E’ stata consegnata al sindaco Franci di Castel del Piano una petizione popolare promossa dai cittadini dopo che Sos Geotermia, in primavera, rese pubblici i dati delle analisi delle acque in Amiata che confermavano un livello di concentrazione di arsenico molto preoccupante.
Ora quasi 350 cittadini (oltre il 7% della popolazione), mettendoci la faccia …e la firma, chiedono al sindaco conto di perchè finora non sono state ‘rimosse le cause’ e ‘data informazione’ (come prescritto dall’Europa) e chiedono di attivare tutte le soluzioni di emergenza possibili. Sos Geotermia si associa e sostiene la richiesta dei cittadini e si augura che almeno di fronte ai cittadini ed ‘elettori’, il sindaco Claudio Franci, ed il PD tutto, diano una risposta immediata e pubblica.
Peraltro, ricordiamo al sindaco Franci e a tutto il PD amiatino che ad un convegno di questo partito il 16 maggio 2012 lo stesso coordinatore PD amiatino Tiberi sosteneva che non basta rimanere nei limiti di legge, ma bisogna scendere almeno al 50%.
Speravamo che dopo quelle affermazioni avremmo avuto un diverso atteggiamento degli amministratori, ma il silenzio sulla questione ‘arsenico e acqua’ e il successivo ‘VIA libera’ al progetto di centrale a Bagnore4 hanno dimostrato che, a pensare bene, la salute e la difesa del territorio non sono tra i le prime preoccupazioni in agenda del PD.
Di seguito riportiamo il testo della petizione consegnata.
All’On. Sindaco del comune di Castel del Piano
Petizione Popolare
Le recenti notizie di analisi delle acque di rubinetto e di sorgente dell’Amiata di cui hanno parlato i giornali e un documento che circola in questi giorni, ci preoccupano molto.’
Per quanto quasi tutti entro i termini di legge, stabiliti in 10 microgrammi di arsenico per litro come massima concentrazione, ogni valore si trova ben al di sopra della soglia di sicurezza stabilita dall’Organizzazione Mondiale della sanità in due-cinque microgrammi per litro. Oltre tale limite, per bambini di età inferiore ai tre anni, donne gravide e persone affette da varie patologie (epatiche, renali, polmonari…), non è da considerasi acqua potabile. Mentre ne è sconsigliato l’uso quotidiano e protratto negli anni per tutti.
L’arsenico è un cancerogeno di classe uno ed è molto probabile che sia corresponsabile dell’alta incidenza di tumori nel nostro territorio. Affermare che le cose sono sempre state così significa scansare il problema ed affermare il falso. Nelle rilevazioni alle sorgenti l’arsenico ha avuto un’impennata del 300% (dati USL e ARPAT).
Anche l’incidenza di tumori è in aumento e affermare che questo è in buona parte dovuto allo stile di vita Amiatino, come le conclusioni di uno studio commissionato dalla regione hanno voluto far credere, è un’assurdità (il documento in realtà al suo interno indicava tutt’altro).
Ma la mancanza più grave è che avremmo dovuto ricevere informazioni cautelative e non tranquillizzanti, così da poter tutelare i soggetti sensibili, si sarebbero dovuti avvertire ospedale, casa di riposo, scuole, medici di base e segnalare le fontane pubbliche. Invece, un silenzio irresponsabile e richieste di deroghe per innalzare i livelli di potabilità. Grave è anche l’atteggiamento di alcuni giornali locali che di tanto in tanto sfiorano l’argomento soltanto per minimizzare e rassicurare.
Per questo chiediamo fermamente di porre fine a questo avvelenamento quotidiano, rimuovendo le cause che hanno determinato l’aumento dell’arsenico nelle acque e dandone la più ampia informazione -così come prevedevano le prescrizioni europee- e, nell’immediato, ponendo filtri appropriati in tempi brevi, garantendo che il pagamento di tali filtri non ricada sui cittadini, ma eventualmente usufruendo delle compensazioni ambientali di cui il comprensorio amiatino beneficia.’
Nell’attesa della purificazione della nostra acqua, tra l’altro pagata cara, chiediamo altresì l’immediata istallazione di fontane pubbliche di approvvigionamento dotate di filtri specifici per arsenico e distribuite in zone strategiche del paese. Se questa petizione non dovesse sortire effetto esigeremo una presa di responsabilità scritta e firmata da parte del Sig. Sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica, sulla effettiva sicurezza sanitaria dei livelli di concentrazione raggiunti.
Perchè l’acqua dell’ Amiata deve tornare sicura, per la nostra salute e ancor più per quella dei nostri bambini. Certi di una presa di posizione celere da parte dell’Amministrazione Comunale seguono le firme di chi una risposta attende.
