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‘Arsenico? Tranquilli, l’acqua è ottima’ …e i morti solo ‘danni collaterali’

Il Sindaco Franci fa lo struzzo e si trincera dietro ‘i limiti di legge’

Ai cittadini, preoccupati per le concentrazioni di arsenico nell’acqua potabile, che chiedono risposte e interventi urgenti il sindaco di Castel del Piano Franci ribatte nel modo più scontato si potesse immaginare (di seguito il testo), ‘siamo ben al di sotto dei limiti di legge’, ed anzi, si lancia in un esaltante ‘l’acqua è di ottima qualità’.
Sarebbe facile ironia ricordargli come al convegno del PD del 16 maggio troneggiava acqua imbottigliata o come la sua collega assessore regionale è stata vista uscire dalla coop con il suo bravo cestello di minerale; forse l’acqua dell’Amiata è ottima solo per il popolino. E quel 13% di morti in più che si registrano in Amiata? La favola degli ‘stili di vita’ dissoluti degli amiatini non funziona più, forse parlare di ‘danni collaterali’ necessari ad incassare le prebende elargite dall’Enel sarebbe almeno più corretto.
A parte le battute, amare, nessuno ha mai detto che, oggi (visto che in 10 anni di deroghe si è bevuta anche con livelli più che doppi e tripli), l’acqua superi i limiti di legge, ma in considerazione che i valori dell’arsenico nell’acqua non sono poi così ‘ben al di sotto dei limiti’, ma dalle nostre analisi, viaggiano, per Castel del Piano dal 4,4 ug/l di Montenero fino all’8,3 ug/l, i cittadini chiedevano provvedimenti per rispettare quelle precauzioni dettate anche dall’OMS e che tendono a portare il limite verso lo zero, essendo l’arsenico un cancerogeno certo di classe 1 per cui non esiste una quantità ‘innocua’ ed è sconsigliato, oltre il limite di 5, ai bambini e altre persone debilitate. Senza contare che, con le centrali che emettono inquinanti in quantità industriali, all’arsenico presente nell’acqua si sommano tutti gli altri inquinanti che respiriamo e mangiamo.
A questo il sindaco si è ben guardato di rispondere.
Ma di dati ce ne sono in abbondanza e gli amministratori dovrebbero conoscerli, senza nascondere la testa sotto la sabbia dei ‘limiti di legge’.
Ma noi diciamo di più: la sinergia ‘malefica’ fra arsenico, acido solfidrico e gli altri inquinanti sta mettendo a rischio il futuro stesso della montagna, del suo territorio e delle sue genti e la centrale di Bagnore4 in progetto è un ‘salto nel buio’ la cui responsabilità va ascritta prima di tutto agli amministratori, locali e regionali.
Fossimo nei panni dei sindaci dell’Amiata non saremmo così sicuri e tranquilli, anche perchè la gente si è svegliata e non si accontenta più dei silenzi complici e delle sagre sponsorizzate dall’Enel.

La risposta del sindaco Franci alla Petizione dei cittadini di Castel del Piano:

Cari cittadini,
ho ricevuto nei giorni scorsi la petizione popolare in merito alla qualità dell’acqua.
In più occasioni, nei mesi scorsi, il tema è stato oggetto di discussione in seno al Consiglio Comunale. Non posso, quindi, in questa occasione, che ripetere ciò che ho avuto modo di sottolineare di fronte al Consiglio stesso.
L’acqua potabile distribuita in rete dall’Acquedotto del Fiora e che sgorga dai rubinetti delle case, delle scuole, delle aziende ecc.. , viene costantemente monitorata e sottoposta ad analisi sia dalla ASL sia dall’Acquedotto del Fiora.
L’acqua distribuita non solo rispetta i parametri di legge, ma è anche di ottima qualità e ben al di sotto dei limiti previsti dalla legislazione vigente.
Si sono determinati , nel nostro Comune,due casi nei quali gli esami dell’acqua hanno rilevato una presenza di arsenico al di sopra dei limiti previsti dalla legge. Queste due utenze erano allacciate direttamente alla condotta di trasporto  che fornisce acqua  ai serbatoi di distribuzione.  Non era possibile perciò trattare adeguatamente l’acqua fornita.
L’Acquedotto del Fiora ha provveduto a realizzare due nuovi allacciamenti collegati alla rete urbana di distribuzione.
Da tempo ormai nessun allacciamento viene effettuato alla condotta adduttrice.
Sostenere, quindi, che l’acqua che utilizziamo giornalmente possa arrecare danno alla salute mi sembra fuori luogo e priva di fondamento.
In questo contesto non è giustificata la richiesta di installare fontane pubbliche dotate di filtri per fornire acqua distillata ai cittadini.
Ognuno di noi infatti può tranquillamente utilizzare quella del rubinetto della propria abitazione o delle fontanelle pubbliche allacciate alla rete cittadina, presenti in sufficienza e che forniscono acqua di ottima qualità.
Castel del Piano, 26 ottobre 2012

