La nuova legge per la geotermia in Toscana: un’occasione perduta per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini

Mentre con la DGRT 344 la Regione Toscana nel 2010 fissava i valori limite anche per le emissioni di Ammoniaca, Arsenico e Acido Borico, nella nuova legge, (scarica qui il testo finale con allegati), varata ieri dal Consiglio regionale, tali valori limite non sono indicati. Nè vengono posti valori limite alle emissioni della CO2 e Metano che sono riconosciuti come gas clima alteranti per eccellenza e le centrali dell’ENEL ne emettono più delle centrali a combustibili fossili.

Mentre nel Piano ambientale ed energetico (PAER), approvato con deliberazione n.10 del Consiglio regionale l’11.2.2015, il rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti nel comprensorio geotermico del Monte Amiata è subordinato al rispetto del limite di 100 MW, ora tale limite, riproposto con un emendamento alla legge da Sì Toscana a Sinistra, non è stato approvato dalla Maggioranza.

Mentre nel 2010 era stata prevista la misurazione in continuo degli inquinanti in uscita dagli impianti, di fatto mai realizzata da ENEL, nel 2019 tale misurazione in continuo viene espressamente esclusa per il mercurio, l’arsenico, il biossido di zolfo, il boro, l’ammoniaca, il PM10 e il PM2,5 e prevista per il solo acido solfidrico.

Ma questi consiglieri del PD ci ritengono davvero così stupidi e incapaci di fare un semplice confronto tra i numeri e le concentrazioni limite degli inquinanti emessi e riportati nelle leggi? Come si permettono questi signori di affermare l’esatto contrario di quanto hanno approvato con la nuova legge?

“Questa legge fa fare un passo avanti” ha detto il consigliere Bezzini. “E’ frutto di un lavoro qualificato” gli ha fatto eco Pieroni. “Consente di tenere insieme lo sviluppo con il rispetto e la qualità dell’ambiente” ha aggiunto Mazzeo. E’ stato persino affermato da Nardini che “si può coniugare il rispetto del territorio con l’utilizzo delle migliori tecnologie oggi a disposizione”, quando non si è posto un limite alle centrali di prima generazione, ormai superate in tutto il mondo civile. Non poteva mancare il giudizio positivo di Marras: “più qualità ambientale rispetto allo sfruttamento industriale”.
Affermano tutti belle parole e praticano l’opposto di quanto affermano.

Dopo le Osservazioni presentate in Regione al progetto di un’altra centrale a Piancastagnaio, la PC6, siamo ora impegnati a presentare Osservazioni al nuovo progetto di centrale alla Triana, in Comune di Roccalbegna, ma domandiamo: questo personale politico, che mentre afferma di perseguire con la nuova legge“il miglioramento del quadro esistente” approva l’esatto contrario, merita la nostra disponibilità al dialogo partecipativo?
Ad esempio, il comma 5 dell’art.24 del Testo Unico Ambientale del 2006 citava a proposito della partecipazione dei cittadini alla procedura di VIA: “Il provvedimento di valutazione dell’impatto ambientale deve tenere in conto le osservazioni pervenute dai cittadini, considerandole contestualmente, singolarmente o per gruppi”. Esso è stato cancellato dal Governo Gentiloni con l’ art. 13, comma 1, del D.Lgs. 104 del 16 giugno 2017, sempre invocando un maggiore coinvolgimento dei cittadini alle loro scelte, così che possono non rispondere più alle Osservazioni dei cittadini.
Possiamo fare finta di non vedere?

SOS Geotermia

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