Corriere di Maremma 19 ottobre 2012
Castel del Piano. Quasi 350 le firme di protesta contro l’amministrazione
Arsenico, petizione al sindaco
di Adriano Crescenzi
CASTEL DEL PIANO – Una petizione su arsenico ed acqua è stata consegnata in questi giorni al sindaco Claudio Franci di Castel del Piano. Il sindaco è anche presidente della Società della Salute e da lui queste persone, alle quali si associa anche SoS Geotermia, si attendono una risposta convincente. La petizione popolare è stata presentata dopo che Sos Geotermia, in primavera, rese pubblici i dati delle analisi delle acque in Amiata che confermavano un livello di concentrazione di arsenico molto preoccupante. Ora quasi 350 cittadini (oltre il 7% della popolazione), chiedono al sindaco conto del perché finora non sono state ‘rimosse le cause’ e ‘data informazione’ (come prescritto dalle normative europee) e chiedono di attivare tutte le soluzioni di emergenza possibili. “Sos Geotermia si associa – informa l’associazione – e sostiene la richiesta dei cittadini augurandosi che almeno di fronte a cittadini ed ‘elettori, il sindaco Claudio Franci, ed il Pd tutto, diano una risposta immediata e pubblica”. Di seguito il testo della petizione consegnata al sindaco del comune di Castel del Piano: “Le recenti notizie di analisi delle acque di rubinetto e di sorgente dell’Amiata di cui hanno parlato i giornali e un documento che circola in questi giorni, ci preoccupano molto. Per quanto quasi tutti entro i termini di legge, stabiliti in 10 microgrammi di arsenico per litro come massima concentrazione, ogni valore si trova ben al di sopra della soglia di sicurezza stabilita dall’Organizzazione Mondiale della sanità in due-cinque microgrammi per litro. Oltre tale limite, per bambini di età inferiore ai tre anni, donne gravide e persone affette da varie patologie (epatiche, renali, polmonari…), non è da considerasi acqua potabile. Mentre ne è sconsigliato l’uso quotidiano e protratto negli anni per tutti. L’arsenico è un cancerogeno di classe uno ed è molto probabile che sia corresponsabile dell’alta incidenza di tumori nel nostro territorio. Affermare che le cose sono sempre state così significa scansare il problema ed affermare il falso. Nelle rilevazioni alle sorgenti l’arsenico ha avuto un’impennata del 300% (dati Usl e Arpat). Anche l’incidenza di tumori è in aumento e affermare che questo è in buona parte dovuto allo stile di vita Amiatino, come le conclusioni di uno studio commissionato dalla Regione hanno voluto far credere, è un’assurdità . Ma la mancanza più grave è che avremmo dovuto ricevere informazioni cautelative e non tranquillizzanti, così da poter tutelare i soggetti sensibili, si sarebbero dovuti avvertire ospedale, casa di riposo, scuole, medici di base e segnalare le fontane pubbliche. Invece, un silenzio irresponsabile e richieste di deroghe per innalzare i livelli di potabilità. Grave è anche l’atteggiamento di alcuni giornali locali che di tanto in tanto sfiorano l’argomento soltanto per minimizzare e rassicurare. Per questo chiediamo fermamente di porre fine a questo avvelenamento quotidiano, rimuovendo le cause che hanno determinato l’aumento dell’arsenico nelle acque e dandone la più ampia informazione – così come prevedevano le prescrizioni europee – e, nell’immediato, ponendo filtri appropriati in tempi brevi, garantendo che il pagamento di tali filtri non ricada sui cittadini, ma eventualmente usufruendo delle compensazioni ambientali di cui il comprensorio amiatino beneficia. Nell’attesa della purificazione della nostra acqua, tra l’altro pagata cara, chiediamo altresì l’immediata istallazione di fontane pubbliche di approvvigionamento dotate di filtri specifici per arsenico e distribuite in zone strategiche del paese. Se questa petizione non dovesse sortire effetto esigeremo una presa di responsabilità scritta e firmata da parte del sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica, sulla effettiva sicurezza sanitaria dei livelli di concentrazione raggiunti. Perchè l’acqua dell’Amiata deve tornare sicura, per la nostra salute e ancor più per quella dei nostri bambini”.
Il Tirreno 18 ottobre 2012
Sos Geotermia. Una petizione con 350 proteste al sindaco Franci
CASTEL DEL PIANO – È stata consegnata al sindaco Franci di Castel del Piano una petizione popolare promossa dai cittadini dopo che Sos Geotermia, in primavera, aveva reso pubblici i dati delle analisi delle acque in Amiata che confermavano un livello di concentrazione di arsenico molto preoccupante. «Ora quasi 350 cittadini (oltre il 7% della popolazione), mettendoci la faccia …e la firma, chiedono al sindaco conto di perchè finora non sono state “rimosse le cause”», dice Sos Geotermia. «Le recenti notizie di analisi delle acque di rubinetto e di sorgente dell’Amiata e un documento che circola in questi giorni, ci preoccupano molto – si legge nella petizione – Per quanto quasi tutti entro i termini di legge, stabiliti in 10 microgrammi di arsenico per litro come massima concentrazione, ogni valore si trova ben al di sopra della soglia di sicurezza stabilita dall’Organizzazione Mondiale della sanità in due-cinque microgrammi per litro. Oltre tale limite, per bambini di età inferiore ai tre anni, donne gravide e persone affette da varie patologie, non è da considerarsi acqua potabile. Mentre ne è sconsigliato l’uso quotidiano e protratto negli anni per tutti». L’arsenico è un cancerogeno di classe. Affermare che le cose sono sempre state così significa scansare il problema ed affermare il falso. Nelle rilevazioni alle sorgenti l’arsenico ha avuto un’impennata del 300%. «Anche l’incidenza di tumori è in aumento e affermare che questo è in buona parte dovuto allo stile di vita amiatino, come le conclusioni di uno studio commissionato dalla regione hanno voluto far credere, è un’assurdità. Ma la mancanza più grave è che avremmo dovuto ricevere informazioni cautelative e non tranquillizzanti; invece, un silenzio irresponsabile e richieste di deroghe per innalzare i livelli di potabilità». Nell’attesa della purificazione dell’acqua, tra l’altro pagata cara, Sos Geotermia chiede «l’immediata istallazione di fontane pubbliche di approvvigionamento dotate di filtri specifici per arsenico e distribuite in zone strategiche del paese. Se questa petizione non dovesse sortire effetto esigeremo una presa di responsabilità scritta e firmata da parte del sindaco».