Arsenico nell’acqua, filtri e altre gabelle

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Comitato Acqua Bene Comune di Grosseto che ci riguarda da vicino:

In merito all’articolo a firma Lina Senserini, comparso l’8 marzo 2012 sul sito 0564News, in cui la Asl 9 metteva in guardia dalle telefonate di persone che, spacciandosi per tecnici Asl, si offrivano di effettuare misurazioni della qualità dell’acqua, vogliamo segnalare che molte famiglie del grossetano sanno ormai , per esperienza vissuta, che si tratta in realtà di venditori di sistemi di filtraggio dell’acqua per uso domestico. Questi “esperti”, pur non effettuando alcuna analisi effettiva, si limitano a descrivere quello che alla Asl 9 sanno sicuramente, che cioè, dai rubinetti dell’Acquedotto del Fiora sgorga un acqua con livello di arsenico perennemente prossimo ai limiti di legge (di 10 ppm). Dati che sono nella norma, anche se l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) di questo cancerogeno di prima categoria ha più volte esortato le autorità nazionali a cercare di perseguire valori inferiori a 10 e l’EPA, l’Ente pubblico di tutela ambientale in USA, indica il valore tendenziale pari allo zero, dal momento che non si esclude un accumulo dell’arsenico nell’organismo, anche in concentrazioni molto inferiori a tali limiti di legge, con effetti cancerogeni. Continua a leggere

Roberto di Sos Geotermia intervistato da Radio Onda Rossa

Logo Radio Onda RossaSabato mattina Roberto, attivista del Coordinamento Sos Geotermia ha fatto una chiacchierata con i compagni di Radio Onda Rossa, la più antica ed attiva radio libera di Roma.

Qui sotto il link al file della registrazione.

http://www.archive.org/download/120310Geotermia/120310Geotermia.mp3

Un grazie di cuore ai compagni della radio per l’ospitalità.

Comunicato stampa. La filosofia TAV contagia la geotermia toscana

I comitati chiedono la moratoria delle attività e la Bramerini risponde agevolando l’Enel.

Apprendiamo da un articolo di Bernacchi su La Nazione di oggi (vedi sotto) che l’assessora Bramerini ha intenzione di portare in Consiglio regionale una delibera che ‘semplifichi l’iter autorizzativo‘ per le prospezioni geotermiche, che significa evitare alle aziende (leggi, soprattutto, Enel) che intendono avviare ricerche per attività minerarie e geotermiche, le regole in materia di Vas (Valutazione ambientale strategica), Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e Valutazione di Incidenza.

A fronte delle richieste delle popolazioni amiatine e dei comitati che invece, dati alla mano, sono preoccupati tali attività siano causa di gravi danni alla salute ed al territorio -ricordiamo che sull’Amiata c’è una incidenza di morti da tumore di 14 casi/anno in più rispetto alla media con l’arsenico ormai ai limiti di legge- e che chiedono una ‘moratoria’ dell’attività geotermica, la Regione pare intenzionata a procedere speditamente superando tutte le richieste ed i rilievi presentati e a cui non sono state date risposte. Continua a leggere

Comunicato stampa. Emissioni geotermiche e salute in Toscana: la fine di una favola

SOS Geotermia ‘Il danno è scientificamente provato, basta chiacchiere, moratoria immediata dell’attività geotermica sul monte Amiata’

Alla numerosa letteratura scientifica e agli interventi di studiosi e medici sul tema ‘geotermia e salute’, al congresso di Medicina Democratica del febbraio scorso si è aggiunto l’importante intervento dell’epidemiologo dott.Valerio Gennaro dell’Istituto Tumori di Genova che ha presentato una relazione che conferma la realtà preoccupante segnalata dallo studio sulla salute delle popolazioni residenti nei comuni geotermici dell’Amiata (leggi sotto una sintesi).

Fin dalla premessa si sfata la favola della geotermia ‘verde’: “Chi sente parlare di geotermia associa questo tipo di energia a qualcosa di ecologico, rinnovabile e pulito. In Toscana si assiste invece a emissioni di arsenico, acido solfidrico, antimonio, boro, mercurio, ecc. con conseguenze negative per l’economia, l’ambiente e la salute umana”. Continua a leggere

Comunicato stampa. COMITATI E CITTADINI CONTRO LA GEOTERMIA IN AMIATA SI COORDINANO. SOS GEOTERMIA: “MORATORIA SUBITO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”

Il nuovo logo del Coordinamento

Il nuovo logo del Coordinamento

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Il Manifesto del Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata – Sos Geotermia

