Il servizio di Striscia la Notizia di domenica 3 marzo us ci consente di dimostrare quanta siano mistificanti e fasulle le argomentazioni usate a difesa della geotermia Enel sul monte Amiata.
Il giornalista, dopo aver trasmesso l’intervento di SOS Geotermia, che riporta correttamente quanto è scritto a pag.162 dello Studio epidemiologico della Regione Toscana sullo stato della salute dei residenti, e cioè che “…negli uomini la mortalità generale osservata nell’intera area geotermica mostra un eccesso statisticamente significativo rispetto sia al riferimento locale sia a quello regionale..”, e che in Amiata tale eccesso è del 13%, come è riportato a pag.80 dello stesso Studio, passa la parola per la replica al responsabile Enel Green Power Massimo Montemaggi e all’ingegnere Paolo Romagnoli dell’Enel.
Questi afferma che lo Studio della Regione Toscana ha dimostrato che la mortalità in Amiata è invece in riduzione, con un andamento nel tempo minore di quello che si registra in altre aree, ma comunque in diminuzione.
Il telespettatore rimane perplesso: chi avrà ragione? C’è una riduzione di mortalità, come sostiene Enel, oppure un aumento, come sostiene SOS Geotermia? Il giornalista non si esprime.
Spieghiamo l’inganno furbesco dei dirigenti Enel.
Lo Studio citato analizza anche l’andamento della mortalità in un lasso di tempo molto lungo, oltre trenta anni , e registra un fenomeno che è proprio di tutto il mondo occidentale, cioè una riduzione tendenziale della mortalità per un allungamento della vita che è generalizzato, tipico e frutto della ricerca medico scientifica del dopoguerra. Quindi anche in Amiata si registra tale fenomeno di positiva riduzione, come riferisce l’ingegnere dell’Enel, ma la riduzione in Amiata per i maschi è ben inferiore del 13 % a quella registrata nei comuni limitrofi e a quella registrata in Toscana, che è presa come andamento di normalità statistica. Se la riduzione dell’andamento positivo in Amiata è inferiore del 13%, matematicamente significa che c’è un pari aumento negativo rispetto ai comuni dove si registra una riduzione maggiore della sopravvivenza.
Fino al 1990-99, sia in Toscana (viola) che nelle aree di Larderello (rosso) e dell’Amiata (blu), i tumori nei maschi sono in diminuzione, ma dal 1999, mentre il trend toscano e anche dell’area di Larderello diminuisce, nell’Amiata c’è un aumento
Cioè, in tutto il mondo occidentale, e in Toscana, c’è una tendenza a vivere di più e in maggiore salute, ma in Amiata non è così! La differenza è quel 13% in più di morti e l’aumento di altre patologie.
Nelle parole dell’Enel sta l’inganno. Non dire che la scienza statistica fa solo un confronto con una situazione di riferimento considerata la norma, che nel caso in esame è l’andamento registrato in tutta la Toscana. Non dire che una diversità negativa, rispetto ad un andamento positivo concordemente scelto come norma, è una differenza negativa.
Poi si parla di stili di vita…, fingendo di non sapere che tale ipotesi è stata definitivamente smentita dalla stessa Agenzia Regionale di Sanità, con il recente studio di Voller che dice: “Il confronto tra la popolazione residente nei comuni delle due aree geotermiche e quella dell’area non geotermica compresa entro 50 chilometri dall’area geotermica, non rivela differenze rilevanti rispetto alle caratteristiche socio demografiche e agli stili di vita (fumo, alcol, dieta, attività fisica)”. Più chiari di così!
L’Ing.Paolo Romagnoli afferma inoltre che il valore del livello del bacino acquifero oggi è sostanzialmente uguale al livello presente negli anni ’60 al momento dell’inizio dello sfruttamento geotermico. E’ ancora falso! Perchè la superficie di falda risulta circa 200 metri al disotto delle misurazioni effettuate da Calamai -proprio per conto di Enel- negli anni ’60. Oggi, ogni mese il bacino si riduce di un metro come rilevato dal pozzo piezometrico di Poggio Trauzzolo, nonostante che negli ultimi anni le precipitazioni e le nevicate siano state le più alte degli ultimi 45 anni, accertato dalla stessa Regione con lo Studio MOBIDIC.
