The Times, 26 novembre 2019. Art attack contro le centrali!

Sul prestigioso quotidiano inglese The Times è apparso questo articolo che riproduciamo e riportiamo tradotto.
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UNA LOTTA A COLPI DI ARTE
UNA SCULTRICE HA INTAGLIATO UN VOLTO IN UNA PIETRA DI GRANDI DIMENSIONI PER PROTESTARE CONTRO UNA CENTRALE GEOTERMOELETTRICA IN TOSCANA
Una scultrice affronta il problema dell’inquinamento
di Tom Kington

La scultrice Emily Young

L’opera più recente di una scultrice britannica è un volto scolpito in pietra nelle colline toscane come forma di protesta contro la costruzione di una centrale geotermoelettrica.
Emily Young, che è stata definita la più grande scultrice in pietra vivente della Gran Bretagna, sta scolpendo il volto di una divinità etrusca in una gigantesca pietra affiorata dall’incontaminato fiume Zancona in prossimità di Castel del Piano. “La scultura è l’espressione della profonda preoccupazione e della rabbia dell’amministrazione locale e degli abitanti della zona”, ha dichiarato la sessantottenne Young, aggiungendo: “Un paradiso come questo merita un intervento di tutela urgente perché è patrimonio dell’umanità”.
Young ha già collaborato con i pescatori nella lotta contro la pesca a strascico, un tipo di pesca illegale, in prossimità delle coste toscane facendo collocare sul fondale marino grosse teste in pietra da lei scolpite che fanno impigliare le reti che devastano la vegetazione che serve da nutrimento ai pesci.

L’opera in corso di realizzazione in Amiata

Adesso ha nel mirino le centrali geotermoelettriche del Monte Amiata, il cui numero è in aumento, che estraggono vapore termico da 3000 metri di profondità per alimentare impianti di generazione elettrica. Gli attivisti locali denunciano la presenza di metalli pesanti come il mercurio nelle emissioni delle centrali, con conseguente aumento dei casi di tumore mentre la falda freatica si abbassa e le acque del fiume vengono utilizzate a scopo di raffreddamento.
Young sta scolpendo il volto di Cautha, la divinità dell’alba adorata dagli Etruschi che popolavano questo territorio prima dell’arrivo dei Romani e che consideravano sacro il Monte Amiata. “La lavorazione della pietra viva sta a simboleggiare il desiderio degli abitanti della zona di difendere le acque del fiume da interventi di estrazione su larga scala”, ha dichiarato la scultrice aggiungendo: “È un piccolo gesto ma è una forma di opposizione poetica alla scellerata distruzione dell’ambiente”.
Una campagna contro le centrali geotermoelettriche è già stata lanciata da cittadini britannici che vivono nella zona, tra cui Charlotte Horton che gestisce una struttura ricettiva all’interno di un castello locale che risale all’anno 1000. Horton ha dichiarato: “Quello che sta facendo Emily Young è molto importante per attirare l’attenzione su queste centrali che emettono la stessa quantità di anidride carbonica di una centrale a carbone”.
Young dice di non sapere se sia legale in Toscana trasformare una pietra in un volto ma Elena Basile, residente italiana della zona, produttrice di vino e di olio, che appoggia l’iniziativa di Young, sostiene che non è assolutamente un problema: “Il fiume scorre vicino a casa mia e l’opera di Emily si trova sul mio terreno, dove posso fare quello che mi pare”.

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