Una richiesta pressante per una moratoria nello sfruttamento geotermico sul Monte Amiata è quanto emerso dall’incontro dei Comitati e cittadini amiatini che si sono riuniti il 4 marzo per dare nuovo impulso alla campagna SOS GEOTERMIA, che già da diversi mesi svolge opera di informazione sui rischi legati a tale attività.
SOS GEOTERMIA si propone quindi come una rete di Comitati, Associazioni e cittadini che intendono opporsi al depauperamento e sfruttamento del territorio e delle sue risorse e che auspicano invece uno sviluppo economico dell’Amiata legato alla sua vocazione naturale fatta di prodotti tipici, artigianato e turismo.
Ci troviamo oggi di fronte ad un’emergenza legata all’acqua: i dati ufficiali denunciano una drastica diminuzione negli ultimi 20 anni del volume dell’acquifero potabile della montagna ed il contemporaneo aumento delle concentrazioni di Arsenico che dal ‘naturale’ valore intorno ai 2/3 microgrammi/litro oggi ha raggiunto e, in alcuni casi, superato il valore di 10 microgrammi/litro.
All’avvelenamento progressivo delle sorgenti le amministrazioni e gli enti gestori, che in questi anni non hanno mai fornito la prescritta ‘informazione’ ai cittadini, oggi stanno rispondendo all’emergenza con la miscelazione e la filtratura dell’acqua che non elimina le cause, ma consente loro di ‘certificare’ il rientro nel limite massimo di 10.
Oltretutto i costi di tali interventi “palliativi” vengono scaricati sulle bollette dei cittadini; i danni alla salute causano costi sanitari che ancora gravano su chi subisce tali conseguenze; i danni all’ambiente squalificano il territorio e rendono vano ogni tentativo di valorizzazione dello sviluppo turistico.
Come SOS GEOTERMIA riteniamo che questa sia una politica folle proprio perchè si tratta di una ‘pezza’ che non risolve il problema, che invece è destinato a moltiplicarsi con l’eventuale, sciagurato avvio della nuova centrale Bagnore 4.
Oggi lanciamo un appello urgente alle popolazioni dell’Amiata, ai nostri amministratori, agli enti gestori, ai media: fermiamo la ‘macchina geotermica’ ora, subito, per valutare, sulla base dei tanti dati scientifici già noti e spesso ignorati, i rischi alla salute e al territorio, all’economia delle produzioni tipiche.
Preannunciamo un intensificarsi delle iniziative nei prossimi mesi, che coinvolgeranno tutti i paesi e le popolazioni dell’Amiata fino a che non si giunga ad una ‘moratoria’ generale dell’attività geotermica.

SOS GEOTERMIA
Coordinamento dei Movimenti Amiatini

per info: sos-geotermia@bruttocarattere.org

Arcidosso, 3 gennaio 2012. Assemblea pubblica con il geologo e vulcanologo Andrea Borgia

Sulle pendici del Monte Amiata, ad Arcidosso, lo scorso 3 gennaio, si è svolta un’affollata assemblea pubblica, promossa da SOS Geotermia e dai Comitati Ambientalisti dell’Amiata, durante la quale il prof. Andrea Borgia[1], geologo e vulcanologo di fama internazionale, ha svolto una relazione sui lavori del Comitato Tecnico della Regione Toscana, di cui è componente, e sui problemi creati dall’attuale sfruttamento geotermico, anche in previsione del raddoppio della potenza energetica con l’attivazione di un nuova centrale elettrica ENEL (Bagnore 4 da 40 MW), attualmente in fase di Valutazione di Impatto Ambientale.

Al momento, oltre alle centrali in funzione a Piancastagnaio e a S.Fiora, si stanno effettuando trivellazioni di ricerca anche in tutto il versante occidentale dell’Amiata, dal Monte Labro fino a Scansano.

L’esperto, già membro della Commissione Nazionale della VIA, ha rivelato di essere stato costantemente ostacolato nel suo compito all’interno del Comitato Tecnico Regionale.

Mentre la Regione Toscana ha fatto di tutto per boicottarlo, perché le sue tesi non erano consone alle scelte regionali di sviluppo prioritario dell’attività geotermica, il prof. Borgia è stato chiamato di recente dal Ministero dell’Ambiente degli USA in qualità di ricercatore presso il Lawrence Berkeley National Laborator, per lavorare su progetti geotermici, proprio per i suoi studi sull’Amiata. Ma negli USA la stessa Enel utilizza metodi non impattanti, cioè il sistema binario[2].

Il prof. Borgia sostiene che i rischi per l’Amiata, viste le tecniche attualmente adottate per la coltivazione geotermica, sono gravissimi poiché, da diversi rilievi diretti, è dimostrato il collegamento della falda idrica superficiale – necessaria alla fornitura di acqua potabile – con la falda profonda geotermica, il cui sfruttamento mette a rischio la risorsa potabile.[3] Da quando è iniziato lo sfruttamento dei vapori geotermici, il grande serbatoio di acqua potabile del Fiora si è ridotto, peggiorando notevolmente la qualità delle acque e dimezzando l’altezza della falda che alimenta la galleria di approvvigionamento del Fiora.Per rendere l’idea lo stesso professore ha esemplificato affermando che, fino ad oggi, la Geotermia in Amiata ha consumato tanta acqua potabile sufficiente a dissetare la popolazione mondiale per 100 giorni. Continua a leggere