Passano meno di sei giorni, anzichè sei mesi, e riprendono le attività di ricerca. Sorgenia in prima fila.
E’ durata meno di una settimana la “buona notizia” della moratoria sulla geotermia decisa dalla Regione Toscana il 16 febbraio; nel constatare che dopo tale data, nel territorio di Abbadia S.Salvatore, la Sorgenia Geothermal srl iniziava lavori di ricerca e di esplorazioni geotecniche, geoelettriche e geosismiche, il Comitato Ambiente Amiata, il Movimento di Cittadinanza di Abbadia ed Sos Geotermia (Rete NoGesi) il 17 febbraio hanno scritto (leggi sotto) al presidente Rossi e all’assessora Bramerini denunciando come tali attività contrastino con lo spirito e con il principio della moratoria enunciato nella legge regionale.
Tanto più se tali ricerche, che non possono essere altro che propedeutiche alla perforazione di pozzi, vengono fatte in Amiata, dove molti amministratori locali e gli stessi Rossi e Bramerini avevano giurato e spergiurato che con Bagnore 4 si era raggiunto il limite di sfruttamento compatibile con quel territorio.
Ma ai comitati, a strettissimo giro di posta, il 19 febbraio la Regione risponde che la moratoria “non blocca le attività già autorizzate nei permessi di ricerca vigenti non invasivi”, quindi “la Sorgenia Geothermal si trova nella legittimità per continuare a svolgere le attività autorizzate”, così come sono legittimate anche le altre decine di società che hanno avuto le autorizzazioni, evidentemente.
Avevamo scritto e detto che l’uscita di Rossi & Bramerini con la moratoria era dovuta alla protesta crescente tra i cittadini che poteva influire sugli esiti delle prossime elezioni regionali, e c’era il rischio che, passati i sei mesi previsti, tutto tornasse come prima.
Riconosciamo di aver sbagliato! Sono passati solo sei giorni ed è già palese la presa in giro e lo scopo puramente elettorale della sortita dei “nostri”.
Viene da chiedersi se davvero pensano che i cittadini siano così stupidi e che il trucco delle tre carte funzioni ancora?
Siamo quindi a chiedere, ancora, al presidente Rossi, alla Bramerini, a tutta la giunta e il consiglio, di essere seri e di dimostrare che la legge sulla moratoria non è un bluff elettorale, ma che davvero c’è l’intenzione di avviare uno studio che individui le aree non idonee alla geotermia speculativa ed i limiti ai permessi, comprese le attività propedeutiche e conseguenti.
Ma anche, e con più forza, di sciogliere la contraddizione tra una moratoria agli impianti a media entalpia con reiniezione dei fluidi e le centrali flash enel ad alta entalpia con rilascio libero di tonnellate di veleni nell’atmosfera.
E sarebbe bene che risposte chiare arrivino prima delle elezioni…
Sos Geotermia (Rete NoGesi) – Comitato Ambiente Amiata
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Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
All’Assessore all’Energia Anna Rita Bramerini
e pc Al Sindaco del Comune di Abbadia San Salvatore – Ai Capigruppo Consiliari
In questi giorni abbiamo constatato che sono iniziati da parte della Società Sorgenia Geothermal srl i lavori di ricerca di esplorazioni geotecniche, geoelettriche e geosismiche nella zona dell’Amiata, nel territorio comunale di Abbadia San Salvatore, con movimenti di pesanti mezzi, delimitazione e picchettaggio dei terreni, etc, che hanno creato apprensione e discussione nella cittadinanza, che non era stata minimamente informata dell’inizio di tale attività di ricerca. Il Sindaco del Comune di Abbadia San Salvatore ha riferito di aver avuto di recente un incontro con la Società Sorgenia che gli aveva prospettato gli interventi di ricerca e l’inizio di tale attività, senza, però, minimamente informare né i Comitati, né la cittadinanza, né i Gruppi Consiliari.