L’Ing.Romagnoli afferma che le tecnologie utilizzate sull’Amiata sono le migliori possibili e realizzabili in relazione al tipo di fluido disponibile a Piancastagnaio, ma non dice che tali tecnologie sono vietate nei paesi ‘civili’ come gli Usa o l’Australia e che sono invece usate in Italia e nel ‘terzo mondo’ perché rendono di più di quelle di nuova generazione che sacrificano parte della produzione al rispetto dell’ambiente e della salute.
Resta il fatto che le tonnellate di inquinanti ce le siamo sorbite tutte fino ad oggi senza limitazioni e non si è mai proceduto ad una valutazione di impatto sanitario che tenga conto dell’azione cumulativa e sinergica delle nuove emissioni con le forme di inquinamento già esistenti e documentate, come peraltro indicato dall’Europa.
Corriere di Maremma del 5 marzo 2013
Abbadia San Salvatore. I badenghi non apprezzano il servizio televisivo di Canale 5 “Striscia la notizia” parla di geotermia sull’Amiata
Abbadia San Salvatore. Domenica sera, canale 5, Striscia la notizia. Gli amiatini tutti (o quasi) davanti la TV per assistere al servizio, annunciato qualche giorni prima, sulla geotermia in Amiata. Servizio realizzato circa un mese fa a Piancastagnaio. Il parere dei comitati locali che vi hanno preso parte sono stati articolati. C’è chi ha sostenuto che “nel programma sono state tagliate alcune cose importanti, come il principio di precauzione e le nostre proposte. Ma ci sarà occasione di ritornarci sopra, coma ha detto Laudadio”. E chi ha ritenuto, invece, che rispetto alla usuale aggressività di Strisciaquesta volta Laudadio ha mostrato imperturbabilità nei confronti dei due ingegneri Enel, contenendo ogni forma di sarcasmo o di ironia. Quello, però, che non è andato proprio giù un gruppo di giovani badenghi è che gli stessi ingegneri, non sapendo come giustificare quei morti in eccesso (il 13% della popolazione maschile rispetto all’area di riferimento locale) emersi dallo studio commissionato da Ars Toscana alla fondazione “Gabriele Monasterio” e al Cnr di Pisa, ecco, quegli stessi ingegneri hanno detto che gli eccessi di mortalità e di patologie si devono “agli stili di vita” delle popolazioni amiatine (ipotesi assunta in un primo momento anche da Ars toscana, ma poi smentita e annullata). Ma come si è permessa Striscia di dipingere gli amiatini “di fronte alla nazione come una popolazione di trogloditi e avvinazzati”, dediti al mangiare eccessivo, alle libagioni e ai piaceri sregolati? E hanno così deciso di realizzare un “controservizio” su Amiata, stili di vita e benessere, che avvalori per assurdo questa tesi. E già si cercano figuranti per il video, che prenderà il via nei prossimi giorni.
Il Tirreno del 7 marzo 2013
Geotermia e salute, il caso finisce a Striscia
Il tg satirico sull’Amiata. Gli ambientalisti: «Mortalità in eccesso del 13%». Enel replica: «Non è vero»
di Fiora Bonelli
AMIATA. Il movimento SoS Geotermia è sbarcato anche a Striscia la Notizia in un servizio di due giorni fa. Durante le interviste dell’inviato Max Laudadio ha commentato le affermazioni che i vertici Enel hanno fatto nella stessa trasmissione. Per gli ambientalisti «in Amiata c’è un eccesso di mortalità del 13% e la falda acquifera sta diminuendo». Riprendendo, dunque, alcuni passaggi della trasmissione, in cui Enel, tramite l’ingegner Montemaggi, ha affermato che non c’è né eccesso di mortalità né diminuzione della falda, come da studi dell’Ars Toscana. «Chi avrà ragione? – il senso del servizio – C’è una riduzione, come sostiene Enel, oppure un aumento, come sostiene SOS Geotermia? Il giornalista non si esprime». SoS geotermia prosegue nel contestare la lettura di Enel. «Lo studio citato analizza anche l’andamento della mortalità in un lasso di tempo molto lungo, oltre