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Arruolati alla geotermia: il caso dell’ex senatore verde Boco

boco arruolatoLeggiamo la puntuale lettera che Dario Conte, presidente del Comitato CasoleNostra, ha scritto e pubblicato all’ex senatore verde Stefano Boco che da quando ha dismesso la giacchetta da senatore si dedica attivamente, come imprenditore stavolta, a promuovere la nuova geotermia binaria.
Aggiorniamo dunque la lista degli “arruolati” alla causa geotermica riprendendo la lettera “Le Ragioni del Dissenso nei Confronti di un ex Senatore dei Verdi ora Presidente della Magma Energy” che ripubblichiamo di seguito (i grassetti sono nostri, ndr).

 

Gentile Presidente,

Lei ha ripetutamente affermato che “non si deve più parlare del Suo trascorso politico come Senatore dei Verdi”. Di fronte a tale richiesta i cittadini sono per lo meno stupefatti. Lei è stato votato per un partito del quale mi auguro fortemente (lo dico nell’interesse della Sua dignità) condividesse appieno gli ideali. Ora, rinnegare il proprio passato non è mai un segno di maturità perché significa affermare di essersi sbagliato in maniera grave proprio ad un’età nella quale gli errori gravi non sono più perdonabili.

Tuttavia, se Lei ora rifiuta quel passato, dovrebbe almeno, sempre per dignità personale, rinunciare anche a quell’inqualificabile privilegio rappresentato dal vitalizio. Lei percepisce 6.203,00 Euro al mese; avendo Lei abbandonato nel 2006 ed essendo oggi il 2016, Lei ha già percepito 120 mensilità pari a 744.360,00 Euro, equivalente (cambio Euro/Lira 1.936,27) a un miliardo, quattrocentoquattordici milioni e seicentoquarantanovemila vecchie lire. E questo, gentile Presidente è una cosa poco nobile, un’offesa ai Lavoratori e ai Pensionati che si sono spaccati la schiena per anni e che faticano ad arrivare a fine mese.

Queste cose gliele avevo fatte già notare Venerdì 7 Febbraio 2014. Sono passati venticinque mesi, Lei ha incassato nel frattempo dallo Stato 65.075,00 Euro, pari a 126 milioni duemiladue centosettanta lire. E questo è puro guadagno senza lavoro, in altri termini senza che lei debba offrire in cambio alcun servizio ai cittadini. Un dono che persone pur in difficoltà economica sono costrette a farLe, solo perché lei è stato votato nel partito dei Verdi. Allora perché, visto che non vuole più sentir parlare del Suo passato, coerentemente non rinuncia ad un intollerabile privilegio medievale, devolvendo il tutto in beneficenza? La prego scriva due righe pubbliche, se trova le parole.
Consideriamo ora il Suo incomprensibile bisogno di guadagnare ancora più denaro pur avendo un reddito garantito di 6.203,00 Euro al mese. Come spiegare altrimenti la Sua incredibile pervicacia nel perseguire un progetto devastante per un Territorio unico al mondo? Il Dottor Batini e Lei avete detto che “nulla sarebbe stato fatto a fronte di un’opposizione dei Cittadini”; lo avete detto, e lo avete ripetuto, sottolineando con forza la verità di radicondoli vs bocoquesta affermazione. Ora, l’opposizione dei Cittadini è stata possente, univoca, intelligente e disinteressata. Vi è bisogno d’altro per fare le valigie e andarsene rinunciando ad un Progetto antistorico e irrispettoso dei valori profondi del Paesaggio sanciti dall’Articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana che lei ha preso l’impegno di rispettare durante il suo incarico di governo?

