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Elezioni comunali. QUANDO MANCANO GLI ARGOMENTI…

altan_classe dirigente fuori vaso2Leggiamo su Il Tirreno del 24 aprile us che SEL denuncia di essere stato vittima di un ‘attentato’ contro la sua bacheca ad Arcidosso legando tale fatto allo  ‘…scontro politico… arrivato a livelli mai visti…’ sulla geotermia, con ‘…persone venute da fuori…’ che trascinano i pacifici cittadini locali ‘…verso questo approccio violento…’. CASPITA!

Che il danneggiamento della bacheca di una forza politica sia cosa deplorevole, è chiaro a tutti. Come ci sembra evidente che, tra le varie ipotesi possibili, rientri anche la bravata di qualche nottambulo magari ispirato da passione alcolica, piuttosto che politica.

Ma, siamo in campagna elettorale, ed il sospetto che si voglia strumentalizzare questo episodio, per quanto spiacevole, a meri scopi politici ci sembra fondato; ben si inquadrerebbe nella campagna denigratoria contro i chi sta lottando contro la geotermia, campagna portata avanti da esponenti locali e ripresa puntualmente dal Tirreno.

Ci chiediamo perchè, nelle sue dichiarazioni alla giornalista, il rappresentante di SEL tenga a precisare, “..non credo ci siano responsabilità da parte dei Comitati, né di alcun componente, organizzatore o simpatizzante…” mentre un attimo prima attribuiva l’acuirsi dello scontro politico alla questione geotermica, scagliandosi appunto contro …gente venuta da fuori… a fomentare gli animi… con insinuazioni… con attacchi quotidiani sulla rete …con un approccio violento…. coinvolgendo anche persone del territorio…”.

Noi di Sos Geotermia siamo avvezzi alla schiettezza, il piede di porco che intendiamo usare è la legalità e la trasparenza, al contrario di chi vuole tenere il piede in due staffe, magari riconoscendo la dannosità degli impianti geotermici in Amiata, ma non muovendo un dito per impedirla.

Anche a prescindere dal problema terremoti, dagli allarmanti dati sulla salute, la preoccupante e vistosa diminuzione delle falde idriche, vorremmo che fosse chiaro che non è certamente questo, il futuro che auspichiamo per il Monte Amiata, una orrenda copia di Larderello, che precluderebbe per sempre la vocazione turistica, artigianale ed agroalimentare d’eccellenza del nostro territorio.

Non siamo disposti a barattare la sicurezza della popolazione della Montagna con i denari delle compensazioni ambientali. Non siamo disposti a sacrificare i nostri paesaggi, la nostra acqua, la faggeta più grande d’Italia, né la salute dei nostri figli e nipoti per far arricchire una multinazionale, che non darà occupazione, e che quando i pozzi si esauriranno lascerà solo macerie ed inquinamento.

Non si creda di spostare un dibattito, reale, sul futuro di un territorio che si vorrebbe ‘geotermico’, in una caccia alle streghe, a causa di poco credibili attentati, per sottrarsi a difficoltà politiche e/o per avere visibilità. Noi siamo sempre aperti ad un confronto, duro ma leale, al quale chiamiamo proprio coloro che si candidano ad amministrare i nostri comuni, per avere chiare le posizioni e le prospettive che ciascuno ha in programma, ed informandone gli elettori.

di seguito l’articolo de Il Tirreno del 24 aprile 2014:

Rotta la bacheca Sel «Per il patto col Pd»
ARCIDOSSO. Atto intimidatorio nei confronti di Sel di Arcidosso, a causa dell’alleanza del partito di Vendola con il centro sinistra? Un atto di violenza legato alla “battaglia geotermica?”. «Un atto che non deve essere tollerato, né sottaciuto, tanto violento quanto vigliacco, tipico di chi vuole intervenire in maniera violenta senza dichiararsi in prima persona», dichiara il coordinatore di zona di Sel Michele Nanni. Durante la notte del Venerdì Santo, infatti, è stata danneggiata la bacheca informativa di Sel, collocata ad Arcidosso all’accesso del parco del Pero. Lo sportello è stato divelto e probabilmente, a giudicare dai segni di effrazione presenti, il “lavoro” è stato fatto con un piede di porco. Lo sportello in ferro e vetro di sicurezza, di un certo peso e ingombro, è stato portato via. E con esso i manifesti informativi. Nanni ha sporto denuncia ai carabinieri di Arcidosso, lo stesso lunedì ed è ancora sbalordito dell’accaduto. «È da più di due anni che la bacheca è presente sul corso – spiega Nanni – e questa è la prima volta che succede una cosa del genere. Il danneggiamento è avvenuto dopo l’affissione dei manifesti della lista civica “Arcidosso comunità viva”, in seguito cioè all’alleanza con il Pd per le amministrative di Arcidosso, per cui potrebbe trattarsi di un atto intimidatorio nei confronti della scelta politica di Sel: ecco perché il gesto preoccupa molto più del fatto in sé», afferma Nanni. Un sospetto che, se confermato, sarebbe gravissimo. Ma non è l’unico che Nanni ha circa quest’episodio. «Non c’è dubbio – prosegue il coordinatore di Sel – che lo scontro politico sia arrivato a livelli mai visti soprattutto sul tema della geotermia. Negli ultimi anni si sono viste partecipare alla “lotta contro la geotermia” persone venute da fuori, che niente hanno a che fare con la storia pacifica degli abitanti del paese, e che ormai siano stati trascinati verso questo approccio violento anche cittadini locali. Mi riferisco al linguaggio adottato, alle insinuazioni e agli attacchi quotidiani presenti sulla rete, ma anche alla strisciante attività quotidiana che consiste nel fomentare gli animi». Nanni però esclude la responsabilità dei comitati antigeotermici: «Ci tengo a precisare – afferma – che non credo ci siano responsabilità da parte dei comitati, né di alcun componente, organizzatore o simpatizzante delle altre liste, ma invito anche loro a monitorare la situazione in modo che non si inasprisca ulteriormente». (f.b.)