendale ai rappresentanti sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil. Due i profili previsti, junior e senior, tutti a carattere operativo, inquadrati presso la divisione dell’azienda Operation&Manintenance. «Un’opportunità che si rinnova anche per i candidati che in precedenti selezioni non erano risultati idonei – sottolineano i rappresentanti sindacali –. Organizzeremo, in collaborazione con i comuni interessati, dei corsi di formazione gratuiti per fornire a chiunque sia interessato un supporto specifico sulle materie che saranno oggetto della selezione». Che aggiungono: «A breve diffonderemo le date dei corsi». Una selezione già annunciata, che si inserisce nel solco che dal 2009 ad oggi ha visto nei comuni geotermici l’inserimento in Enel Green Power di 130 nuovi assunti. Un criterio di priorità quello della residenza nei territori sede di impianti geotermici che è sancito negli accordi tra azienda e istituzioni. Profilo Junior. Per quanto riguarda il profilo Junior, per essere ammessi alla selezione è richiesta un’età inferiore a 29 anni, ovvero il candidato non dovrà aver compiuto 30 anni prima dell’eventuale data di assunzione. Inoltre, è richiesto uno dei seguenti diplomi, con una votazione di almeno 65/100: geometra, perito meccanico, elettrotecnico, elettronico, chimico, minerario, telecomunicazioni, Ipsia (5 anni) o liceo scientifico. Profilo Senior. Invece, per quanto riguarda il profilo di Senior, per essere ammessi alle selezioni è richiesta un’età inferiore a 40 anni e un diploma di scuola superiore che abbia avuto un percorso formativo di 5 anni. Ma anche di avere acquisito un’esperienza di almeno tre anni come manutentore meccanico o elettrico oppure di conduzione ed esercizio di impianti industriali. In alternativa, un’esperienza di almeno cinque anni come operatore di macchine utensili. La domanda. Chiunque rientri in uno dei profili, Junior o Senior, per poter essere invitato a partecipare alla selezione dovrà inserire il proprio curriculum vitae sul sito dell’Enel all’indirizzo: http://www.enel.it/it-IT/carriere/, attivando “invia curriculum”, entro il 31 agosto. A questo punto i candidati saranno invitati, attraverso una procedura guidata, a inserire tutti i dati necessari e al termine sarà inviata loro per posta elettronica una password che potrà essere utilizzata per consultare o aggiornare il proprio profilo. Per tutte e due le tipologie di selezione sarà condizione necessaria avere la residenza in uno dei comuni sedi di impianto geotermico, oltre ai nove comuni dell’area tradizionale: Pomarance, Castelnuovo Valdicecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Chiusdino, Radicondoli, Piancastagnaio e Santa Fiora, da questa selezione sarà inserito anche il comune di Arcidosso. La selezione. Per quanto riguarda la selezione, relativamente alle modalità, saranno previste tre prove anziché due come in passato. In particolare, dopo la prova scritta a quiz, ma per i Senior ci sarà, in sostituzione, una prova pratica, verrà svolta, e questa è la novità, una verifica psico-attitudinale. Infine seguirà una prova tecnica orale.

La Nazione del 1 agosto 2013
Dodici assunzioni con Enel Green Power
E i Comuni organizzano corsi preselezione

NUOVE possibilità di lavoro per i ragazzi di Santa Fiora e Arcidosso. Enel Green Power ha aperto le iscrizioni per selezionare 12 operai da assumere a settembre per l’esercizio e la manutenzione degli impianti geotermici che avverrà a settembre. E altri opportunità di lavoro potrebbero aprirsi a breve con il sistema del turn over. «Si tratta di una grossa opportunità commentano i sindaci di Santa Fiora Renzo Verdi e di Arcidosso Emilio Landi. Nei 19 comuni geotermici sono già 130 le assunzioni fatte negli ultimi anni, di cui una decina del nostro territorio e questa nuova selezione offre segni di speranza. Come amministrazioni abbiamo deciso di organizzare nelle prossime settimane corsi di formazione insieme ai sindacati per preparare i ragazzi alle selezioni». I candidati idonei sono quelli residenti nei Comuni sede di impianti: Arcidosso, Santa Fiora e Piancastagnaio. Per partecipare è necessario essere inseriti nel database dei candidati, per iscriversi: www.enel.it-carriere-invia curriculum.