trenta anni, e registra un fenomeno che è proprio di tutto il mondo occidentale, cioè una riduzione tendenziale della mortalità per un allungamento della vita che è generalizzato, tipico e frutto della ricerca medico scientifica del dopoguerra. Quindi anche in Amiata si registra tale fenomeno di positiva riduzione, come riferisce l’ingegnere dell’Enel, ma la riduzione in Amiata per i maschi è ben inferiore del 13 % a quella registrata nei comuni limitrofi e a quella registrata in Toscana. Se la riduzione dell’andamento positivo in Amiata è inferiore del 13%, matematicamente significa che c’è un pari aumento negativo rispetto ai comuni dove si registra una riduzione maggiore della sopravvivenza. Cioè, in tutto il mondo occidentale, e in Toscana, c’è una tendenza a vivere di più e in maggiore salute, ma in Amiata non è così! La differenza è quel 13% in più di morti e l’aumento di altre patologie». E a proposito dell’acqua l’ingegnere Enel Paolo Romagnoli nel servizio di Striscia ha affermato che il valore del livello del bacino acquifero oggi è sostanzialmente uguale al livello presente negli anni ’60 al momento dell’inizio dello sfruttamento geotermico. Per Sos Geotermia «è tutto falso! Perchè la superficie di falda risulta circa 200 metri al disotto delle misurazioni effettuate da Calamai – proprio per conto di Enel- negli anni ’60. Oggi, ogni mese il bacino si riduce di un metro come rilevato dal pozzo piezometrico di Poggio Trauzzolo, nonostante che negli ultimi anni le precipitazioni e le nevicate siano state le più alte degli ultimi 45 anni, accertato dalla stessa Regione con lo studio Mobidic». Resta il fatto, concludono gli esponenti di SOS geotermia, «che le tonnellate di inquinanti ce le siamo sorbite tutte fino ad oggi senza limitazioni e non si è mai proceduto ad una valutazione di impatto sanitario che tenga conto dell’azione cumulativa e sinergica delle nuove emissioni con le forme di inquinamento già esistenti e documentate, come peraltro indicato dall’Europa».
La Nazione del 6 marzo 2013
AMIATA. PER GLI AMBIENTALISTI CI SONO DIVERSE LETTURE DEI DATI
Striscia la Notizia parla di geotermia ma il comitato non è d’accordo
di Cristiano Bernacchi
IL COMITATO ambientalista Sos Geotermia esce allo scoperto dopo il servizio di Striscia la Notizia. «Il giornalista dicono dopo aver trasmesso l’intervento di Sos Geotermia, che riporta correttamente quanto è scritto nello studio epidemiologico della Regione, cioè che negli uomini la mortalità generale osservata nell’intera area geotermica mostra un eccesso statisticamente significativo, e che in Amiata tale eccesso è del 13%, passa la parola per la replica al responsabile Enel Green Power Massimo Montemaggi e all’ingegnere Paolo Romagnoli dell’Enel. Questi affermano che lo Studio della Regione Toscana ha dimostrato che la mortalità in Amiata è invece in riduzione, con un andamento nel tempo minore di quello che si registra in altre aree, ma comunque in diminuzione». Secondo il comitato «lo spaesamento per lo spettatore è certo, dato che le due ipotesi sostenute sono in netta contraddizione, ma il bandolo della matassa è rintracciabile solo nei dati statistici. Ovvero spiegano che il trend di moralità degli ultimi trenta anni sia diminuito è un fatto che si registra in tutto il mondo occidentale con un allungamento della vita generalizzato, ma allora quel 13% di mortalità in eccesso come si spiega?». Secondo i comitati è proprio quell’aumento di mortalità in eccesso con una differenza del 13% a dimostrare che nel resto del mondo occidentale si vive tendenzialmente di più, ma «in Amiata non è così».
Il Cittadino online.it del 5 marzo 2013
Sos Geotermia: “Fateci capire che succede in Amiata”
Morti e patologie legate alla risorsa naturale, sì o no?