Da ultimo, occupiamoci della Sua evidente noncuranza per gli altri Imprenditori. L’Alta Val d’Elsa, ha puntato con persone illuminate, su un turismo sostenibile, divenendo un modello esemplare a livello europeo. In questa realtà che conta centinaia di eccellenze, turistiche e agro-alimentari incompatibili con l’introduzione di centrali devastanti. Lei, senza alcun criterio architettonico, paesaggistico, urbanistico o estetico (mi dimostri il contrario, se riesce, però con dati messi nero su bianco) vorrebbe inserire camuffandole per iniziative eco-compatibili, centrali geotermiche destinate esclusivamente a produrre energia da vendere, perché nel Senese di energia non vi è proprio bisogno e in Italia ancora meno. Lei o il Dottor Batini, potreste di grazia indicarci dove avete costruito l’ultima innovativa centrale; lo chiedo perché pare (ripeto pare …) che non ne abbiate costruita nessuna. Inoltre, nel Vostro plan (in inglese fa molto più chic) le centrali sono ricoperte di fiori, uccellini, gerani, oleandri, piante ornamentali e i tubi non si vedono! Ma come fanno quei cialtroni di Ecologisti a non apprezzare la meravigliosa bellezza di queste costruzioni?

Dal punto di vista tecnico poi, Le spiace spiegare come si possa voler realizzare una Centrale senza aver mai fatto dei collaudi veri.
Mi spiego diversamente; Lei ricorderà che anni fa, i modelli già definitivi della Mercedes Classe A furono ritirati clamorosamente dal commercio perché durante le prove sulla neve in Finlandia si erano miseramente capovolti. Ci fu una retromarcia storica e i modelli furono profondamente modificati in modo da renderli stabili. Anche le macchine più banali subiscono i crash test per valutarne la resistenza in caso di urto pericoloso e subiscono numerosi stress test per valutare l’affidabilità del modello stesso. È possibile che si costruisca una centrale senza aver mai fatto prove di questo tipo? Almeno ENEL ha un’esperienza centenaria, mentre nel caso delle Vostre centrali dovremmo solo fidarci dell’affermazione:
“sono belle, sono pulite, sono sane, sono ecocompatibili, sono meravigliose, non fanno rumore, non producono danni, favoriscono migliaia e migliaia posti di lavori, rendono un’immensa ricchezza che verra’ distribuita su tutto il territorio”. Sulla base di quale prototipo e di qual ecollaudo? C’è stata un’età in cui come tutti leggevo le fiabe ed ero convintissimo che fossero vere; purtroppo quel tempo è passato ma sembra che per la sua società le fiabe rimangono un caposaldo della comunicazione.

Mi fermo qui ma sono prontissimo a sostenere con Lei e con il Dottor Batini un dibattito pubblico, dovunque e in qualunque data. Anche perché, con il sacrificio di tanti amici perbene e con la schiena diritta, ci siamo fatti carico di analisi importanti soprattutto sull’impatto tragicamente negativo della geotermia sull’economia di un Territorio del quale, mi lasci concludere, ne’ Lei ne’ il Dottor Batini mostrate di aver capito le potenzialità profonde e la bellezza.

Dario Conte
Presidente CasoleNostra

Affinché possa rispondere adeguatamente, visto che non l’ha mail fatto prima, Le ricordo le tre lettere che Le avevo inviato:

Domenica 12 Febbraio 2014 (senza risposta)
Venerdì 07 Febbraio 2014 (senza risposta)
Lunedì 23 Marzo 2015 – Resoconto della riunione al Palazzone di Colle (senza risposta!)

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QUI LA RECENTE CONTESTAZIONE DI BOCO A RADICONDOLI

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suCasoleNostra;

suItalia Nostra Firenze.

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AGGIORNAMENTO IMPORTANTE SU ILSOLE24ORE.COM DEL 18 APRILE 2016

Gli interessi del “quartierino” sul settore geotermico
di Ivan Cimmarusti e Sara Monaci

Il “quartierino” dell’inchiesta di Potenza puntava a condizionare con norme di legge anche il settore geotermico. In questo campo il contatto utile sarebbe stato Stefano Boco (non indagato), gia’ sottosegretario dal 2006 al 2008 per le Politiche agricole e forestali (governo Prodi). E’ quanto emerge dalle nuove carte dell’indagine investigativa.