Il Cittadino online del 30 luglio 2013
Geotermia: nuovi posti di lavoro a Piancastagnaio
Enel Green Power selezionerà giovani per l’esercizio e la manutenzione degli impianti
PIANCASTAGNAIO. Nuove possibilità di lavoro per i ragazzi di Piancastagnaio. L’Enel Green Power, infatti, ha aperto le iscrizioni per una selezione di operai da assumere per l’esercizio e la manutenzione degli impianti geotermici che avverrà a settembre.
“Si tratta di un’opportunità molto importante per i nostri giovani”. Commenta il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli. “Nei 19 comuni geotermici sono già ben 130 le assunzioni fatte dall’azienda negli ultimi anni, una quindicina quelli di Piancastagnaio, e questa nuova selezione offre segni positivi e di speranza in controtendenza con i tristi numeri sul lavoro e sulla disoccupazione a cui siamo abituati negli ultimi tempi. Come amministrazione comunale abbiamo, inoltre, deciso di dare un sostegno ai nostri ragazzi organizzando, nelle prossime settimane, alcuni corsi di formazione insieme ai sindacati. Le lezioni cominceranno subito dopo Ferragosto – sedi ed orari saranno comunicati con appositi avvisi – e permetteranno di arrivare più preparati al momento della selezione.
Info. I candidati idonei sono quelli residenti nei Comuni sede di impianti, quindi anche Piancastagnaio, i quali potranno partecipare a due tipi di selezione, la “Junior”, per età tra 18 e 29 anni, per la quale è richiesto uno tra i seguenti titoli di studio: diploma di geometra, perito meccanico, chimico, elettrotecnico, elettronico, in telecomunicazioni o minerario, Ipsia 5 anni con specializzazioni tecniche, maturità scientifica. La “Senior”, per chi è in possesso di diploma di scuola secondaria superiore, percorso di 5 anni, con età inferiore a 40 anni e precedenti esperienze lavorative che andranno riportate nel curriculum, specificando le attività svolte, tempi e ruoli.
Per partecipare è necessario essere inseriti nel database dei candidati con il proprio curriculum vitae: per iscriversi è possibile collegarsi al sito web di Enel, www.enel.it-carriere-invia curriculum (oppure modifica curriculum nel caso in cui il cv fosse già inserito).

———————————–

GoNews.it del 3 agosto 2013
Occupazione all’Enel, il coordinamento Sos Geotermia Amiata: “Posti di lavoro? Non c’è nessun bando!”
“Sindaci e media danno ad intendere che si tratti di 12 assunzioni destinate a ‘giorvani’ fino a 40 anni”
…segue ns. comunicato

Grosseto Oggi.net del 3 agosto 2013
Lavoro: la pernacchietta dell’Enel diventa il ruggito dei sindaci (e dei media)
…segue ns.comunicato

Contropiano.org del 4 agosto 2013
Geotermia e Lavoro: la pernacchietta dell’Enel diventa il ruggito dei sindaci (e dei media)
…segue ns.comunicato

