27 giugno 2021, dopo il terremoto a Strasburgo. L’APPELLO DEL COMITATO SCANSANO SOS GEOTERMIA: LA REGIONE BLOCCHI I PROGETTI IN DISCUSSIONE

Dopo il terremoto di ieri, 26 giugno 2021, a Strasburgo, il Comitato Scansano Sos Geotermia lancia un nuovo appello alla Regione Toscana.

 

 

 

“La Regione Toscana blocchi i permessi di ricerca geotermica concessi a Scansano e a Magliano per un​ elementare principio di precauzione, doveroso per gli amministratori pubblici”: il Comitato Scansano Sos Geotermia si appella agli​ amministratori pubblici​ perché fermino progetti in tutta evidenza non sicuri rilasciati in maniera illogica ed incomprensibile.

L’elenco degli ‘incidenti è ormai lungo: Strasburgo è l’ultimo caso e il più preoccupante. La società Fonroche aveva avviato ad ottobre sperimentazioni per la realizzazione della centrale in Alsazia. Dopo le prime smentite, a​ dicembre ha dovuto ammettere che i​ terremoti​ ripetutisi nella zona erano​ “indotti”​ ​ dalle prove di reimmmissione nel​ sottosuolo di acqua a forte pressione. Il progetto è stato bloccato e, a sei mesi di distanza, è arrivata la scossa più forte, 4.4.

Come a Basilea nel 2006, come a Latera, in provincia di Viterbo, nel 2002.​ La​ remissione del fluido a forte pressione provoca radicali modifiche negli equilibri del sottosuolo, provocando terremoti. E’ la stessa tecnologia proposta dalle società che hanno ottenuto i permessi di ricerca a Scansano, due, e a Magliano in Toscana: paesi sulle colline metallifere di origine vulcanica, dove il sottosuolo è ricco di sostanze pericolose come arsenico e mercurio. Dove edifici di pregio storico, come il Castello di Montepò o la Fattoria Sforzesca a Scansano o ancora la Cinta Muraria di Magliano in Toscana ​ non meritano una prova di tenuta sismica. Aree, oltretutto riconosciute dalla Regione stessa come “Non Idonee allo sfruttamento geotermico”.

Tanti indizi – dice Matteo Ceriola,​ portavoce del Comitato – fanno una prova. Chiediamo alla Regione Toscana di fermarsi prima che sia troppo tardi. Meglio farlo prima di realizzare quei progetti che dopo,​ per rincorrere danni inestimabili e irreparabili. Sollecitiamo anche, associandoci alle richiesta avanzata da Bice Ginesi, candidata alle​ prossime amministrative per il Comune di Scansano, gli Assessori competenti, Monia Monni e Leonardo​ Marras, ad incontrare la popolazione colpita da quei progetti per dare spiegazioni e rassicurazioni.

Intanto, in attesa che ad ottobre il Tar si pronunci sui ricorsi presentati contro i progetti, proseguiamo la raccolta di firme a sostegno della richiesta di revoca dei provvedimenti e delle osservazioni al​ Paer che propone una disciplina della Aree Non Idonee con tutta evidenza inadeguata a tutelare territori​ vocati alla produzione agroalimentare di qualità e ad un turismo​ rispettoso dell’ambiente”.

Comitato Scansano Sos Geotermia