L’obiettivo di Boco era di incontrare l’allora ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi, attraverso il “quartierino romano”. Secondo la squadra mobile di potenza, Boco – in qualità di presidente del consiglio di amministrazione e consigliere delle società Magma Energy Italia srl e consigliere della Tosco Geo srl, entrambe controllate dalla Graziella Green Power – avrebbe cercato attraverso Gianluca Gemelli e Nicola Colicchi un contatto per le aziende di geotermia per le quali lavora.
In questo filone non ci sono né indagati. Tuttavia la squadra mobile della Polizia di Potenza sviscera tutta la vicenda in un capitolo contenuto nella terza informativa depositata alla Procura della Repubblica di Potenza, nell’inchiesta sul petrolio in Val d’Agri. Per gli investigatori questa vicenda sarebbe da mettere in relazione con l’emendamento alla Legge di Stabilità 2015 presentato dal deputato Ignazio Abrignani, che prevede agevolazioni per le società di geotermia.
Lo stesso Colicchi, in una intercettazione del 2 dicembre 2014, afferma che di «quell’emendamento non ce ne frega niente…quello era l’emendamento presentato da Abrignani che evidentemente l’ha ripresentato, ma è una marchetta, evidentemente per qualche impianto (di geotermia, ndr) che a lui interessa».

L’APPUNTAMENTO
Non è chiaro sulla base di quali riscontri la polizia ritenga esserci un nesso tra gli interessi di Boco e l’emendamento. Sta di fatto che il 9 dicembre Gianluca Gemelli sembra sia stato contattato precedentemente dallo stesso Boco. Ne parla con la compagna, l’ex ministro Guidi, la quale spiega che dovrà incontrare l’imprenditore: «Come si chiama quello lì che deve venire a parlarmi». «Stefano Boco, Stefano Boco», chiarisce Gemelli. La Guidi, dunque, spiega alla sua segretaria che «questo Stefano Boco, che mi vuol venire a parlare di geotermico…quando ti chiama bisogna che gli diamo un appuntamento». Poco dopo Gemelli invia un sms a Boco: «Ciao Stefano, chiama la segretaria che ti fa avere un appuntamento per la prossima settimana. Ti chiedo di darmi riscontro non appena ti conferma l’appuntamento». In una successiva telefonata, Gemelli «contatta nuovamente Boco», riassumono gli investigatori, per dire che all’incontro avrebbe partecipato anche il deputato Marco Donati ( estraneo alla vicenda). Inoltre, continua la squadra mobile nell’atto, «Boco spiega che si tratta della persona che gli ha presentato l’altro giorno. Gemelli risponde di ricordare, aggiungendo che si tratta di un deputato o senatore».

LA REGIONE TOSCANA
Le mire dell’ex sottosegretario, secondo gli investigatori della squadra mobile, emergerebbero il 16 gennaio. Il giorno precedente, infatti, il quotidiano Il Tirreno pubblica un articolo dal titolo: «Geotermia, ora basta con la corsa sfrenata. La Regione (Toscana, ndr) ha imposto una pausa di sei mesi all’apertura di nuovi pozzi. Attualmente ci sono 31 siti per la ricerca di questa preziosa energia». Nell’articolo si citano anche le società Magma Energy e Tosco Geo, di cui Bosco è nei consigli di amministrazione. Inoltre, nello stesso articolo si legge che «non è improbabile che qualche società si senta colpita» dalla decisione della Regione Toscana «e faccia ricorso al Tar». Così, il 16 gennaio Boco invia un sms a Colicchi: «Prova se vuoi a capire cosa è il problema. Tar e emendamento sono le sole vie rimaste». Non e’ chiaro a quale legge facciano pero’ riferimento, visto che la Stabilita’ a quel punto era gia’ stata approvata.