Il Sindaco Claudio Franci

Maremma News del 28 ottobre 2012:

Sos Geotermia: “Il Sindaco Franci fa lo struzzo e si trincera dietro ‘i limiti di legge'”
Torna il comitato Sos Geotermia sull’argomento arsenico. Nonostante i limiti di concentrazione nell’acqua sono al di sotto dei limiti di legge, l’associazione continua ad attaccare. Questa volta l’attenzione si concentra sul sindaco Franci.

Monte Amiata: “Ai cittadini, preoccupati per le concentrazioni di arsenico nell’acqua potabile, che chiedono risposte e interventi urgenti il sindaco di Castel del Piano Franci ribatte nel modo più scontato si potesse immaginare, ‘siamo ben al di sotto dei limiti di legge’, ed anzi, si lancia in un esaltante ‘l’acqua è di ottima qualità’ – scrivono dal comitato Sos Geotermia – Sarebbe facile ironia ricordargli come al convegno del PD del 16 maggio troneggiava acqua imbottigliata o come la sua collega assessore regionale è stata vista uscire dalla coop con il suo bravo cestello di minerale; forse l’acqua dell’Amiata è ottima solo per il popolino. E quel 13% di morti in più che si registrano in Amiata? La favola degli ‘stili di vita’ dissoluti degli amiatini non funziona più, forse parlare di ‘danni collaterali’ necessari ad incassare le prebende elargite dall’Enel sarebbe almeno più corretto. A parte le battute, amare, nessuno ha mai detto che, oggi (visto che in 10 anni di deroghe si è bevuta anche con livelli più che doppi e tripli), l’acqua superi i limiti di legge, ma in considerazione che i valori dell’arsenico nell’acqua non sono poi così ‘ben al di sotto dei limiti’, ma dalle nostre analisi, viaggiano, per Castel del Piano dal 4,4 ug/l di Montenero fino all’8,3 ug/l, i cittadini chiedevano provvedimenti per rispettare quelle precauzioni dettate anche dall’OMS. Senza contare che, con le centrali che emettono inquinanti in quantità industriali, all’arsenico presente nell’acqua si sommano tutti gli altri inquinanti che respiriamo e mangiamo. A questo il sindaco si è ben guardato di rispondere. Ma di dati ce ne sono in abbondanza e gli amministratori dovrebbero conoscerli, senza nascondere la testa sotto la sabbia dei ‘limiti di legge’. Ma noi diciamo di più: la sinergia ‘malefica’ fra arsenico, acido solfidrico e gli altri inquinanti sta mettendo a rischio il futuro stesso della montagna, del suo territorio e delle sue genti e la centrale di Bagnore4 in progetto è un ‘salto nel buio’ la cui responsabilità va ascritta prima di tutto agli amministratori, locali e regionali. Fossimo nei panni dei sindaci dell’Amiata – concludono – non saremmo così sicuri e tranquilli, anche perchè la gente si è svegliata e non si accontenta più dei silenzi complici e delle sagre sponsorizzate dall’Enel”.

