Delibera giunta reg.le Toscana 58/13. Non solo geotermia, anche centrali termoelettriche, a biomasse e inceneritori per le aree geotermiche toscane?

indiana_aspetta_vedraiDanni collaterali: risiedono nei distretti solo l’1,2% degli abitanti totali della Toscana, possono essere sacrificati per il radioso progresso.

C’è da rimanere basiti a leggere la delibera della giunta regionale toscana n.58 del 29 gennaio scorso che approva un nuovo Protocollo d’intesa con l’Enel per espandere ancora di più l’attività nelle aree geotermiche.

Nonostante intorno alla questione amiatina ci siano pendenti ricorsi, anche legali, e c’è un rinnovato interesse dei media e cresce la preoccupazione tra i cittadini, o forse proprio per questo, la Giunta regionale, nelle persone di SALVATORE ALLOCCA, ANNA RITA BRAMERINI, LUCA CECCOBAO, ANNA MARSON, GIANNI SALVADORI, GIANFRANCO SIMONCINI, STELLA TARGETTI e LUIGI MARRONI (il presidente Rossi e gli assessori Nencini e Scaletti erano ‘assenti’), con la delibera citata, danno il via al ‘polo territoriale delle energie geotermiche’ dove sperimentare e realizzare nuove centrali termoelettriche e geotermiche.

Esprimono ‘comune interesse’ con l’Enel per la ‘produzione energetica rinnovabile da filiera corta per le biomasse e dal ciclo dei rifiuti’; in cambio l’Enel concede di cedere un po’ del suo monopolio manifestando ‘il proprio interesse ad esaminare la possibilità di sviluppare partnership sul territorio come, ad esempio, nella realizzazione e gestione dei teleriscaldamento o nell’utilizzo delle tecnologie per la media o bassa entalpia’; ‘venghino siori’, la mangiatoia è aperta a tutti, o quasi…

Stiamo parlando quindi, oltre le nostrane centrali Enel ad alta entalpia, anche di tante altre medie e piccole centrali a media entalpia? Stiamo parlando di sperimentazioni di nuove tecnologie per centrali termoelettriche? Centrali a biomasse alimentate dai boschi dell’Amiata? Inceneritori di rifiuti (è per questo che in amiata non parte come si deve la raccolta differenziata e ‘porta a porta’?)?

L’aspetto forse più odioso e cinico è la considerazione che ‘lorsignori’ hanno delle popolazioni indigene, termine quanto mai esatto, oltre che letterale, anche per il rimando ai genocidi di tante popolazioni indigene che intralciavano il progresso; ebbene, già nella delibera che approvava la VIA per la centrale Bagnore 4, era affermato che le ricadute dei fumi avvenivano “in aree quasi del tutto non abitate“, in questa sono andati oltre, hanno delimitato e contato esattamente quanti sono i territori e gli abitanti da sacrificare: 16 comuni, 43.000 abitanti che sono ‘solo’ l’1,2% della popolazione toscana, …e in continuo calo, diciamo noi, viste le statistiche di mortalità e il trend di spopolamento delle aree.

Siamo destinati a sparire? O ci chiuderanno nelle riserve come gli indiani? Noi abbiamo da tempo dissotterrato l’ascia di guerra e promettiamo resistenza ai visi pallidi.

Ci auguriamo solo che i 43.000 disabitanti del ‘polo geotermico’ sappiano, una volta per tutte, opporre strenua e visibile resistenza.

Ci piace ricordare le parole attribuite al capo indiano Nuvola Rossa: “Quando avrete prosciugato l’ultimo dei fiumi, tagliato l’ultimo degli alberi, ucciso l’ultimo dei bisonti e magari pescato l’ultimo dei pesci, allora, ma neppure un attimo prima, capirete che non potete mangiare i soldi”

Scarica la Delibera 58 e il Protocollo (file zippato 40 kb)