Venuti comunque a conoscenza dell’inizio dei lavori di ricerca, finalizzati a individuare nuove aree di sfruttamento geotermoelettrico sull’Amiata (come se non bastassero le centrali di Piancastagnaio e Bagnore e la distruzione del territorio che si è già realizzata), ci poniamo il problema di come “tale attività sia compatibile e corrispondente alla volontà espressa dalla Regione Toscana con la proposta di legge ‘Disposizioni urgenti in materia di Geotermia’, approvata dalla giunta regionale il 12 gennaio e successivamente dallo stesso Consiglio regionale. In particolare l’articolo 1, comma 2 di tale legge, indicava, nei sei mesi successivi alla entrata in vigore della stessa “la sospensione dei procedimenti per il rilascio dei permessi di ricerca e delle relative proroghe, degli atti di assenso per la realizzazione di pozzi esplorativi, nonché degli atti a essi preordinati relativi all’alta e alla media entalpia”.
Ci risulta che la Società Sorgenia Geothermal srl ha avuto la autorizzazione dalla Regione Toscana (nonostante il parere contrario della precedente Amministrazione Comunale e dei Comitati) per il permesso di ricerca per risorse geotermiche “Le Cascinelle” nei comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia e Radicofani nel marzo 2012, con validità fino al marzo 2016.
Ci chiediamo se la legge di moratoria di sei mesi sopra citata sia applicabile anche ai permessi di ricerca già autorizzati prima della approvazione della stessa. Vi chiediamo quindi la interpretazione “giuridicamente corretta” di quanto espresso nel dispositivo sopra citato (comma 2, articolo 1), poiché ci sembra assurdo che una decisione politica così importante assunta dalla Giunta e dal Consiglio Regionale abbia fatto salve tutte le autorizzazioni già concesse prima della approvazione di tale legge. In tal caso non possiamo non far rimarcare la gravità di tale dispositivo.
Attendiamo vostre delucidazioni in merito e richiediamo che in ogni modo (modificando anche con successiva deliberazione il contenuto del secondo comma dell’articolo 1, rendendolo attuativo anche per le ricerche già autorizzate), si intervenga per bloccare le ricerche in atto della società Sorgenia e altre previste a breve in altri territori dell’Amiata, anche alla luce di quanto affermato dal Paer, il Piano Ambientale Energetico Regionale, approvato insieme alla moratoria dei permessi, che “riconosce la specificità dell’Amiata, dove la potenza raggiunta con la risorsa geotermica costituisce il punto di equilibrio tra il suo sfruttamento e la vocazione socio-economica del territorio”.
Non comprendiamo quindi che senso abbia approvare una legge di moratoria per sei mesi “per avere il tempo per verificare la sostenibilità ambientale e socio-economica dei territori interessati dai permessi di ricerca relativi alle risorse geotermiche” e poi permettere alle società di andare avanti con le ricerche, come sta avvenendo in un’area già altamente interessata dallo sfruttamento geotermico, come l’Amiata. Oltre tutto con un permesso di ricerca concesso a una società che da quanto abbiamo appurato, dalla visura ordinaria Società di Capitale effettuata il 30 /01/2015 presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano, risulta essere costituita dal 2008, con un unico socio, un unico amministratore, con un capitale sociale in srl pari a soli 10.000 euro e che risulta nella voce attività: “inattiva”.
