GEOTERMIA E AREE NON IDONEE. LA REGIONE TOSCANA PROVA A FARE IL “PACCO” AI SINDACI

L’assessora regionale toscana all’ambiente Fratoni convoca i sindaci “geotermici” per fargli inghiottire l’amaro calice: impianti dappertutto e nessuna voce in capitolo per i territori.

 

 

Nell’incontro del 19 giugno u.s. la Regione, per bocca dell’assessora Fratoni, rende esplicito quanto si temeva dopo la pubblicazione delle Linee Guida delle ANI (aree non idonee) per la geotermia: i Sindaci non potranno escludere il loro comune dall’assalto geotermico, neanche se tale posizione fosse giustificata da vincoli, progetti o altra destinazione che si vuole dare, magari per sostenere e sviluppare turismo e agroalimentare di qualità come si sta facendo in tanti territori; potranno però godere di più tempo, fino al 31 agosto, per  decidere dove comunque nel loro comune si faranno obbligatoriamente centrali geotermiche (!).

Ma il “pacco” doveva ancora arrivare: perché anche se si giungesse in questo modo a definire le Aree Non Idonee, la assessore Fratoni comunica che la Regione potrà comunque derogare -magari con una procedura più complessa- e dare il via libera anche ad impianti che fossero ospitati nelle “aree non idonee” (!!!): il “pacco” è servito, anche se di ciò non c’è alcuna traccia nella DGR n. 516 e relative LINEE GUIDA (allegato A) che ha dato il via alle ANI”!

La Regione Toscana, forse in ritardo, si deve essere resa conto che le localizzazioni degli impianti già in itinere di istruttoria se venissero inserite nelle “aree non idonee” comporterebbero l’annullamento delle istruttorie, e non solo quelle “regionali”, ma anche quelle che hanno ricevuto la compatibilità ambientale dal MATTM (Ministero dell’Ambiente) come Montenero e attualmente in VIA come Lucignano, Cortolla, Casa del Corto, Castelnuovo, rispettivamente nei comuni di Castel del Piano, Radicondoli, Montecatini Val di Cecina, Piancastagnaio, Castelnuovo Val di Cecina.
Con grandi problemi anche con le ditte e qualche schizofrenia in più! E quindi cerca di cambiare le regole in corsa!

Si racconta di scontri e della giusta indignazione di tanti sindaci che vedono così svilire il loro ruolo e censurare le loro posizioni, nonché il rischio di gettare alle ortiche tanto lavoro per promuovere i loro territori cercando e sviluppando una economia legata alle eccellenze del territorio e non all’industria inquinante e speculativa, che – secondo dati ormai inoppugnabili- porta solo miseria nei territori.

Il bluff portato in scena dalla Regione avvalora quanto abbiamo recentemente affermato sia sullo sbandamento del PD che sull’insufficienza della proposta sulle ANI che -appunto- non tiene in nessun conto di tutte le problematiche e i rischi che le centrali geotermiche portano ai territori, né dei pareri e delle posizioni di sindaci e cittadini.

La Rete NoGESI esprime solidarietà e sostegno a tutti quei Sindaci “traditi” dalle sortite dell’assessora Fratoni e torna a chiedere se davvero il presidente Rossi vuole scatenare una guerra in Toscana per pochi MW, neanche indispensabili per il “burder sharing”.

Chiede inoltre alle forze politiche in Consiglio Regionale di censurare la sortita dell’assessore Fratoni (peraltro non prevista dalla DGR n. 516), e che- sulla materia- si fermino le procedure, si sospendano le delibere sulle ANI e si giunga ad una legge organica, attraverso una nuova moratoria, come anche chiesto dai consiglieri Scaramelli e Bezzini (del PD) nella assemblea di Piancastagnaio del 29 maggio scorso.


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