Archivio mensile:Dicembre 2019

Geotermia inquinante e speculativa: Rossi, ma di quale raddoppio vai cianciando?

Basta incentivi alle false rinnovabili, i cambiamenti climatici si combattono chiudendo le centrali e non reintroducendo gli incentivi.

 

 

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”, è un aforisma attribuito erroneamente a volte a Goethe e a volte a Goebbels, ma che sicuramente ben rappresenta le continue uscite del governatore della Toscana Rossi in materia di centrali geotermoelettriche.
In particolare riferito al rispetto della salute e alla sostenibilità ambientale di dette centrali; Rossi lo ripete ad ogni occasione, in dichiarazioni e interviste sul tema.

Da ultime le dichiarazioni del 13 dicembre scorso al Mandela Forum, durante il 23esimo Meeting dei diritti umani, dove il Rossi riassume la sua visione della geotermia, partendo dall’assioma che “la geotermia è la fonte energetica rinnovabile…” e che si è “…passati alla coltivazione del bacino, in modo da rendere sostenibile nel tempo la produzione di energia, fino a giungere alla legge 7 del 2019 approvata dalla Regione che impone ulteriori innovazioni di carattere ambientale…”.
Che la geotermia non sia rinnovabile e compatibile con salute e ambiente, ormai da anni è stato certificato, non dai comitati, ma in studi e relazioni anche della stessa regione. Gran parte di questa documentazione è anche reperibile sul nostro sito.

Ma stavolta Rossi si spinge oltre, dichiarando che “la geotermia è un’energia alternativa soprattutto se si catturano le emissioni di CO2 come stiamo facendo…”, peccato che le centrali geotermoelettriche amiatine “dal punto di vista dell’ACP [potenziale di acidificazione], l’impatto… …è in media 2,2 volte maggiore dell’impatto di una centrale a carbone” (Basosi).
Inoltre le centrali geotermoelettriche toscane, nonostante i filtri Amis, hanno emesso nel 2018: 2.961.119 tonnellate di CO2 , 8.181 tonnellate di Acido solfidrico,12.150 Kg di Anidride Solforosa, 7.510 tonnellate di Ammoniaca, 244 Kg di Arsenico, 250 Kg di Antimonio, 2.271 Kg di Mercurio, 43.348 tonnellate di Metano, circa 303 tonnellate di Monossido di Carbonio (dati calcolati utilizzando le emissioni per ogni MWh geotermoelettrico dallo studio “Data analysis of atmospheric emission from geothermal power plants in Italy” pubblicato nell’agosto 2019 da Ferrara, Basosi, Parisi).
Di queste, le centrali del Monte Amiata, sempre nonostante i filtri Amis, hanno emesso nel 2018: 517.000 tonnellate di CO2, 12.282 tonnellate di metano, 314 tonnellate di Acido solfidrico, 563 tonnellate di Ammoniaca, 68 Kg di Arsenico, 154 Kg di Mercurio (dati ricavati dai controlli eseguiti da ARPAT). E comunque, le ipotesi di cattura della CO2, prevista dalla nuova legge regionale n. 2/2019, prevederebbero la riduzione di un misero 10% per le eventuali nuove centrali flash.

Tutti dati che il governatore Rossi dovrebbe ben conoscere, ma omette, anche perchè, sulla scia dell’attenzione mondiale sui cambiamenti climatici, si concentra solo sulla CO2 è dichiara, senza temere il ridicolo, “vogliamo sviluppare un piano che consenta di piantumare attorno a Firenze tanti alberi così da consentire di diminuire la CO2 e ripulire aria in modo decisivo…”.
Cioè, ci faccia capire, per risolvere il problema delle emissioni nell’area geotermica di Larderello e del monte Amiata basterà piantare “tanti alberi” a Firenze?!

Senza contare che proprio l’Amiata negli ultimi anni è sotto attacco di tagli dissennati del bosco da parte di soggetti sicuramente autorizzati dagli enti locali, che ha scatenato proteste di cittadini e associazioni.

Sorvoliamo, in questa sede, sul problema salute, con indici di mortalità e patologie maggiori della media rilevate dall’Ars che però continua a “studiare il caso”, magari sperando di trovare che “tutto va bene”, ma incappando invece in altri guai, vedi l’anomala presenza di Tallio nelle analisi del recente studio InVetta…

Fin qui le dichiarazioni di Rossi potrebbero essere archiviate, con un sorriso, come “cose già dette e ridette”, ma il nostro governatore sfodera l’asso nella manica e dichiara che “…quindi la geotermia può passare dal 30 al 60%, compresa la bassa e la media entalpia…”.