Abbadia San Salvatore 17/02/2015
Comitato Ambiente Amiata – Movimento di Cittadinanza per l’Informazione e la Partecipazione alle Scelte del Territorio di Abbadia San Salvatore – SOS Geotermia (Rete Nazionale NoGesi)
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La Nazione del 24 febbraio 2015
La Regione replica alle posizioni dei comitati contro la geotermia
«Moratoria reale, niente finzioni»
REPLICHE L’assessore all’ambiente Annarita Bramerini difende le scelte del presidente Rossi
«LA MORATORIA è reale, non è una finzione». L’amministrazione regionale replica alle posizioni dei comitati contro la geotermia sull’efficacia della sospensione per sei mesi dei permessi di ricerca prevista con l’ultima legge regionale. Una sospensione fortemente voluta dal presidente Enrico Rossi e che di fatto ha bloccato una serie di problematiche per il suo governo dovuto alle tantissime proteste dei comitati. LA MORATORIA, come noto, si applica alle nuove richieste di permessi di ricerca, mentre per quanto riguarda quelli presentati prima della entrata in vigore della legge, ed è probabilmente l’oggetto di maggiore attenzione dei comitati, la sospensione blocca il passaggio alla fase successiva, che consente la realizzazione di piezometri o attività di indagine per pozzi esplorativi (la cosiddetta attività invasiva), oggetto infatti di verifica di assoggettabilità a Via. «E’ chiaro che se qualcuno aveva ottenuto l’autorizzazione per attività di ricerca non invasive – scrive la Regione – prima della moratoria e le sta portando avanti, non sta violando alcuna norma. Rimane comunque sempre attivabile l’attività di controllo da parte dell’autorità di vigilanza mineraria per verificare la corrispondenza tra le attività non invasive autorizzate e quelle effettivamente realizzate. Questo, tra l’altro, è quanto è stato chiarito ai comitati che hanno segnalato nei giorni scorsi l’attività di un’azienda». LA REGIONE sta inoltre approntando lo studio al quale la moratoria è funzionale. Lo studio servirà a individuare i criteri obiettivi sulla base dei quali esaminare le richieste, offrendo anche ai Comuni, chiamati ad esprimere pareri, uno strumento quantomai opportuno vista la complessità della materia. In questo modo saremo in grado di legare lo sviluppo della risorsa alla sostenibilità ambientale e alla vocazione socio economica dei territori interessati dai permessi di ricerca. E’ bene precisare che lo studio non riguarderà la distinzione tra media e alta entalpia, come i comitati hanno scritto. Tanto meno il Paer individua aree non idonee alla geotermia, bensì prevede lo sviluppo dell’alta e della media entalpia a patto che questo sia subordinato all’impiego di tecnologie impiantistiche e pratiche gestionali altamente efficienti, e riconosce la specificità dell’Amiata dove la potenza raggiunta con la risorsa geotermica costituisce il punto di equilibrio tra il suo sfruttamento e la vocazione socio economica dei territori.
Il Tirreno del 24 febbraio 2015
Geotermia, la Regione difende la moratoria
«La moratoria è reale, non è una finzione». La Regione replica ai comitati amiatini contro la geotermia sull’efficacia della sospensione per sei mesi dei permessi di ricerca prevista con legge regionale. «La moratoria – spiega la Regione – si applica alle nuove richieste di permessi di ricerca; per quelli presentati prima della entrata in vigore della legge la sospensione blocca il passaggio alla fase successiva, che consente la realizzazione di piezometri o attività di indagine per pozzi esplorativi (attività invasiva)». Chi ha ottenuto l’autorizzazione prima della moratoria, e le sta portando avanti, non viola alcuna norma. La Regione sta inoltre approntando lo studio per individuare i criteri obiettivi per esaminare le richieste ma precisa che lo studio non riguarderà la distinzione tra media e alta entalpia.
ToscanaNotizie del 23 febbraio 2015
Geotermia: la moratoria è reale e con lo studio si definiranno i criteri per il futuro
Scritto da Chiara Bini
FIRENZE – La moratoria è reale, non è una finzione. L’amministrazione regionale replica alle posizioni dei comitati contro la geotermia sull’efficacia della sospensione per sei mesi dei permessi di ricerca prevista con l’ultima legge regionale.
La moratoria, come noto, si applica alle nuove richieste di permessi di ricerca, mentre per quanto riguarda quelli presentati prima della entrata in vigore della legge, ed è probabilmente l’oggetto di maggiore attenzione dei comitati, la sospensione blocca il passaggio alla fase successiva, che consente la realizzazione di piezometri o attività di indagine per pozzi esplorativi (la cosiddetta attività invasiva), oggetto infatti di verifica di assoggettabilità a Via.