Maremma News dell’11 febbraio 2013

SOS Geotermia Amiata: “Ci chiuderanno nelle riserve come gli indiani?
“C’è da rimanere basiti – afferma SOS Geotermia Amiata – a leggere la delibera della giunta regionale toscana n.58 del 29 gennaio scorso che approva un nuovo Protocollo d’intesa con l’Enel per espandere ancora di più l’attività nelle aree geotermiche.
Nonostante intorno alla questione amiatina ci siano pendenti ricorsi, anche legali, e c’è un rinnovato interesse dei media e cresce la preoccupazione tra i cittadini, o forse proprio per questo, la Giunta regionale, nelle persone di Salvatore Allocca, Annarita Bramerini, Luca Ceccobao, Anna Marson, Gianni Salvadori, Gianfranco Simoncini, Stella Targetti e Luigi Marroni (il presidente Rossi e gli assessori Nencini e Scaletti erano ‘assenti’), con la delibera citata, danno il via al “Polo Territoriale delle Energie Geotermiche” dove sperimentare e realizzare nuove centrali termoelettriche e geotermiche. Esprimono ‘comune interesse’ con l’Enel per la ‘produzione energetica rinnovabile da filiera corta per le biomasse e dal ciclo dei rifiuti’; in cambio l’Enel concede di cedere un po’ del suo monopolio manifestando ‘il proprio interesse ad esaminare la possibilità di sviluppare partnership sul territorio come, ad esempio, nella realizzazione e gestione dei teleriscaldamento o nell’utilizzo delle tecnologie per la media o bassa entalpia’; ‘venghino siori’ – scrive SOS Geotermia Amiata – , la mangiatoia è aperta a tutti, o quasi… Stiamo parlando quindi – continua il coordinamento – , oltre le nostrane centrali Enel ad alta entalpia, anche di tante altre medie e piccole centrali a media entalpia? Stiamo parlando di sperimentazioni di nuove tecnologie per centrali termoelettriche? Centrali a biomasse alimentate dai boschi dell’Amiata? Inceneritori di rifiuti (è per questo che in amiata non parte come si deve la raccolta differenziata e ‘porta a porta’? L’aspetto forse più odioso e cinico è la considerazione che ‘lorsignori’ hanno delle popolazioni indigene, termine quanto mai esatto, oltre che letterale, anche per il rimando ai genocidi – scrive SOS Geotermia Amiata – di tante popolazioni indigene che intralciavano il progresso; ebbene, già nella delibera che approvava la VIA per la centrale Bagnore 4, era affermato che le ricadute dei fumi avvenivano ‘in aree quasi del tutto non abitate”‘, in questa sono andati oltre, hanno delimitato e contato esattamente quanti sono i territori e gli abitanti da sacrificare: 16 comuni, 43.000 abitanti che sono ‘solo’ l’1,2% della popolazione toscana, …e in continuo calo – dice il coordinamento amiatino –  viste le statistiche di mortalità e il trend di spopolamento delle aree. Siamo destinati a sparire? O ci chiuderanno nelle riserve come gli indiani? Noi abbiamo da tempo dissotterrato l’ascia di guerra e promettiamo resistenza ai visi pallidi. Ci auguriamo solo che i 43.000 disabitanti del ‘polo geotermico’ sappiano, una volta per tutte, opporre strenua e visibile resistenza. Ci piace ricordare le parole attribuite al capo indiano Nuvola Rossa: Quando avrete prosciugato l’ultimo dei fiumi, tagliato l’ultimo degli alberi, ucciso l’ultimo dei bisonti e magari pescato l’ultimo dei pesci, allora, ma neppure un attimo prima, capirete che non potete mangiare i soldi” – concludono gli esponenti di SOS Geotermia Amiata.

GoNews.it del 10 febbraio 2013
SOS Geotermia Amiata: “Un piano della Regione ‘sacrifica’ 43mila abitanti”
Polemiche per una delibera di giunta: “Approvato un documento d’intesa con l’Enel per espandere ancora di più l’attività. Tanto siamo solo l’1,2% della popolazione totale…”
…segue il nostro comunicato stampa integrale

Il Tirreno dell’11 febbraio 2013
«Contrari al Polo geotermico in Amiata»
I comitati ambientalisti contestano la delibera della Regione: «Siamo pochi, ma ci sentiranno»
AMIATA – Il coordinamento dei comitati amiatini contro la geotermia torna ad accusare la Regiome. «C’è da rimanere basiti – scrivono – a leggere la delibera della giunta regionale toscana 58 del 29 gennaio scorso che approva un nuovo protocollo d’intesa con l’Enel per espandere ancora di più l’attività nelle aree geotermiche. Nonostante intorno alla questione amiatina ci siano pendenti ricorsi, anche legali, e c’è un rinnovato interesse dei media e cresce la preoccupazione tra i cittadini, o forse proprio per questo, la ciunta regionale, nelle persone di Salvatore Allocca, Anna Rita Bramerini, Luca Ceccobao, Anna Marson, Gianni Salvadori, Gianfranco Simoncini, Stella Targetti e Luigi Marroni (il presidente Rossi e gli assessori Nencini e Scaletti erano assenti) danno il via al “polo territoriale delle energie geotermiche” dove sperimentare e realizzare nuove centrali termoelettriche e geotermiche. Esprimono “comune interesse” con l’Enel per la produzione energetica rinnovabile da filiera corta per le biomasse e dal ciclo dei rifiuti. In cambio l’Enel concede di cedere un po’ del suo monopolio manifestando “il proprio interesse ad esaminare la possibilità di sviluppare partnership sul territorio come, ad esempio, nella realizzazione e gestione dei teleriscaldamento o nell’utilizzo delle tecnologie per la media o bassa entalpia” Stiamo parlando quindi, oltre le nostrane centrali Enel ad alta entalpia, anche di tante altre medie e piccole centrali a media entalpia? Stiamo parlando di sperimentazioni di nuove tecnologie per centrali termoelettriche? Centrali a biomasse alimentate dai boschi dell’Amiata? Inceneritori di rifiuti (è per questo che in Amiata non parte come si deve la raccolta differenziata e porta a porta)? L’aspetto forse più odioso e cinico è la considerazione che hanno delle popolazioni indigene, termine quanto mai esatto, oltre che letterale, anche per il rimando ai genocidi di tante popolazioni indigene che intralciavano il progresso; ebbene, già nella delibera che approvava la Via per la centrale Bagnore 4, era affermato che le ricadute dei fumi avvenivano “in aree quasi del tutto non abitate”, in questa sono andati oltre, hanno delimitato e contato esattamente quanti sono i territori e gli abitanti da sacrificare: 16 comuni, 43.000 abitanti che sono solo l’1,2% della popolazione toscana, …e in continuo calo, diciamo noi, viste le statistiche di mortalità e il trend di spopolamento delle aree. Siamo destinati a sparire? O ci chiuderanno nelle riserve come gli indiani? Noi abbiamo da tempo dissotterrato l’ascia di guerra e promettiamo resistenza ai visi pallidi. Ci auguriamo solo che i 43.000 disabitanti del “polo geotermico” sappiano, una volta per tutte, opporre strenua e visibile resistenza».