Quindi, senza scontentare Enel con le sue centrali a emissioni libere in atmosfera, vorrebbe incentivare anche le nuove centrali binarie ed arrivare, allegramente, al RADDOPPIO delle centrali, tema tanto caro al suo ex compagno di partito Renzi che già nel 2016 si lanciò in dichiarazioni altrettanto avventate, dichiarazioni che non gli hanno poi portato politicamente fortuna; se Rossi vuole sfidare la sorte e le popolazioni toscane che subiscono la geotermia, faccia pure, chissà che non ottenga risultati altrettanti brillanti dell’ex presidente del consiglio…

Come sono poi compatibili le esternazioni di Rossi con quelle di Marras, capogruppo Pd in Regione, che negli stessi giorni dichiara “Sono contrario alla realizzazione della centrale geotermica prevista dal progetto Montenero. Lo sono sempre stato e oggi ribadisco la mia posizione presentando un atto che esprime un indirizzo chiaro…” e che “…i benefici che potrebbe portare una centrale geotermia a media entalpia sono nettamente inferiori ai danni che provocherebbe al sistema economico dell’area.”.
Senza contare che anche il FAI pochi giorni dopo si è espresso contro un’altra centrale, il progetto Le Cascinelle in Val di Paglia.

I cittadini sono ormai stufi di pagare sulla loro pelle e sui loro territori gli scempi della geotermia elettrica e ribadiscono che non devono mai più introdursi gli incentivi dello Stato (pagati nelle bollette elettriche dai cittadini) ad attività inquinanti e speculative.

Rete nazionale NoGESI

Vittoria contro l’inceneritore di Scarlino. Una lezione per tutti

La vicenda dell’inquinante inceneritore di Scarlino dimostrano che la lotta continua e testarda di tanti cittadini e del Forum Ambientalista di Grosseto, nonostante gli interessi economici e politici, alla fine vince.
Una lezione per tutti i cittadini e i comitati che si battono per la difesa dei territori e della salute, ignorati, derisi, denunciati, additati come egoisti.  
DIFENDERE SALUTE E NATURA SI PUO’ E SI DEVE!

Riportiamo il comunicato del Forum Abientalista:

La Sentenza n. 980/2019 pubblicata dal Tribunale di Grosseto il 11/12/2019 in nome del popolo Italiano conferma quanto abbiamo documentato da tempo: l’impianto di incenerimento di Scarlino ha funzionato fuori norma dal 2005 con i forni privi delle dimensioni imposte dalla legge per l’abbattimento delle micidiali diossine, disperse nel territorio della piana.

Secondo la suddetta Sentenza le concrete modalità di costruzione e di esercizio dell’impianto ha comportato la violazione del diritto alla salute invocato dalla popolazione che ha promosso la causa. Pertanto il fatto che, al momento, l’impianto sia stato privato delle autorizzazioni amministrative, come deciso dall’ultima Sentenza del Consiglio di Stato del gennaio scorso, e non è funzionante non ha fatto venir meno l’interesse ad ottenere una pronuncia del Tribunale che ne inibisca il funzionamento, come invece l’avvocato Antichi della Scarlino Energia ha cercato di cancellare.

Infatti, il collegio peritale, composto da tre ingegneri, di cui due professori universitari, e da un dirigente sanitario, ha dedotto che i tre volumi di postcombustione dell’impianto di Scarlino sono da abbattere o da raddoppiare, così come già scritto dal più prestigioso Istituto pubblico di ricerca italiano, il CNR- Istituto di Ricerca sulle Combustioni di Napoli, non garantendo nello stato attuale il criterio di omogeneità e permanenza dei fumi a temperature tali da abbattere le diossine, compromettendo il pieno rispetto del comma 3 dell’art. 237 octies del Dlg 152/2006.
Questo stesso contenuto e critica è stato l’oggetto di Osservazioni dettagliate presentate invano alla Regione Toscana in relazione alle procedure VIA/AIA del 2015 e 2018, sia dall’ing.Enzo Annino, sia dall’ing.Paolo Rabitti e sia dal Forum Ambientalista.