E’ chiaro che se qualcuno aveva ottenuto l’autorizzazione per attività di ricerca non invasive prima della moratoria e le sta portando avanti, non sta violando alcuna norma. Rimane comunque sempre attivabile l’attività di controllo da parte dell’autorità di vigilanza mineraria per verificare la corrispondenza tra le attività non invasive autorizzate e quelle effettivamente realizzate. Questo, tra l’altro, è quanto è stato chiarito ai comitati che hanno segnalato nei giorni scorsi l’attività di un’azienda.
La Regione sta inoltre approntando lo studio al quale la moratoria è funzionale. Lo studio servirà a individuare i criteri obiettivi sulla base dei quali esaminare le richieste, offrendo anche ai Comuni, chiamati ad esprimere pareri, uno strumento quantomai opportuno vista la complessità della materia. In questo modo saremo in grado di legare lo sviluppo della risorsa alla sostenibilità ambientale e alla vocazione socio economica dei territori interessati dai permessi di ricerca.
E’ bene precisare che lo studio non riguarderà la distinzione tra media e alta entalpia, come i comitati hanno scritto. Tanto meno il Paer individua aree non idonee alla geotermia, bensì prevede lo sviluppo dell’alta e della media entalpia a patto che questo sia subordinato all’impiego di tecnologie impiantistiche e pratiche gestionali altamente efficienti, e riconosce la specificità dell’Amiata dove la potenza raggiunta con la risorsa geotermica costituisce il punto di equilibrio tra il suo sfruttamento e la vocazione socio economica dei territori.
Il Tirreno del 22 febbraio 2015
Ricerca geotermica in tempi di moratoria. Comitati all’attacco
Sorgenia conduce indagini nel sottosuolo di Abbadia. La Regione: «Regolare». Ma chiama l’Autorità di vigilanza
di Fiora Bonelli
CASTEL DEL PIANO. Geotermia: moratoria vera o gioco delle tre carte? Lo chiedono, provocatoriamente, le associazioni contrarie allo sfruttamento geotermico dell’Amiata Sos Geotermia, rete Nogesi e Comitato ambiente Amiata dopo che, a sei giorni dall’inizio della moratoria alle ricerche geotermiche stabilita dalla Regione, la Sorgenia ha ripreso i lavori di ricerca e di esplorazioni geotecniche, geoelettriche e geosismiche ad Abbadia San Salvatore. «Passano meno di sei giorni, anziché sei mesi, e riprendono le attività di ricerca con Sorgenia in prima fila – denuncia Sos geotermia – È durata appena una settimana la “buona notizia” della moratoria geotermia decisa dalla Regione il 12 febbraio». Il Movimento di Cittadinanza di Abbadia e Sos Geotermia (Rete Nogesi) il 17 febbraio hanno scritto al presidente della Regione Rossi e all’assessore regionale all’Ambiente Bramerini denunciando come «tali attività contrastino con lo spirito e con il principio della moratoria enunciato nella legge regionale. Tanto più se tali ricerche, che non possono essere altro che propedeutiche alla perforazione di pozzi, vengono fatte in Amiata, dove molti amministratori locali e gli stessi Rossi e Bramerini avevano giurato e spergiurato che con Bagnore 4 si era raggiunto il limite di sfruttamento compatibile con quel territorio», dicono i comitati. A loro, a strettissimo giro di posta, il 19 febbraio la Regione ha risposto che la moratoria non blocca le attività già autorizzate nei permessi di ricerca vigenti non invasivi. «Alla Regione – si legge nella nota di risposta – risulta che nel comune di Abbadia San Salvatore la Sorgenia Geothermal stia conducendo indagini geofisiche, quindi non invasive». La moratoria, prosegue la nota, «non blocca le attività già autorizzate nei permessi di