Il Tirreno del 27 ottobre 2012:

SOS ARSENICO Castel del Piano Il sindaco ai cittadini «Acqua ottima»
CASTEL DEL PIANO Il sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci, ribadisce: l’acqua che esce dai rubinetti di casa e dalla fontane del paese è buona, nessun pericolo per la salute e nessun intervento di emergenza necessario. Lo ripete, Franci, in una lettera aperta ai suoi concittadini scritta in risposta alla petizione popolare sulla qualità dell’acqua depositata sulla sua scrivania nei giorni scorsi. «L’acqua potabile distribuita in rete dall’Acquedotto del Fiora e che sgorga dai rubinetti delle case, delle scuole, delle aziende ecc… – scrive il sindaco – viene costantemente monitorata e sottoposta ad analisi sia dall’Asl sia dall’Acquedotto del Fiora. L’acqua distribuita – assicura – non solo rispetta i parametri di legge, ma è anche di ottima qualità e ben al di sotto dei limiti previsti dalla legislazione vigente». Franci ridimensiona poi la gravità di alcuni casi segnalati nei giorni scorsi: «Si sono determinati, nel nostro Comune,due casi nei quali gli esami dell’acqua hanno rilevato una presenza di arsenico al di sopra dei limiti previsti dalla legge. Queste due utenze erano allacciate direttamente alla condotta di trasporto che fornisce acqua ai serbatoi di distribuzione. Non era possibile perciò trattare adeguatamente l’acqua fornita. L’Acquedotto del Fiora ha provveduto a realizzare due nuovi allacciamenti collegati alla rete urbana di distribuzione». Per il sindaco, dunque, «sostenere che l’acqua che utilizziamo giornalmente possa arrecare danno alla salute» è fuori luogo. «In questo contesto non è giustificata la richiesta di installare fontane pubbliche dotate di filtri per fornire acqua distillata ai cittadini. Ognuno di noi infatti – conclude – può tranquillamente utilizzare quella del rubinetto della propria abitazione o delle fontanelle pubbliche allacciate alla rete cittadina, che forniscono acqua di ottima qualità».

La Nazione del 27 ottobre 2012:

«L’acqua è monitorata dal Fiora e rispetta i parametri di legge»
CASTEL DEL PIANO REPLICA DEL SINDACO FRANCI DOPO LA RACCOLTA FIRME DEI CITTADINI
ACQUA di ottima qualità. Il sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci, garantisce la buona salute dell’acqua distribuita nel territorio comunale. Il primo cittadino interviene in seguito alla petizione popolare sull’acqua potabile firmata da 350 cittadini dopo che Sos Geotermia, in primavera, rese pubblici i dati delle analisi delle acque in Amiata. «In più occasioni, nei mesi scorsi sottolinea il primo cittadino il tema è stato oggetto di discussione in seno al Consiglio comunale. L’acqua potabile distribuita in rete dall’acquedotto del Fiora e che sgorga dai rubinetti delle case, delle scuole, delle aziende, viene costantemente monitorata e sottoposta ad analisi sia dall’Asl sia dall’acquedotto del Fiora. L’acqua distribuita non solo rispetta i parametri di legge, ma è anche di ottima qualità e ben al di sotto dei limiti previsti dalla legislazione vigente». Il sindaco fa poi riferimento a due casi specifici. «Si sono determinati, nel nostro Comune afferma Franci due casi nei quali gli esami dell’acqua hanno rilevato una presenza di arsenico al di sopra dei limiti previsti dalla legge. Queste due utenze erano allacciate direttamente alla condotta di trasporto che fornisce acqua ai serbatoi di distribuzione. Non era possibile perciò trattare adeguatamente l’acqua fornita. L’Acquedotto del Fiora ha provveduto a realizzare due nuovi allacciamenti collegati alla rete urbana di distribuzione. Sostenere che l’acqua che utilizziamo possa arrecare danno alla salute mi sembra fuori luogo. In questo contesto non è giustificata la richiesta di installare fontane pubbliche dotate di filtri per fornire acqua distillata ai cittadini».