Il Tirreno del 6 agosto 2013
SOS GEOTERMIA  «Dall’Enel soltanto le briciole» 
Attacco all’azienda e ai sindaci: nessuna grande opportunità
AMIATA – «Se la grande svolta lavoro è tutta qui, stanno veramente scambiando l’asino con i poponi». Sos geotermia dell’Amiata se la prende coi sindaci, coi media e con tutti quelli che danno credito all’annuncio di Enel Green power che vi sono posti di lavoro per i giovani (sotto i 40 anni) messi a disposizione da Enel. 12 per la precisione, per i residenti a Santa Fiora, Arcidosso e Piancastagnaio, che potranno diventare di più nel corso del tempo. Non sono grandi numeri, è vero, ma tutto fa in tempi di magra come questi. In questo senso la soddisfazione dei sindaci dei tre comuni amiatini coinvolti. Ma Sos geotermia ha i mal di pancia e dichiara: «I sindaci amiatini, in particolare Agnorelli, Verdi e Landi, si sperticano in lodi azzardando che “si tratta di una grande opportunità per i nostri giovani”. Vediamo allora come la “pernacchietta” dell’Enel si trasforma in “grande opportunità”. Tanto per cominciare non c’è nessun bando né richieste tramite gli uffici di collocamento, tanto che per partecipare a queste fantomatiche selezioni bisogna inviare il curriculum all’Enel tramite il suo sito. Siamo peraltro certi che si tratti di lavoro precario, e quindi non a tempo indeterminato. Si dice espressamente che “i candidati idonei alle selezioni, sono quelli residenti nei Comuni di Arcidosso, Santa Fiora e Piancastagnaio”, ma questo non è vero: sarà condizione necessaria avere la residenza in uno dei comuni sedi di impianto geotermico, cioè, Pomarance, Castelnuovo, Monterotondo, Monteverdi, Montieri, Chiusdino, Radicondoli, Piancastagnaio, Santa Fiora e Arcidosso, cioè vi sarà un posto precario per ogni Comune. Alla faccia delle grandi opportunità. Peraltro non si capisce perchè Castel del Piano ed altri Comuni limitrofi che comunque si beccano allo stesso modo i danni della geotermia, non abbiano poi accesso neanche alle lenticchie dell’Enel. I sindaci amiatini promuoveranno corsi di preparazione per tali posti. Serve davvero che ogni comune impegni peraltro risorse per fare dei corsi finalizzati ad un posto precario per Comune? O servono ad altro?» insinuano quelli di Sos geotermia. (f.b.)

La Nazione del 6 agosto 2013
AMIATA I COMITATI AMBIENTALISTI SI MOSTRANO SCETTICI
«Lavoro dalla geotermia? Noi non vediamo certezze»

«Non ci sono bandi e i Comuni dovrebbero riflettere»
«QUALE OPPORTUNITÀ per i giovani? Non c’è alcun bando». Dopo l’annuncio di Enel Green Power relativo alla selezionare di 12 operai da assumere a settembre per l’esercizio e la manutenzione degli impianti geotermici di Santa Fiora, Arcidosso e Piancastagnaio, scatta la presa di posizione di Sos geotermia coordinamento dei movimenti per l’Amiata, formato da cittadini e associazioni che si battono contro lo sfruttamento geotermico del territorio. «Tanto per cominciare attacca il coordinamento non c’è alcun bando né ci sono richieste tramite gli uffici di collocamento. Per partecipare a queste selezioni bisognerebbe genericamente inviare il curriculum vitae all’Enel tramite il sito dell’azienda, quindi la comunicazione è stata evidentemente fatta direttamente da Enel ai sindaci interessati. Siamo certi che si tratti di lavoro precario e non di contratti a tempo indeterminato, come l’Enel aveva chiarito ai tempi dell’ultima convenzione parlando di 100 posti in tutto durante i 5 anni della costruzione delle centrali». In particolare per il coordinamento c’è una certa confusione anche sulle candidature: «Chi potrà partecipare alle selezioni: i giovani dei comuni amiatini di Piancastagnaio, Santa Fiora e Arcidosso oppure, come è stato ventilato, chi ha la residenza in uno dei comuni sede di impianto geotermico, cioè Pomarance, Castelnuovo Valdicecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Chiusdino, Radicondoli, Piancastagnaio, Santa Fiora e Arcidosso? Se tutto va bene, un posto precario per ogni comune, alla faccia delle grandi opportunità. Non si capisce perché Castel del Piano e altri comuni limitrofi, che si beccano allo stesso modo i danni della geotermia, ne resterebbero esclusi». Infine, un riferimento ai sindaci amiatini che hanno già annunciato che promuoveranno corsi di formazione per preparare i candidati alla selezione. «Serve davvero conclude il coordinamento Sos Geotermia che ogni Comune impegni risorse per fare dei corsi finalizzati, se va bene, ad un posto precario per Comune?»

