Apprendiamo da un articolo di Bernacchi su La Nazione di oggi (vedi sotto) che l’assessora Bramerini ha intenzione di portare in Consiglio regionale una delibera che ‘semplifichi l’iter autorizzativo‘ per le prospezioni geotermiche, che significa evitare alle aziende (leggi, soprattutto, Enel) che intendono avviare ricerche per attività minerarie e geotermiche, le regole in materia di Vas (Valutazione ambientale strategica), Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e Valutazione di Incidenza.
A fronte delle richieste delle popolazioni amiatine e dei comitati che invece, dati alla mano, sono preoccupati tali attività siano causa di gravi danni alla salute ed al territorio -ricordiamo che sull’Amiata c’è una incidenza di morti da tumore di 14 casi/anno in più rispetto alla media con l’arsenico ormai ai limiti di legge- e che chiedono una ‘moratoria’ dell’attività geotermica, la Regione pare intenzionata a procedere speditamente superando tutte le richieste ed i rilievi presentati e a cui non sono state date risposte.
Ci sembra che la filosofia adottata in Valsusa per forzare la mano sulla TAV per superare le opposizioni di una intera popolazione contro un’opera costosa, inutile e dannosa, abbia fatto scuola anche presso la nostra Regione, che ancora una volta si mostra più che disponibile, diremmo ‘prona’, verso il nascente business ‘green’ delle energie rinnovabili, ma che tali non sono, eliminando anche quelle regole minime di salvaguardia dell’ambiente.
La politica ha ormai abdicato alla sua funzione di rappresentanza dei cittadini è diventa subalterna e complice alla voracità degli affari, ad un’economia di rapina che pur di aumentare il fatturato divora persone e territori.
Sos Geotermia lancia un allarme a tutta la popolazione, ai comitati, alle associazioni, affinchè dall’Amiata si alzi forte una richiesta di moratoria dell’attività geotermica e di sviluppo economico e sociale compatibile con il territorio, chiedendo che la proposta presentata dell’ass.Bramerini venga ritirata e venga avviato un ‘serio’ dibattito scientifico in merito.
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Ricerche geotermiche. Ecco una proposta per rendere l’iter più semplice
di Cristiano Bernacchi
AMIATA – LA REGIONE Toscana ha in mente di semplificare le attuali procedure per le ricerche geotermiche. E’ l’Assessore Regionale all’ambiente e all’energia Annarita Bramerini che lo propone, attraverso la presentazione di una proposta di deliberazione in Consiglio Regionale che prevede la semplificazione delle procedure amministrative sulla verifica di assoggettabilità delle attività di ricerca mineraria per minerali solidi, acque termali e minerali e per la geotermia. LA PROPOSTA dell’assessore amiatino è stata seguita da una lettera inviata ai rispettivi presidenti di Uncem, Anci e Upi dove ricorda che la verifica di assoggettabilità è una tipologia di valutazione ambientale prevista dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale e che la possibilità di escludere alcuni progetti da tale procedura è prevista dal comma 3 dell’articolo 43 della legge regionale del 2010 in materia di Vas (Valutazione ambientale strategica), Via e Valutazione di Incidenza. Se il Consiglio si pronuncerà favorevolmente sulla proposta fatta dall’assessore all’Ambiente, le attività di ricerca superficiali e non invasive saranno automaticamente escluse dalla procedura di valutazione, mentre rimarranno soggette a tale valutazione solamente le attività minerarie «profonde», che riguardano scavi, trivellazioni e pozzi.