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Altra pagina di SOS Geotermia, Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata, contro l’Enel. “Striscia la menzogna dell’Enel”, recita più esattamente il titolo di una nota dei comitati. Il comunicato prende spunto da un servizio trasmesso da canale 5 in Striscia la notizia domenica 3 marzo sull’attività geotermica dell’Enel in Amiata. Il giornalista, dopo aver trasmesso l’intervento di SOS Geotermia, che riporta quanto è scritto a pag.162 dello Studio epidemiologico della Regione Toscana1 sullo stato della salute dei residenti, e cioè che “…negli uomini la mortalità generale osservata nell’intera area geotermica mostra un eccesso statisticamente significativo rispetto sia al riferimento locale sia a quello regionale..”, e che in Amiata tale eccesso è del 13%, come è riportato a pag.80 dello stesso Studio, passa la parola per la replica al responsabile Enel Green Power Massimo Montemaggi e all’ingegnere Paolo Romagnoli dell’Enel. Questi afferma che lo Studio della Regione Toscana ha dimostrato che la mortalità in Amiata è invece in riduzione, con un andamento nel tempo minore di quello che si registra in altre aree, ma comunque in diminuzione. Il telespettatore rimane perplesso: chi avrà ragione? C’è una riduzione di mortalità, come sostiene Enel, oppure un aumento, come sostiene SOS Geotermia? Il giornalista non si esprime. Questo il riassunto della trasmissione nella quale i Comitati intravedono “l’inganno furbesco dei dirigenti Enel”. Spiega la nota che “lo Studio citato analizza anche l’andamento della mortalità in un lasso di tempo molto lungo, oltre trenta anni, e registra un fenomeno che è proprio di tutto il mondo occidentale, cioè una riduzione tendenziale della mortalità per un allungamento della vita che è generalizzato, tipico e frutto della ricerca medico scientifica del dopoguerra. Quindi anche in Amiata si registra tale fenomeno di positiva riduzione, come riferisce l’ingegnere dell’Enel, ma la riduzione in Amiata per i maschi è ben inferiore del 13% a quella registrata nei comuni limitrofi e a quella registrata in Toscana, che è presa come andamento di normalità statistica. Cioè, in tutto il mondo occidentale, e in Toscana, c’è una tendenza a vivere di più e in maggiore salute, ma in Amiata non è così! La differenza è quel 13% in più di morti e l’aumento di altre patologie. Nelle parole dell’Enel sta l’inganno. Non dire che una diversità negativa, rispetto ad un andamento positivo concordemente scelto come norma, è una differenza negativa. Poi si parla di stili di vita…, fingendo di non sapere che tale ipotesi è stata definitivamente smentita dalla stessa Agenzia Regionale di Sanità, con il recente studio di Voller che dice: “Il confronto tra la popolazione residente nei comuni delle due aree geotermiche e quella dell’area non geotermica compresa entro 50 chilometri dall’area geotermica, non rivela differenze rilevanti rispetto alle caratteristiche socio demografiche e agli stili di vita (fumo, alcol, dieta, attività fisica)”. Più chiari di così! L’Ing. Paolo Romagnoli afferma inoltre che il valore del livello del bacino acquifero oggi è sostanzialmente uguale al livello presente negli anni ’60 al momento dell’inizio dello sfruttamento geotermico. E’ ancora falso! Perché la superficie di falda risulta circa 200 metri al disotto delle misurazioni effettuate da Calamai – proprio per conto di Enel – negli anni ’60. Oggi, ogni mese il bacino si riduce di un metro come rilevato dal pozzo piezometrico di Poggio Trauzzolo, nonostante che negli ultimi anni le precipitazioni e le nevicate siano state le più alte degli ultimi 45 anni, accertato dalla stessa Regione con lo studio Mobidic. L’Ing.Romagnoli afferma che le tecnologie utilizzate sull’Amiata sono le migliori possibili e realizzabili in relazione al tipo di fluido disponibile a Piancastagnaio, ma non dice che tali tecnologie sono vietate nei paesi ‘civili’ come gli Usa o l’Australia e che sono invece usate in Italia e nel terzo mondo perché rendono di più di quelle di nuova generazione che sacrificano parte della produzione al rispetto dell’ambiente e della salute. Resta il fatto che le tonnellate di inquinanti ce le siamo sorbite tutte fino ad oggi senza limitazioni e non si è mai proceduto ad una valutazione di impatto sanitario che tenga conto dell’azione cumulativa e sinergica delle nuove emissioni con le forme di inquinamento già esistenti e documentate, come peraltro indicato dall’Europa”.