Incontro nazionale dei movimenti dal 10 al 14 luglio in Amiata -appello e programma-

mucca1 bannerDal 10 al 14 Luglio 2013, intendiamo costruire un incontro nazionale sul monte Amiata, un momento in cui confrontarsi tra differenti battaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni, un’occasione per costruire un processo collettivo di confronto, oltre che un appuntamento per sostenere la lotta territoriale in Amiata contro la geotermia.

La crisi è il pane quotidiano delle nostre giornate. Ma siamo di fronte ad una crisi o ad una nuova e più aggressiva fase di accumulazione della ricchezza nelle mani di pochi? Una nuova fase in cui questo Stato ed il blocco economico-politico dominante compiono costanti imposizioni nei confronti degli individui e delle comunità. Questo è  il nuovo assetto che governa le nostre vite basato su un saccheggio sistematico che produce costante erosione della ricchezza sociale e dei diritti conducendo alla precarietà e alla povertà, individuale e sociale. Un modello destinato ad aggredire i territori con sempre maggior violenza e ad utilizzare strumenti come le privatizzazioni e la finanziarizzazione per saccheggiare beni e servizi comuni. In Italia come in Grecia, Turchia, Brasile e via dicendo.

Su questi temi nel nostro paese si è aperto un importante fronte di resistenza, duraturo, radicato e radicale che, a sua volta, ha consentito di costruire  una prospettiva alternativa sulla gestione dei territori, i meccanismi partecipativi e gli strumenti di finanza,  accompagnato anche da un ragionamento di indirizzo normativo. Le battaglie a difesa dei territori e dei beni comuni rappresentano uno dei più importanti ostacoli all’aggressione dei processi di  privatizzazione e  finanziarizzazione.

Sono relazioni ed alleanze che si pongono su un piano avanzato, innovativo, passando dalla posizione di trincea ad un vero e proprio rilancio di alternative e di nuovi assetti economici e sociali.

Il referendum sull’acqua è stato vinto nel 2011 grazie alla capacità di costruire un’alleanza sociale dal basso che ha dettato una nuova agenda e imposto all’opinione pubblica il tema dei beni comuni, oggi scippato e vituperato dai partiti politici e non solo, ma non per questo svuotato di significato.

Un’agenda che ha al centro, in maniera ogni giorno più stringente, la questione della democrazia.  Ovvero chi decide sul futuro dei nostri territori e delle nostre vite e come costruire nuovo modelli di organizzazione sociale ed economica che pongano al centro le comunità e la loro partecipazione diretta alle decisioni.

Ma per aprire questo spazio politico è necessario trovare strategie comuni per contrastare la finanziarizzazione dei beni comuni, delle risorse naturali e dei territori e la rottura democratica che questo comporta, dettata dalle dinamiche di un nuovo e più aggressivo capitalismo improntato sulla speculazione sui beni collettivi necessari alla vita.

La proposta di quest’incontro nasce dalla necessità di condividere riflessioni, esperienze, prospettive e strategie con movimenti e comitati che oggi stanno lottando in questa prospettiva. Non intendiamo creare nessun nuovo contenitore, rete o movimento dei movimenti, né tanto meno offrire un’occasione elettorale a nessuno.

Quello che proponiamo è costruire un’opportunità per delineare nessi e punti in comune in cui riuscire ad individuare alcune azioni coordinate. Ci piacerebbe fare uno sforzo di astrazione dalle singole esperienze per fare un passo in avanti tutti/e insieme.

Vorremmo costruire una leva collettiva per sollevarci da quelle imposizioni che schiacciano le nostre vite e i nostri territori ribaltando il profitto generato sulle nostre vite.