ricerca vigenti non invasivi» ma «sospende solo i procedimenti (di valutazione ambientale e autorizzativi) relativi alle istanze di proroga del permesso di ricerca e di modifica al programma di lavori già autorizzato, ma in quest’ultimo caso, solo laddove si richieda l’autorizzazione alla perforazione di pozzi esplorativi». La Regione ha comunque trasmesso la segnalazione dei comitati all’Autorità di vigilanza mineraria per verifiche. Ad ogni modo la Sorgenia ad oggi Geothermal si trova nella legittimità per continuare a svolgere le attività autorizzate, così come lo sono altre decine di società. E per i comitati è la dimostrazione che la moratoria è una beffa. «Avevamo scritto e detto che l’uscita di Rossi e Bramerini con la moratoria era dovuta alla protesta crescente tra i cittadini – scrivono i comitati – che poteva influire sugli esiti delle prossime elezioni regionali e c’era il rischio che, passati i sei mesi previsti, tutto tornasse come prima. Riconosciamo di aver sbagliato. Sono passati solo sei giorni ed è già palese la presa in giro e lo scopo puramente elettorale della sortita dei “nostri”. Viene da chiedersi se davvero pensano che i cittadini siano così stupidi e che il trucco delle tre carte funzioni ancora?». I comitati chiedono dunque ai vertici regionali se «davvero c’è l’intenzione di avviare uno studio che individui le aree non idonee alla geotermia speculativa e i limiti ai permessi, comprese le attività propedeutiche e conseguenti. Ma anche, e con più forza di sciogliere la contraddizione tra una moratoria agli impianti a media entalpia con reiniezione dei fluidi e le centrali flash enel ad alta entalpia con rilascio libero di tonnellate di veleni nell’atmosfera. E sarebbe bene che risposte chiare arrivino prima delle elezioni».
Nasce Nogesi. Associazioni unite contro le centrali
Nasce anche sull’Amiata la Rete Nogesi (No geotermia speculativa e inquinante). Il battesimo il 15 febbraio ai Bagnoli di Arcidosso. Nogesi chiama a raccolta tutti i comitati, gruppi, cittadini dell’Amiata per definire un percorso comune nelle diverse battaglie sulla geotermia, da quella contro le centrali flash di Bagnore e Piancastagnaio a quelle contro le centrali a media entalpia in progetto su tutto il territorio amiatino, Montenero-Monticello, Seggiano, Murci, Casa del Corto, Monte Labro. Oltre 50 persone in rappresentanza di gruppi e comitati di Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Abbadia San Salvatore, Santa Fiora, Monticello, Montenero, Valle dell’Albegna, Liberaonlus oltre a rappresentanti del M5S di Arcidosso, di Insieme per Arcidosso, del Comune di Seggiano, del Prc di Santa Fiora, che per la prima volta si sono incontrati con la volontà di unire le forze e progettare un percorso di lotte comuni. Sul piatto, la necessità di un’informazione capillare, lo studio di proposte per uno sviluppo sostenibile della montagna, il bisogno di coordinamento. Lunga la lista dei prossimi appuntamenti fra cui quello del 14-15 marzo a Colle val d’Elsa. Info: nogesi_amiata@inventati.org.
GoNews del 21 febbraio 2015
Geotermia, i comitati: “Riprese in meno di sei giorni le attività di ricerca. Si faccia chiarezza”
…segue ns. comunicato
Il Cittadino online del 21 febbraio 2015
“Geotermia toscana: moratoria vera o gioco delle tre carte?”
…segue ns. comunicato
Contropiano.org del 21 febbraio 2015
Geotermia toscana: moratoria vera o gioco delle tre carte?
…segue ns. comunicato
Grosseto Notizie del 21 febbraio 2015
Geotermia, i comitati: “La moratoria della Regione è un bluff elettorale”
…segue ns. comunicato