Sabato 12 maggio il Coordinamento SOS Geotermia ha organizzato a Castel del Piano un’assemblea pubblica “Arsenico e acqua potabile: tra limite normativo e rischi per la salute”. In una sala consiliare strapiena si è svolto un incontro in cui, dopo anni si silenzio e bugie da parte di chi avrebbe l’obbligo di informare la popolazione, si è discusso dell’aumento di Arsenico nelle acque amiatine ad uso potabile e le ricadute sulla salute.
Il prof.Roberto Barocci, del “Forum Ambientalista di Grosseto” ha dimostrato in maniera chiara e documentata come la Geotermia sia la causa principale di tale aumento e come ciò sia un rischio gravissimo per la salute pubblica (si allega relazione). E’ altrettanto documentato come gli amministratori siano da sempre a conoscenza di questo pericolo: infatti i documenti mostrati provengono tutti da fonti istituzionali e scientifiche; ma i cittadini, pur avendone diritto, non hanno mai ricevuto adeguata informazione.
Il dott.Marchi di “Medicina democratica” ha quindi illustrato i danni alla salute provocati dalle varie sostanze connesse alla attività geotermica, come l’Arsenico, appunto, ma anche il Boro, il Mercurio, l’Ammoniaca, l’Acido Solfidrico. Tutte presenti in grandi quantità nell’acqua o nell’aria dei comuni geotermici.
In particolare l’Arsenico, cancerogeno di primo livello, è presente, e in aumento dagli anni 1999-2000, nelle acque amiatine anche se ricondotto con costose filtrature e miscelazioni entro limiti di legge, ma non entro limiti tollerabili per l’organismo umano, soprattutto per bambini e donne in gravidanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, auspica un livello di 0,2 microgrammi/litro di Arsenico nell’acqua e comunque non superiore ai 2.
Un ponte ideale che attraversa gli oceani si è stabilito con l’intervento di Jorge Hueche del parlamento Mapuche di Koz Koz (Cile) che ha raccontato l’esperienza del suo popolo che si è opposto alla devastazione della propria terra ad opera della stessa ENEL.
La resistenza del popolo Mapuche, come quella di noi amiatini, non è altro che il tentativo di riportare le comunità e la terra – cioè la democrazia – al centro dell’agire quotidiano, invece che il profitto.
Il pubblico presente ha dimostrato incredulità ed indignazione di fronte ai dati esposti ed al silenzio che per anni ed anni è stato fatto calare sulla questione geotermica in Amiata. Appunto assenti anche a questo incontro gli amministratori, mentre Tiberi del Pd, autodefinitosi rappresentante dei sindaci dei comuni geotermici dell’Amiata, tradendo il disagio e l’insofferenza di tutta la classe politica locale verso chi inizia ad informare i cittadini, si esibiva in un intervento chiaramente provocatorio arrivando ad accusare di terrorismo i relatori che, confermando i dati, si sono detti disponibili a produrre la documentazione di fronte a qualsiasi tribunale.
Dopo le multe a S.Fiora per ‘volantinaggio abusivo e indecoroso’ di poche settimane fa, gli amministratori continuano a preferire il silenzio o le minacce al confronto con i loro cittadini ed ‘elettori’.
Chiediamo la rimozione delle cause che generano l’aumento di Arsenico nelle fonti, continua la battaglia per la chiusura delle vecchie centrali e soprattutto ci opponiamo alla costruzione di nuove a Bagnore e al riassetto dell’area di Piancastagnaio.
Ricordiamo, inoltre, che è partita la raccolta di firme per la petizione dei cittadini che chiedono che vengano posti dei filtri per l’arsenico nell’acquedotto.
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