La Regione Toscana ha finora fatto finta di non capire quali siano le norme violate, le reali dimensioni dei forni e di non sapere quali siano le condizioni di inquinamento della Piana, affidandosi a verifiche inattendibili dei dirigenti ARPAT, e attivando agli stessi impianti la sesta procedura autorizzativa, dopo che le cinque precedenti autorizzazioni sono state annullate da Sentenze della Giustizia Amministrativa. Ma la Regione non potrà portare a compimento il suo disegno nell’illegalità.

Infatti nella Sentenza di ieri si riporta anche il parere sanitario espresso dai consulenti del Magistrato i quali ritengono che vi siano fondati elementi per considerare la ripresa dell’attività di incenerimento della Scarlino Energia, nella sua attuale configurazione impiantistica e gestionale, insostenibile da un punto di vista ambientale e/o sanitario per il contesto dell’area della piana di Scarlino”.

Roberto Barocci per il Forum Ambientalista Grosseto

San Quirico d’Orcia, 14 dicembre 2019. CONVEGNO SUL PROGETTO GEOTERMICO LE CASCINELLE

Convegno PROGETTO GEOTERMICO LE CASCINELLE – ASPETTI VALUTATIVI E PROPOSITIVI DEL TERRITORIO VAL D’ORCIA
San Quirico d’Orcia, 14 dicembre 2019
Palazzo Chigi, sala Alessandro Magno sabato 

Scarica il documento di valutazione

Programma

ore 9.30 saluto ai partecipanti da parte del Coordinamento Ecosistema Val d’Orcia
ore 10.00 Il progetto della Centrale geotermica Le Cascinelle in loc. Voltole CARLO BALDUCCI
ore 10.20 Paesaggio culturale UNESCO, Val di Paglia e Via Francigena: una mappa sul contesto e sui confini LEONARDO PORCELLONI
ore 10.40 Tra le valli dell’Orcia e del Paglia: archeologia dei paesaggi e archeologia pubblica FRANCO CAMBI
ore 11.00 La tutela dei paesaggi dei siti UNESCO ILARIA BORLETTI BUITONI
ore 11.20 Paesaggi fisici e paesaggi politici fra Amiata e Val d’Orcia UGO SANI
ore 11.40 Ambiente, paesaggio, benessere: l’Italia da progettare e da promuovere BENEDETTA ORIGO
ore 12.00 Geotermia al massimo rischio in Italia: trivelle tra vulcani e faglie attive GIUSEPPE MASTROLORENZO
ore 12.20 Impatti sull’acquifero geotermale e tecnologie alternative effettivamente sostenibili ANDREA BORGIA
ore 12.40 dibattito

ore 15.00 la prima parte del pomeriggio sarà dedicata agli interventi di associazioni, imprenditori, categorie e cittadini.
Per le associazioni hanno preannunciato la loro presenza i presidenti di ITALIA NOSTRA, CLUB UNESCO, LEGAMBIENTE TOSCANA, RETE DEI COMITATI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO, RETE NAZIONALE NOGESI, LEGAMBIENTE TERRA E PACE, COMITATO SALVAGUARDIA AMBIENTE MONTE AMIATA, SOS GEOTERMIA, NO GEOTERMIA IN TOSCANA, oltre alle associazioni facenti parte del coordinamento PYRAMID e OPERA VAL D’ORCIA
ore 16.30 dibattito
ore 17.15 conclusioni

The Times, 26 novembre 2019. Art attack contro le centrali!

Sul prestigioso quotidiano inglese The Times è apparso questo articolo che riproduciamo e riportiamo tradotto.
Visibile anche qui

 

 

UNA LOTTA A COLPI DI ARTE
UNA SCULTRICE HA INTAGLIATO UN VOLTO IN UNA PIETRA DI GRANDI DIMENSIONI PER PROTESTARE CONTRO UNA CENTRALE GEOTERMOELETTRICA IN TOSCANA
Una scultrice affronta il problema dell’inquinamento
di Tom Kington