Un incontro nazionale che possa essere propulsore di un ragionamento,  ma anche un sostegno concreto alle battaglie contro le bugie della green economy finanziarizzata, incarnate bene dalla geotermia sull’Amiata che produce morte, prosciuga uno dei bacini idrici più grandi d’Europa, garantisce  profitto all’ENEL e che inquina la democrazia nel territorio. Una vertenza emblematica in cui l’energia è il fulcro dello scontro tra due visioni: mercato contro diritti, merce contro bene comune.

Una storia simile a tante altre nei nostri territori.
Da qui intendiamo ripartire per difendere i beni comuni e riprenderci il futuro.

Tutti in tenda sul Monte Amiata!

Per info e adesioni: campeggio_amiata@acquabenecomune.org

Sito ufficiale dell’iniziativa: http://campeggioamiata.noblogs.org

Promotori:
Coordinamento SOS Geotermia
Forum Italiano Movimenti per l’Acqua
Rete StopENEL
Forum Contro le Grandi Opere Inutili e Imposte

Prime adesioni:
Movimento No Tav
Presidio Europa No Tav
Re:Common
Comitato SpeziaViaDal Carbone
A Sud
CDCA
Yaku
Forum Ambientalista
Movimento No Coke Alto Lazio
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”
Comitato No Carbone – Rossano Calabro
Associazione Italia Nicaragua di Livorno
Eco Mapuche
Comitato No Grandi Navi – Laguna Bene Comune
Libereria AmiatautogestitA
Federazione Toscana del Partito dei Carc
Comitato Difensori della Toscana
Attac Italia
Coordinamento Toscano dei Comitati Popolari per la Legge Rifiuti Zero
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Comitato Opzione Zero – Riviera del Brenta
Confederazione Cobas
Assemblea Permanente No Inceneritori Parma
Etinomia
Gruppo promotore “Campagna nazionale no Fracking”
Ola (Organizzazione lucana ambientalista)
Coordinamento Comitati Ambientalisti della Lombardia
Comitato No Gasaran di Sergnano e Nord cremasco
Mondoallarovescia.com, Liguria
Ross@
Spazi Liberati. Toscana specchio d’Europa. Lotte locali e proposte dal basso
Associazione Strade Bianche – Stampa Alternativa
Coordinamento nazionale No Triv
Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute del Cittadino
Forum Ambiente e Salute
Assemblea Permanente NoInceneritori di Parma
Comitato nazionale legge rifiuti zero
Ex-Colorificio Liberato – Progetto Rebeldìa
Forum di Grosseto per una “Finanza pubblica e sociale”
Gruppo Spontaneo per la Salute dei Cimini
Comitato popolare di resistenza per la cittadinanza attiva CPRCA
Comitato Beni Comuni Val di Cecina
MEDICINA DEMOCRATICA movimento di lotta per la salute
Rete per la tutela della Valle del Sacco
Rete Commons! Napoli

PROGRAMMA
(clicca per ingrandire)

20130710_14_PROGRAMMA_imgSCARICA IL PROGRAMMA IN PDF

—————————————————————————————-

La Nazione del 25 giugno 2013
Gli ambientalisti non mollano Pronta un’altra manifestazione
AMIATA – SI È APPENA conclusa la tre giorni di approfondimenti e dibattiti sul territorio, «Amiata reload», in programma nel fine settimana scorso ad Arcidosso per parlare di geotermia e lotta al cinipide, che è già partita l’organizzazione di un nuovo appuntamento, quello previsto dal 10 al 14 luglio sul Monte Amiata. PROMOTORI dell’iniziativa il Coordinamento Sos Geotermia, il Forum italiano movimenti per l’acqua, la Rete StopEnel, il Forum contro le grandi opere inutili e le imposte. L’obiettivo degli organizzatori è quello di «costruire un incontro nazionale sul Monte Amiata, un momento in cui confrontarsi tra differenti battaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni, un’occasione per costruire un processo collettivo di confronto, oltre che un appuntamento per sostenere la lotta territoriale in Amiata contro la geotermia». Un’occasione per delineare strategie di azione comuni. «LA PROPOSTA di quest’incontro aggiungono gli organizzatori nasce dalla necessità di condividere riflessioni, esperienze, prospettive e strategie con movimenti e comitati».