Giunta regionale toscana e ANI: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

La Giunta Regionale Toscana, dopo che il Consiglio dei Ministri il 10.09.2020 aveva impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale sulle ANI (aree non idonee alla geotermia) reagisce secondo il detto “errare è umano, perseverare è diabolico”.

 

La Giunta della Regione Toscana ha adottato una Delibera, la n. 15 del 18/01/2021, con cui propone al Consiglio Regionale la revoca della precedente Delibera n. 41 del 7 Luglio 2020 di “Modifica del Piano ambientale ed energetico regionale (PAER) ai fini della definizione delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica in Toscana. Adozione ai sensi dell’articolo 19 della l.r. 65/2014” e la successiva riadozione, con un contenuto in gran parte identico.

Il motivo addotto sembrerebbe in realtà sostanziale, in quanto si afferma che due allegati alla precedente proposta di Giunta, adottata poi dal Consiglio, erano incompleti: ed in effetti sia la Relazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sia la Sintesi non Tecnica, sulle cui intestazioni appariva la dicitura “BOZZA”, mancavano di due paragrafi fondamentali (8. Definizione e confronto delle alternative, e 9. Valutazione degli effetti potenziali). Comunque la sostanza del provvedimento non cambia di una virgola, dal momento che la Variante al PAER descritta nell’Allegato A1 rimane perfettamente identica alla precedente versione, senza alcun ripensamento rispetto alle dirompenti osservazioni formulate da numerosi organismi, Enti, comitati e privati cittadini.

Occorre anche dire che lo stesso Consiglio dei Ministri, con Delibera del 10/09/2020, ha impugnato la Legge Regionale n. 73 del 24/07/2020 con cui la Regione, all’art. 2, dichiarava immediatamente efficace l’individuazione delle Aree Non Idonee effettuata con l’atto del Consiglio, ed applicabile anche ai procedimenti in corso: lo Stato, con questa impugnativa, rivendicava la competenza assoluta sulle aree soggette a vincoli ambientali che, secondo le indicazioni fornite con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10/09/2010, avrebbero dovuto essere dichiarate “non idonee” ad ospitare impianti geotermoelettrici e non, come deciso dalla Regione, soggette ad eccezioni.

Fatto sta che sulla questione delle Aree Non Idonee si è determinato un intoppo istituzionale di eccezionale portata: era apparsa assolutamente incomprensibile la forzatura messa in atto dalla Regione con l’inserimento all’interno di una legge di una norma che rendeva immediatamente efficace un provvedimento la cui procedura era ancora in corso: infatti fino al 27 Settembre 2020 potevano essere presentate osservazioni da parte di tutti gli interessati, su cui poi il Consiglio Regionale avrebbe dovuto esprimersi con l’approvazione definitiva. Inoltre, come detto sopra, numerosi Enti, in particolare tutte le Soprintendenze della Toscana, avevano espresso giudizi estremamente negativi sulle scelte contenute nell’atto, palesemente difforme rispetto alle indicazioni ministeriali.

Ora, mentre sul contenuto del provvedimento pende il giudizio della Corte Costituzionale che deve decidere in merito all’impugnativa promossa dal Consiglio dei Ministri, la Regione riafferma la propria indefessa intenzione di procede alla riadozione della Variante al PAER nelle stesse forme e con gli stessi contenuti della precedente: come dire, “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.

Rete Nazionale NOGESI (NO Geotermia Elettrica Speculativa e Inquinante)

Comunicato del 29/1/2021