La scultrice Emily Young

L’opera più recente di una scultrice britannica è un volto scolpito in pietra nelle colline toscane come forma di protesta contro la costruzione di una centrale geotermoelettrica.
Emily Young, che è stata definita la più grande scultrice in pietra vivente della Gran Bretagna, sta scolpendo il volto di una divinità etrusca in una gigantesca pietra affiorata dall’incontaminato fiume Zancona in prossimità di Castel del Piano. “La scultura è l’espressione della profonda preoccupazione e della rabbia dell’amministrazione locale e degli abitanti della zona”, ha dichiarato la sessantottenne Young, aggiungendo: “Un paradiso come questo merita un intervento di tutela urgente perché è patrimonio dell’umanità”.
Young ha già collaborato con i pescatori nella lotta contro la pesca a strascico, un tipo di pesca illegale, in prossimità delle coste toscane facendo collocare sul fondale marino grosse teste in pietra da lei scolpite che fanno impigliare le reti che devastano la vegetazione che serve da nutrimento ai pesci.

L’opera in corso di realizzazione in Amiata

Adesso ha nel mirino le centrali geotermoelettriche del Monte Amiata, il cui numero è in aumento, che estraggono vapore termico da 3000 metri di profondità per alimentare impianti di generazione elettrica. Gli attivisti locali denunciano la presenza di metalli pesanti come il mercurio nelle emissioni delle centrali, con conseguente aumento dei casi di tumore mentre la falda freatica si abbassa e le acque del fiume vengono utilizzate a scopo di raffreddamento.
Young sta scolpendo il volto di Cautha, la divinità dell’alba adorata dagli Etruschi che popolavano questo territorio prima dell’arrivo dei Romani e che consideravano sacro il Monte Amiata. “La lavorazione della pietra viva sta a simboleggiare il desiderio degli abitanti della zona di difendere le acque del fiume da interventi di estrazione su larga scala”, ha dichiarato la scultrice aggiungendo: “È un piccolo gesto ma è una forma di opposizione poetica alla scellerata distruzione dell’ambiente”.
Una campagna contro le centrali geotermoelettriche è già stata lanciata da cittadini britannici che vivono nella zona, tra cui Charlotte Horton che gestisce una struttura ricettiva all’interno di un castello locale che risale all’anno 1000. Horton ha dichiarato: “Quello che sta facendo Emily Young è molto importante per attirare l’attenzione su queste centrali che emettono la stessa quantità di anidride carbonica di una centrale a carbone”.
Young dice di non sapere se sia legale in Toscana trasformare una pietra in un volto ma Elena Basile, residente italiana della zona, produttrice di vino e di olio, che appoggia l’iniziativa di Young, sostiene che non è assolutamente un problema: “Il fiume scorre vicino a casa mia e l’opera di Emily si trova sul mio terreno, dove posso fare quello che mi pare”.

L’articolo originale

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Abbadia S.S. 7 dicembre 2019. ASSEMBLEA PUBBLICA contro il progetto Le Cascinelle e non solo

Abbadia San salvatore, Sabato 7 dicembre 2019 alle ore 15,30 presso la Sala Polivalente Centro Giovani Abbadia San Salvatore – Via Mentana, 16

Scarica il volantino

ASSEMBLEA PUBBLICA
CONOSCERE PER DECIDERE DIFENDIAMO LA NOSTRA TERRA E LE SUE RISORSE

Sul progetto della nuova centrale che il Comune di Abbadia San Salvatore e la Regione Toscana intendono realizzare in Val di Paglia, Località Voltole, e sui temi della Geotermia in Amiata

ore 15.30 – Relazioni:
– Ing. Carlo Balducci –  Illustrazione del progetto “Le Cascinelle” e delle tematiche ambientali della geotermia in Amiata

– Dott. Giuseppe Mastrolorenzo Vulcanologo dell’Osservatorio Vesuviano – Prelievo e riniezione dei Fluidi Geotermici, i rischi di sismicità indotta e innescata.

– Dott. Andrea Borgia Geologo – Le centrali geotermoelettriche in Amiata: le problematiche ambientali, i rischi al bacino idrico potabile e idro termale e all’assetto idro-geologico del territorio.

ore 17.00 – Dibattito – Sono invitati a partecipare tutti i Cittadini, gli Amministratori, i Partiti Politici, le Organizzazioni Sindacali e di Categoria e le Associazioni.

Un diverso futuro che valorizzi il grande patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio è possibile, diversamente dalla scelta che la regione Toscana intende compiere con la realizzazione di un “Polo geotermico” in Amiata con decine di centrali.

PARTECIPATE

Rete Nazionale NoGESI SOS GEOTERMIA AMIATA COMITATO AMBIENTE SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO